\\ Home Page : Storico per mese (inverti l'ordine)
Di Redazione (del 15/08/2020 @ 12:06:15, in Comunicato Stampa, linkato 739 volte)

Non vogliamo più sentire parlare di malattie, di morti premature, di cancro, di inquinamento.  Non vogliamo sentire parlare di cose negative. “Andrà tutto bene” è stato lo slogan utilizzato per esorcizzare un evento che ci ha lasciati a bocca aperta: il Covid 19. Questo mastodontico sistema economico che aggroviglia tutti e tutto, non vuol cedere al cambiamento e ci sta trascinando vorticosamente nel fallimento.

Abbiamo sentito spesso definire il Covid 19 come il grande nemico, il mostro da combattere. Ma la causa di questo fallimento sociale è una sola: la mancanza assoluta di consapevolezza. La consapevolezza non si può inculcare: non è un dato o una nozione. È invece la costruzione originale del proprio modo di rapportarsi col mondo. Oramai tanto se ne parla e se ne è parlato di quanto siano tossiche le plastiche disperse nei mari, di quelle bruciate, tanto si è parlato della loro tossicità, dell’aria irrespirabile e dell’acqua inquinata ad ogni livello, della morte della biodiversità, dei veleni con cui trattiamo i nostri cibi, dei fitofarmaci che avvelenano la terra e delle tossine generate nei processi di produzione di qualsiasi cosa, siamo a conoscenza di tutto tutti. O quasi. Ma noi continuiamo integerrimi a fingere che non sia importante e grave. Ma la Natura ci restituisce un conto, salato, salatissimo. La vera pandemia non è quella che sta “minando” i piani di ripresa o delle vacanze, la vera pandemia è la mattanza con cui stiamo convivendo ormai tutti, fatta di nuove malattie, di strane intolleranze e di allergie sempre più invalidanti. Diventare consapevoli di quanto accade, di come siamo combinati in quanto a parametri di tolleranza stabiliti da norme di legge che hanno paura esse stesse del cambiamento, e di quale futuro ci sta davanti è un passo fondamentale nella direzione giusta. Chi è consapevole non subisce ma può affrontare e rielaborare. Consapevolezze condivise rendono possibile un agire comune. 

 

L'obiettivo principale e unico del lavoro dell'Amministrazione comunale è quello di assicurare il diritto allo studio a tutti i ragazzi, indistintamente e, soprattutto, a prescindere dall'appartenenza ad un Polo o ad un altro. Sarò chiara ed eviterò parole "di cortesia". Il sistema scolastico di Galatina (così come dovrebbe accadere in ogni città) è uno solo e, pertanto, l'Amministrazione comunale si muove principalmente in direzione delle esigenze degli studenti in un contesto che, ripeto, per noi rimane e resterà unico.

In applicazione delle linee guida per la ripartenza del prossimo anno scolastico, abbiamo più volte incontrato congiuntamente le dirigenti dei nostri istituti scolastici alla presenza anche del Provveditore di Lecce al fine di analizzare la situazione plesso per plesso ed, eventualmente, rintracciare una soluzione che sia (è bene specificarlo!) temporanea e che, soprattutto, garantisca la sicurezza dei nostri studenti. Una valutazione coordinata e in un'ottica di pura collaborazione (altrimenti, avremmo forse provveduto a convocare le Dirigenti singolarmente!), piantine e metri quadrati da un lato, classi e numero di studenti dall'altro. A questo si uniscono vari sopralluoghi effettuati con l'Assessore Tundo e il geometra Serafino. In ognuno di questi passaggi ciò che ha contato e conta in via assoluta è la salute di tutti coloro che sono parte attiva della scuola, non solo gli studenti, considerando anche i genitori e la loro naturale preoccupazione. Null'altro. 
L'Amministrazione comunale è vicina ad ogni scuola e con risorse pari a circa 110 mila euro ha già provveduto all'acquisto degli arredi scolastici, in numero maggiorato rispetto alle richieste delle singole scuole proprio per garantire l'avvio a tutti gli studenti, e alla programmazione degli interventi di edilizia scolastica appositi per garantire il rispetto delle norme anti covid. Abbiamo chiesto a tutte le parti in gioco senso di responsabilità, sacrificio e disponibilità qualora ce ne fosse stato bisogno. Senza imporre niente a nessuno, e non solo perché non sapremmo valutare il potere d'imperio del sindaco in queste decisioni (perché mai abbiamo pensato di usufruirne) ma anche perché non rientra nei modi di agire di questa Amministrazione. 

 
Di Redazione (del 13/08/2020 @ 13:26:26, in Fetta di Mellone, linkato 953 volte)

Con gli argomenti che mulinano nella mia testa potrei scrivere una fetta di Mellone al giorno. Ma c’è un ma: sono (sarei) in ferie. Dunque ho poco tempo a disposizione. Sta di fatto che, accavallandosi or ora tre temi che mi stanno pascalianamente a cuore, provo a concentrarli tutti in questa quinta Fetta una e trina.

1) Festival Organistico del Salento. Gli organi si danno delle arie.

Ci sono tanti modi per distruggere gli organi a canne. Uno è quello di incendiarli. Ne abbiamo avuto degli esempi fino all’altro ieri, con ecpirosi sviluppatesi non più tardi dello scorso mese di luglio a Favara, in Sicilia, e poi in Francia, nella cattedrale di Nantes. Gli altri metodi sono ancora più semplici. Tipo lasciarli marcire, riempire di polvere, zittirli. Per buona sorte nostra e dei nostri organi vitali abbiamo in loco dei leoni da  tastiera (nell’altro senso però), testardi e resistenti, i quali, anno dopo anno, e siamo al sesto nonostante tutto, hanno dato vita al Festival Organistico del Salento. Il quale anche nel corso di questo 2020, da agosto a ottobre, leggiadro e armonioso, insufflerà un bel po’ d’aria nei polmoni (cioè i mantici) degli strumenti a canne di mezza provincia, facendoli continuare a respirare. Tranquilli, nelle chiese dei concerti d’organo salentini non c’è mai stata la calca (alla “l” si può tranquillamente sostituire la “c”) della “Beach & Bitch Movida”, onde il distanziamento sociale, ma viepiù culturale, è assicurato. Come si evince dal cartellone, la maggior parte dei colpi sono sparati a Salve - ma, come diceva quello, il sito val bene una messa. Gli irriducibili organisti sono coordinati dal maestro Francesco Scarcella, direttore artistico della rassegna. Chiedo venia agli altri professori del Festival se non li cito uno per uno: non vorrei che, ecco, strumentalizzando la cosa, mi mettessero delle note sui registri. Anzi sì.

 

Si prevedeva già che agosto 2020 non sarebbe stato un periodo di vacanze a causa della predisposizione di tutte le misure necessarie a garantire il regolare rientro a scuola dei nostri figli a partire da settembre.

Si immaginava già che tutti, noi famiglie in primis e poi docenti e personale della scuola, avremmo dovuto affrontare dei sacrifici per garantire la massima sicurezza e scongiurare per quanto possibile il rischio di una nuova ondata di Covid.

Si era certi che, per riuscire ad evitare traumi ai bambini, la scuola avrebbe potuto operare una riorganizzazione anche nell’assegnazione delle aule in base al numero degli alunni, e quindi eravamo stati avvisati del trasferimento di alcune classi presso un altro plesso.

Si sperava che sino alla fine, chi avesse il potere di decidere, capisse quanto privare la nostra scuola della Dirigente e del DSGA titolari sarebbe stato lesivo nei confronti dei nostri figli, soprattutto in un anno delicato come il 2020.

Certamente nessuno poteva lontanamente pensare che il nostro Polo 2 diventasse solo un numero, annullando di fatto tutti gli sforzi che dirigente, docenti, personale scolastico e noi famiglie facciamo quotidianamente per inculcare nei nostri figli il valore di ogni individuo, fornendo quello strumento indispensabili per far emergere le caratteristiche e le personalità dei cittadini di domani, forse anche della futura classe dirigente, consapevoli ognuno dei propri limiti ma anche forti delle proprie conoscenze.

Quello che oggi conta purtroppo sono dei numeri e precisamente quelle 20 iscrizioni in meno per l’anno scolastico 2020-21 che hanno dimensionato il nostro Polo 2, facendogli perdere l’autonomia. Sin qui nulla di strano: è la legge che impone alle scuole con numero di iscritti inferiore ai 600 alunni la perdita della dirigente e del dsga. Per cui dal 1° settembre il nostro Polo 2 di Galatina non avrà queste due figure centrali per il regolare svolgimento delle attività scolastiche, in tutte le sfaccettature. Naturalmente, una scuola “dimensionata” è una scuola in difficoltà, per cui ci si aspetterebbe che venisse supportata in qualche modo visti gli sforzi che soprattutto nelle ultime settimane le due figure di cui sopra (sì proprio quelle che sanno già di non esserci tra qualche giorno) stanno facendo per garantire ai nostri figli un rientro “normale” a scuola.

 
Di Redazione (del 12/08/2020 @ 08:37:41, in Comunicato Stampa, linkato 1155 volte)

Ieri 11 agosto a Noha, presso i giardini “Madonna delle Grazie”, in collaborazione con gli amici Giancarlo Ballarino e Ferdinando Cacciuottolo, abbiamo dato vita alla prima giornata di distribuzione di mascherine e di gel disinfettante. Abbiamo fatto in modo di rispettare le prescrizioni del Governo, evitando accuratamente i capannelli e gli assembramenti di persone. In pochissimo tempo tutto il materiale è stato distribuito. Oggi abbiamo dimostrato senso civico e ci auguriamo che anche i cittadini che oggi sono stati così attenti e disciplinati possano proseguire e dare il buon esempio in un momento così particolare e delicato.
Gli ambienti frequentati dai bambini devono necessariamente essere particolarmente attenzionati.

L'iniziativa, organizzata da “TappiAmo Galatina - raccolta eco-solidale tappi di plastica”, ha riscosso un notevole successo nel quartiere.
Di concerto con le altre associazioni che ci supportano, tenteremo di organizzare iniziative simili anche nei prossimi giorni presso le altre aree giochi di Galatina.

 
Di Redazione (del 09/08/2020 @ 21:46:30, in NohaBlog, linkato 778 volte)

Il mercatino del lunedì di Noha in via Michelangelo non va in vacanza. È aperto dalle 7.30 (ma pure prima) fino all’ora di pranzo. Se invece avete voglia di assembramenti, file per i parcheggi, illusione di promozioni, e pubblicità che vi fa acquistare anche quello che non vi serve, accomodatevi altrove.

 

Si terrà martedì 11 agosto 2020 alle ore 19.00 presso l’ex Convento della Clarisse in Piazzetta
Galluccio l’incontro pubblico per la condivisione con la cittadinanza della proposta progettuale da candidare al finanziamento POR PUGLIA 2014-2020, Asse V, Azione 5.1, sub-Azione 5.1.d. “Integrazione e sviluppo sistemi di prevenzione multi rischio, anche attraverso meccanismi e reti digitali interoperabili di allerta precoce (azione da AdP 5.1.4)”

Ai lavori prenderanno parte:
· il Sindaco - Marcello Amante;
· l’Assessore ai Lavori Pubblici e Urbanistica - Loredana Tundo;
· l’Assessore alla Polizia Locale, Viabilità e Protezione civile – Nicola Mauro;
· il Comandante della Polizia Locale –Domenico Angelelli;
· il Presidente del N.O.P.C. di Galatina –Vito Murrone;
· la Geologa - Francesca Lagna.

 

Si è tenuta nella mattinata di venerdì 07 agosto 2020, dopo una breve cerimonia, la consegna del nuovo saldatore portatile automatico in uso alla Sezione Immunotrasfusionale dell’Ospedale “Santa Caterina Novella” di Galatina donato dall’Associazione “Cuore e mani aperte” OdV e dal Gruppo Frates di Soleto.

Alla donazione erano presenti il direttore sanitario dell’ospedale di Galatina, dott. Giuseppe De Maria, il presidente dell’Associazione “Cuore e mani aperte” OdV, Don Gianni Mattia, il dottore Giacomo Bellomo, direttore responsabile della Sezione Immunotrasfusionale e Franco Congedo, presidente del gruppo Frates di Soleto.

Il saldatore automatico portatile per tubi in PVC, dotato di pinza saldante motorizzata, è uno strumento utilizzato dal personale sanitario subito dopo aver effettuato il prelievo dal donatore di sangue, che serve a chiudere la sacca nel momento in cui questa viene staccata, allo scopo di evitare la contaminazione batterica.

Nel caso specifico, trattandosi di un saldatore portatile risulta molto pratico e maneggevole, migliorando il lavoro dell’infermiere e snellendone i tempi di attività.

 “Siamo orgogliosi di avere raccolto la richiesta del dottore Bellomo di donare questo strumento utile durante le donazioni di sangue, un  vero e proprio atto d’amore, un gesto gratuito e di autentica solidarietà che è giusto avvenga nelle condizioni più agevoli possibili per il donatore, per il personale sanitario e per l’azione in sé.

Non è la prima volta che testimoniano la nostra vicinanza al nosocomio di Galatina e alla città in generale. Da anni i nostri volontari operano presso i reparti di Pediatria e Psichiatria attraverso quella forma di volontariato di corsia meglio conosciuta come clown terapia. Prevalentemente, nei week end, sino a prima della pandemia, i nostri volontari portavano i loro sorrisi ai piccoli pazienti pediatrici, cercando di smitizzare l’ambiente ospedaliero; così come presso il Servizio Psichiatrico di Diagnosi e Cura realizzavano dei piccoli laboratori artigianali, allo scopo di coinvolgere i pazienti nella realizzazione di piccoli oggetti per favorire l’integrazione e contribuire ad accrescere il senso di partecipazione sociale attiva. Inoltre, fedeli alla nostra mission legata alla umanizzazione degli spazi e degli ambienti di cura, lo scorso dicembre abbiamo donato all’Unità Operativa di Pediatria una ludo carrozzina a forma di cars allo scopo di rendere meno traumatica l’ospedalizzazione dei minori. Infine, sempre nel dicembre dello scorso anno, abbiamo donato un parco giochi inclusivo alla città, in piazzale Carrozzini, affinché il diritto al gioco del minore possa essere garantito senza distinzioni legate a eventuali deficit fisici. Ulteriore motivo di soddisfazione per noi, la collaborazione con gli amici del Gruppo Frates di Soleto, da molti anni vicini con diverse donazione alla nostra realtà associativa” sono queste le parole spese da Don Gianni Mattia, presidente di “Cuore e mani aperte” Odv durante la mattinata.

 
Di Redazione (del 06/08/2020 @ 18:29:50, in Comunicato Stampa, linkato 953 volte)

Martedì 11 agosto Alle ore 20:00 Presso l’ex Convento delle Clarisse, piazza Galluccio a Galatina

𝑻𝒂𝒓𝒂𝒏𝒕𝒐𝒍𝒊𝒔𝒎𝒐, 𝒄𝒐𝒎𝒑𝒍𝒊𝒄𝒂𝒏𝒛𝒆 𝒆𝒅 𝒆𝒔𝒊𝒕𝒊 di Roberto Lupo

Attraverso uno stimolante dibattito critico, la collana Cahier nasce dalla volontà di far conoscere le varie raccolte di oggetti d’arte e documenti custoditi presso il Museo Pietro Cavoti.

Dopo il primo pamphlet della collana Cahier, dedicato alla valorizzazione dei taccuini di Cavoti, 𝑻𝒂𝒓𝒂𝒏𝒕𝒐𝒍𝒊𝒔𝒎𝒐, 𝒄𝒐𝒎𝒑𝒍𝒊𝒄𝒂𝒏𝒛𝒆 𝒆𝒅 𝒆𝒔𝒊𝒕𝒊, prende in esame invece uno degli argomenti più stimolanti e attuali nel panorama culturale salentino: il tarantismo che vede la città di Galatina perno centrale della tradizione sociale, culturale ed antropologica del fenomeno.

L’autore, 𝗥𝗼𝗯𝗲𝗿𝘁𝗼 𝗟𝘂𝗽𝗼, dirigente medico, analizza questo argomento focalizzando l’attenzione sulle interpretazioni medico-culturali elaborate dai medici e studiosi nei diversi secoli: da Giorgio Baglivi, a Giovanni Jervis, a Ernesto De Martino. 
«Questo saggio», sottolinea Salvatore Luperto, direttore artistico del Museo , «pone in evidenza precipue dinamiche ambientali, culturali e posizioni medico-scientifiche correlate a deduzioni di natura folkloristica sino a giungere agli esiti attuali con implicazioni interpretative di carattere psicoanalitico, neuro-psichiatrico e sociale-mediatico».

 

Canto notturno di un pastore ...

Categorie News


Catalogati per mese:


Gli interventi più cliccati

Sondaggi


Info


Quanti siamo

Ci sono  persone collegate

Seguici sui Canali di

facebook Twitter YouTube Google Buzz

Calendario

< marzo 2024 >
L
M
M
G
V
S
D
    
1
2
3
4
5
6
7
8
9
11
12
14
16
17
22
23
24
26
29
30
31
             

Meteo

Previsioni del Tempo

La Raccolta Differenziata