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Il PD: UNO, NESSUNO, CENTOMILA, QUALCOSA, SCUSATE IL DISTURBO
Di Albino Campa (del 05/07/2011 @ 14:05:57, in Un'altra chiesa, linkato 2561 volte)

Continuiamo con la rubrica "Un'altra chiesa" a cura di Marcello D'Acquarica nel diffondere le analisi ed i commenti di don Paolo Farinella, in tema di eventi socio-politici e rapporti con la chiesa di “palazzo”.

Ad una mia riflessione critica sulla politica (parola grossa!) del PD, alcuni lettori del giornale on line «Domani» (Arcoiris) hanno reagito stizziti. E’ loro legittimo diritto dissentire e anche sentirsi offesi e quindi rispondere con stizza. Dipende dai punti di vista. Certo, se si continua a parlare del PD come dell’unica opposizione esistente della serie: o mangi questa minestra o salti dalla finestra … libero ciascuno di mangiare o saltare, io mi astengo, mi rifiuto, mi giro dall’altra parte e vado alla ricerca di una opposizione che sia degna di questo nome. Sinceramente, non la vedo.

Il Pd è da sempre per la privatizzazione dell’acqua e sul nucleare non ha mai avuto una linea netta: ha sempre aspettato per dire e non dire, sì-ma, però, le fonti energetiche, anche la Francia … amenità da spiaggia. A Genova governata dal PD acqua, gas e tutto il resto sono privatizzate e le politiche sociali sono di la da venire perché l’unico argomento all’odg è se la Vincenzi è candidata di nuovo o no; se con un sondaggio o senza primarie. Intanto in omaggio al rispetto del popolo sovrano, cioè bue, il PD ha fatto accordi con l’IDV che a Genova è familistico e dinastico con problemi di grossa moralità, per spartirsi la torta: tu mi dai il comune e voti per me sindaco e io ti do la Provincia e voto per te presidente. Ecco la democrazia dei partiti democratici che ogni giorno si sciacquano l’ugola con l’acqua della Costituzione. Poi a livello nazionale il PD vuole cambiare la legge elettorale. Qualcuno mi spiega quale è la differenza tra la legge porcata della destra e questa porcata di comportamenti della sinistra alternativa? Se siete già d’accordo che cosa mi chiamate a votare? Avete anche bisogno della clacque? Il berlusconismo e il leghismno hanno vinto e sono penetrati nell’anima del Paese.
Il PD senza merito eccessivo ha cavalcato i referendum all’ultimo giro e gli è andata bene, ma non ha il diritto di appropriarsene, anche perché fino alla vigilia solo Bersani era più convinto, ma gli altri cardinalotti di complemento, compreso il nuovo che avanza come un decrepito alla Renzi, aspettavano che i referendum andassero male per silurarlo e ricominciare i balletti delle poltrone. Il PD è un partito vecchio, esaurito e finché si starà al suo capezzale si perderà tempo per cercare soluzioni nuove. Veramente con questi qui, non andiamo da nessuna parte. Alla fine saremo costretti a votarli, ma almeno lasciateci il disprezzo politico per politicanti incapaci.
In parlamento il PD negli ultimi sei mesi poteva fare cadere il governo ben sei volte; ha sempre fatto mancare il numero necessario di parlamentare e Berlusconi resta in piedi e ringrazia. Sempre in Parlamento, il PD cerca convergenze, anche con la destra e insegue Casini e Fini e parla di Tremonti come di uno statista che ha salvato l’Italia. Io dico che ha perso il senno, anche quello che deve avere ancora, se mai lo avrà per eredità di qualcuno. Come si va a parlare di Tremonti come statista? E’ il simbolo peggiore del leghismo berlusconista, colui che due mesi prima che scoppiasse la crisi mondiale, farfugliava di «Tobintax», cioè togliere alle banche per dare alle imprese. Due mesi dopo (dico due mesi): tutto il mondo è corso in sostegno delle banche che rischiavano il fallimento e anche lui ha dovuto fare una legge che le banche hanno rifiutato perché non lo stimano. Se non lo stimano le banche, figuriamoci come dovremmo valutarlo noi.
Inseguire Fini e Casini e a Palermo appoggiare il governo mafioso di Cuffaro/Lombardo è segno di aspirazione al suicidio etico e politico. I primi sono stati i sostenitori di Berlusconi per cinque anni, non erano in vacanza dalle zie, ma erano con Berlusocni e Bossi a sfasciare l’Italia, a disintegrare lo Stato, a scardinare la Costituzione, a legiferare contro i giudici e a favore di Berlusconi. Il Sicilia il Pd è mafioso come coloro che appoggia, clientelare e debosciato.
Cercare accordi con costoro è immorale, indecente e politicamente mortale. In parlamento il Pd deve fare solo ed unicamente opposizione, solo opposizione e deve cercare di fare cadere il governo ad ongi occasione propizia, non che deve soccorrerlo o dialogare. Li abbiamo mandati lì a 20 mila euro al mese (e qualcuno anche con stipendio doppio e triplo come Fassino) con un solo obiettivo: liberare l’Italia da Berlusconi e non mettersi d’accordo con pezzi di lanzichenecchi per rimediare una presidenza della Repubblica a D’Alema o uno strapuntino a Veltroni. Costoro hanno fallito? «Föra da i ball». In Africa, in Cirenaica, dove vogliono, ma «föra». In politica nessuno paga pegno, qualunque fallimento riesce a rimediare. E’ inaccettabile.
I deputati del PD si guadagnino lo stipendio rubato ai poveri, stando in parlamento, facendo i cani da guardia alla legalità parlamentare e alla Costituzione, esigano l’applicazione ossessiva del regolamento, non lascino passare nemmeno una virgola che sia fuori posto, vìgilino, votino sempre e comunque contro il governo, senza eccezione perché «se non ora, quando?». Elezioni amministrative, referendum hanno messo in ginocchio il governo e la Lega e il Pd cosa fa: deve andargli in soccorso? deve cercare il dialogo? «Ma mi faccia il piacere! … E poi dicono che uno si butta a sinistra!», chiosava il mitico Totò lui che «nacque».
 

Paolo Farinella, prete – Parrocchia San Torpete - Genova