\\ Home Page : Articolo : Stampa
Principi fondamentali della nuova costituzione secondo Matteo Re
Di Antonio Mellone (del 19/10/2016 @ 21:22:39, in NohaBlog, linkato 1977 volte)

Art. 1

L'Italia è una Repubblica partito democratica fondata di straforo.

La sovranità appartiene ai soliti noti, che la esercitano nelle forme e senza limiti previsti dalla presente carta.

Art. 2

La Repubblica riconosce e garantisce la violazione dei diritti dell'uomo.

Art. 3

Tutti i cittadini di serie A hanno pari dignità sociale, e sono eguali davanti alla legge solo quelli di serie B, con le solite distinzioni di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali.

È compito della Repubblica promuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l'eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana.

Art. 4

La Repubblica riconosce a tutti i cittadini il diritto al licenziamento e promuove le condizioni che rendano effettivo questo diritto.

Art. 5

La Repubblica, una e indivisibile, abolisce le autonomie locali; attua nei servizi che dipendono dallo Stato il minor decentramento amministrativo possibile.

Con la “clausola di supremazia” e con la scusa della tutela dell’interesse nazionale e dell’unità giuridica o economica della Repubblica, il governo può intervenire a gamba tesa, e senza alcuna possibilità di appello, su qualsiasi decisione di pertinenza dei territori locali, i quali conteranno come il due di picche con briscola a bastoni.

Art. 6

La Repubblica tutela con apposite norme le minoranze linguistiche. Tipo quelle che hanno concorso a scrivere questa nuova Carta con caratteri cuneiformi e geroglifici che manco la stele di Rosetta.

Art.7

La Chiesa cattolica può impicciarsi come e più di prima degli affari dello Stato italiano. Mentre lo stato italiano deve limitarsi a pagarne alimenti, scuole e ospedali privati.

Art. 8

Le confessioni religiose diverse dalla cattolica hanno diritto di organizzarsi secondo i propri statuti, a condizione che non contrastino con l'ordinamento giuridico della chiesa cattolica che, dunque, continuerà a farla da padrone.

Art. 9

La Repubblica promuove lo sviluppo dell’ignoranza e la ricerca scientifica dei canali televisivi attraverso il telecomando.

La Repubblica tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione, con una serie di iniziative come tagli a musei, abbandono di siti archeologici, chiusure di teatri, e azzeramento del FUS (fondo unico per lo spettacolo). La Repubblica promuove, inoltre, eradicazioni di ulivi, cementificazione di suoli agricoli, asfalti tombali, metanodotti sui lidi, ponti sugli stretti, fotovoltaici campali, inceneritori a iosa, trivellazioni terra-mare, strade a due o più follie, discariche su falde acquifere, decreti salva ciminiere, e numerose altre grandissime opere pubiche.

Art. 10

Lo straniero, al quale sia impedito nel suo paese l'effettivo esercizio delle libertà democratiche garantite dalla Costituzione italiana, ha diritto di essere perseguito come un delinquente.

Art. 11

L'Italia incoraggia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di complicazione delle controversie internazionali; consente di far utilizzare le proprie basi militari per ogni tipo di bombardamenti nelle regioni di guerra.

Il governo decide lo stato di guerra senza nemmeno il dovere di avvisare preventivamente il parlamento, il quale apprenderà la notizia a posteriori in tutti i sensi, allorché pubblicata dai giornali di regime.

Art. 12

La bandiera della Repubblica è il tricolore italiano: verde (come le tasche degli italiani), bianco (con al centro una bella banana) e rosso (di vergogna), a tre bande verticali di eguali dimensioni, anche al fine di consentirne un facile utilizzo in campo igienico.

Antonio Mellone

 

p.s.1 Nell'immagine - tra le altre opere - si distingue un esemplare della nuova carta costituzionale.

p.s.2 Io voto NO a prescindere.