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Pepe mat
Di Antonio Mellone (del 20/02/2017 @ 13:44:48, in NohaBlog, linkato 3413 volte)

Dovrebbero tagliarmi le mani, la prossima volta, quando entro in un bar per un caffè e mi viene la tentazione di sfogliare il cosiddetto Quotidiano, buttato lì per caso su di un tavolino.

Sì, perché poi quasi automaticamente ho un attacco di orticaria acuta a palmi e dita, curabile temporaneamente con la dattilografia di uno dei miei pezzi.

Un paio di giorni fa, l’occhio m’è caduto più che sulla cronaca sul cronico locale: il topico copia-incolla-minchiate da parte del “giornalista” (quello con le virgolette) con la tecnica del francobollo, vale a dire con lingua e saliva.

Il comunicato-stampa sarà stato partorito dopo giorni e giorni di riflessione, roba da ernia al cervelletto, da quello scienziato aspirante economista per caso che risponde al nome di Antonio Pepe, coordinatore cittadino di Forza Italia [il partito del noto frodatore fiscale di Arcore - a proposito di cronaca - condannato con sentenza definitiva e giacché c’era affidato ai servizi sociali - che mi pare consistessero, ‘sti servizi, nel lavare il culo agli ospiti del centro per anziani di Cesano Boscone, ndr.].

Il titolo dell’originalissimo brano come al solito con le virgolette è: < Frazioni senza un bancomat: disagio per i cittadini >.

In effetti, il primo problema dei cittadini di Noha, Collemeto e Santa Barbara è giusto la mancanza di uno sportello bancario, anzi di un bancomat. Non riescono più a farne a meno, non ci dormono la notte, una vera e propria emergenza: roba da sciopero della fame, flash-mob, volantinaggi, fiaccolate, petizioni on-line, incatenamenti davanti ai cancelli dell’auditorium di viale don Bosco e occupazione di palazzo Orsini (quest’ultima, per la verità, dura da un bel po’ da parte del Nostro e dei suoi. Dove per “suoi” intendo quelle sciagure politiche che sono i suoi vecchi-nuovi compagni di cordata, tutti a favore, per dire, del mega-porco commerciale Pantacom; per non parlare, ovviamente, degli impresentabili sinistrati che fanno finta di opporsi ai primi quando invece sono d’accordo su tutto).

Per Pepe la mancanza di un ufficio bancario “è un fatto abbastanza strano, considerato che i territori di Noha e Collemeto e Santa Barbara, notoriamente [notoriamente a chi?, ndr.] dispongono di notevoli risorse finanziarie [la Svizzera ci fa un baffo, e pure Montecarlo, ndr.] derivanti dalla fiorente attività dell’artigianato e del commercio derivante dai prodotti dell’agricoltura [eh ‘sti catzi più o meno larghi, ndr.]: olio, vino, frutta e verdura che specie in particolari momenti dell’anno impinguano non poco le tasche dei laboriosi cittadini delle frazioni”. Sentite quest’altra frase pepata: “Effettuare una qualsiasi operazione bancaria diventa un’impresa abbastanza ardua [come l’alpinismo sugli specchi, sport estremo abbastanza preferito dagli esponenti politici local e dai loro scodinzolanti scribi, ndr.]”.

*

Figurarsi se a qualcuno di questi personaggi in cerca di elettore (e men che meno al loro house organ) possa venire in mente di dire che un ATM, cioè un bancomat, è da considerarsi ormai uno strumento anacronistico, quasi di archeologia bancaria; che il contante dovrebbe sparire completamente dalla circolazione (a meno di disposizioni legislative volte ad aumentare i pagamenti cash a favore di evasione, frode fiscale e riciclaggio, e su questo Berlusca e Renzi sono sempre andati a braccetto); che i pagamenti saranno sempre più elettronici e finalmente tracciabili (mediante pos, carte di debito e credito, bonifici, money transfer, paypal); che si fa tutto con uno smartphone (anche pagamenti di tasse automobilistiche, F24, giroconti, estratti conto, prenotazione di carnet di assegni spediti a domicilio, e preventivi di ogni tipo); che le banche sono finalmente tutte on-line; che molte filiali di istituti di credito non hanno più lo sportello di cassa in quanto inutile (e questo non in Svezia, o in altri paesi scandinavi, ma in Puglia, nel Salento).

Mo’ vai a spiegare a questa classe digerente che con un Pc puoi comprare azioni di mezzo mondo, puoi speculare in borsa fai-da-te (e quindi perdere soldi tranquillamente assiso sul divano di casa tua), e ancora domandare e offrire obbligazioni, merci, oro, diamanti, future, cambi, fondi comuni, derivati e anche case e palazzi. Oggi, poi, con le cosiddette offerte bancarie a distanza si possono effettuare non solo gli investimenti, sottoscrivere assicurazioni, polizze auto, piani di accumulo, obbligazioni, fondi pensione, ma anche prestiti personali e tra poco anche mutui ipotecari.

“E’ abbastanza strano”, dunque, non che nelle frazioni di Galatina manchino delle filiali di banca a chilometro zero ma che uno dei candidati più giovani e rappresentativi della politica locale abbia idee, progetti, visione delle cose aggiornati allo scorso millennio. Roba da prima Repubblica delle banane.

Antonio Mellone