Dopo un sereno dibattito interno, “Galatina Altra”, movimento civico, non sarà presente in questa tornata elettorale per le amministrative.
Il simbolo non comparirà sulle schede elettorali, ma chi ha aderito al progetto, continua a lavorare per “un’altra Galatina” e Frazioni, per quella parte di città che tarda a far sentire la sua voce.
Questa volta vogliamo partire dalla centralità delle frazioni, vogliamo partire da Noha, essendo sicuri che c’è “un’altra Noha” che vuole affrontare il tema della legalità in tutte le sue sfaccettature.
C’è un’altra Noha che, nonostante l’indifferenza, o forse, la distrazione, dei politici nostrani, rimasti silenziosi, inermi e inerti, ha riacquistato fiducia quando il commissario straordinario, con l’autorevolezza della legge e del ruolo, ha finalmente deciso di intervenire per rimuovere situazioni di illegalità che persistevano da tempo a Noha.
C’è stato bisogno di un Commissario straordinario per accorgersi che un centro polivalente, realizzato con finanziamenti pubblici in un territorio “sensibile”, per essere destinato ad attività dirette a “minori a rischio”, frutto di un intervento costato 1.300.000,00 euro, da immobile funzionale ad iniziative di integrazione sociale e prevenzione della marginalità, cambia destinazione d’uso e viene ridotto ad “affittacamere e sezione di partito”.
Abbiamo dovuto attendere il Commissario per ritornare a sperare in un uso dei beni pubblici trasparente, pluralista, funzionale all’aggregazione ed alla crescita sociale e slegato da logiche clientelari e prepotenti, sciaguratamente utili solo a costruire consenso e potere fine a se stesso.
L’attenzione rivolta dal Commissario all’uso distorto dei beni di tutti e le iniziative di recente assunte, sicuramente possono aiutare l’esercito di aspiranti sindaco a riflettere e ad intervenire con forza sulla cultura della legalità.
Così come, la sciagura che sta per abbattersi sulle tasche della “Galatina onesta”, che ha sempre pagato le tasse, ci spinge ad offrire agli aspiranti candidati sindaco un nostro contributo di idee. Siamo certi che la struttura sta procedendo in maniera solerte ed attenta agli accertamenti degli evasori o elusori dei tributi e delle entrate locali. Ma ci sentiamo, comunque, di suggerire a chi si propone alla guida della città di testimoniare la serietà dell’impegno assunto e la consapevolezza del ruolo che è chiamato a svolgere, avendo cura di accertarsi che i potenziali amministratori abbiano provveduto al pagamento dei tributi locali.
Atto dovuto, da parte di tutti, aspiranti sindaco e consiglieri comunali, sarebbe quello di presentare, unitamente alla scheda di candidatura, prova di essere in regola con i pagamenti dei tributi locali, degli ultimi cinque anni.
Bene ha fatto il Commissario straordinario a firmare il protocollo d’intesa trilaterale Comune di Galatina, Agenzia delle Entrate e Guardia di Finanza, per la prevenzione ed il contrasto all’evasione fiscale, ma altrettanto bene dovrà fare chi si appresterà a governare il comune nel dare esecuzione all’accordo concluso, provvedendo ad ogni segnalazione utile all’accertamento tributario nei diversi ambiti: commercio e professioni, urbanistica e territorio, proprietà edilizie e patrimonio immobiliare, beni indicanti capacità contributiva. Ed è doveroso evitare qualunque imbarazzo o distrazione.
La “Galatina onesta” ha bisogno di un palazzo di città trasparente come il cristallo e di recuperare una cultura della legalità un po’ sopita, dalle piccole alle grandi cose; perché, da decenni, parte dal cristallo trasparente appena insediati, ma qualche ora dopo si trasforma in vetro fumé.
Enzo Del Coco
Ex consigliere Comunale Galatina Altra