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Cristina Dettù scelta tra i 40 giovani amministratori italiani
Di Redazione (del 17/07/2018 @ 18:52:00, in Comunicato Stampa, linkato 1559 volte)

Cristina Dettù, assessore alla Cultura e all’Ambiente del nostro Comune, è entrata a far parte della Scuola ANCI per giovani amministratori, riservata a solo 40 in tutta Italia e che nasce con l’obiettivo di investire in un percorso di miglioramento delle competenze nella missione amministrativa.

Galatina, anche questa volta, c’è. Non poteva perdere questo importante momento di crescita, di formazione, di sviluppo. Tutto con un unico obiettivo finale: essere al servizio del cittadino.

La scuola è rivolta ad under 36, impiegati nella gestione della cosa pubblica di Città italiane ed è finalizzata a acquisire valori e strumenti idonei a governare al meglio. È volta anche a mettere a disposizione capacità ed esperienze di personalità con riconosciuta competenza al fine di fornire elementi di conoscenza funzionali al miglioramento della capacità del fare amministrazione, con un’impostazione espressamente mirata all’adesione, programmazione e attuazione di interventi di politica locale.

Il corso, che dura fino a marzo e prevede appuntamenti due volte al mese nella città di Roma, inizierà con una Summer School a fine luglio, eccezionalmente a Conversano. Il ricchissimo programma è composto da numerosi appuntamenti, incontri, dibattiti e relazioni dei sindaci dei Comuni di tutta Italia. Da segnalare la presenza del direttore generale della Presidenza del Consiglio dei Ministri, Giovanni Vetritto che parlerà di Enti Locali alle prese con le riforme, del professore dell’Università di Venezia Stefano Campostrini che terrà una lezione di statistica sul territorio italiano, della professoressa di Istituzioni di Diritto Pubblico dell’Università di Bari Angela Barbanente, della professoressa Anna Maria Poggi e del direttore generale dell’Istituto della Enciclopedia Italiana Treccani e Presidente della Fondazione per il libro, la musica e la cultura del Salone Internazionale del Libro di Torino, Massimo Bray.

Ufficio Stampa Marcello Amante