Fissata l’udienza per la discussione del ricorso sulla riapertura dei reparti al “Santa Caterina Novella”»
Il 27 novembre si discuterà al Tar di Lecce il ricorso presentato dai miei legali Marco Calzolaro e Valentina Mele. Un ricorso con in calce la mia firma e quella di centinaia e centinaia di cittadini residenti a Galatina e nei comuni confinanti. Un ricorso a cui è seguita un’istanza, firmata da settemila cittadini di Galatina e dintorni, con cui abbiamo chiesto al presidente Emiliano e ai vertici della Asl di Lecce il ripristino dei reparti che sono stati illegittimamente chiusi nell’Ospedale di Galatina.
Sinora nessuna risposta è arrivata dalla Regione che ha competenza sulla pianificazione della rete ospedaliera e attendiamo fiduciosi l’esito del ricorso confidando che il nostro diritto alla salute possa essere tutelato dalla sentenza dei giudici amministrativi. La mia battaglia, sostenuta dai cittadini, è un atto dovuto di fronte alla colpevole inerzia e indifferenza del sindaco di Galatina, Marcello Amante, e della sua maggioranza, che non hanno mosso un dito per far valere il diritto alla salute dei galatinesi e dei cittadini che vivono nei comuni del distretto socio-sanitario di Galatina: Aradeo, Sogliano Cavour, Soleto, Cutrofiano, Neviano.
Il sindaco e la sua maggioranza sono rimasti indifferenti alle preoccupazioni dei cittadini che hanno fatto la fila per firmare il ricorso e anche nel giorno di San Lorenzo hanno partecipato al primo incontro organizzato proprio per decidere come tutelare la nostra salute.
La mia non è una battaglia di campanile, ma a difesa di diritti garantiti dalla Costituzione. L’Ospedale di Galatina è stato penalizzato dalla Regione Puglia che, nonostante lo avesse classificato di base, lo ha poi privato dei reparti previsti dal Dm 70 per quel livello di classificazione.
Ora noi cittadini dovremo ancora pazientare sino a novembre mentre l’amministrazione Amante continua con arroganza a ignorare i bisogni della città.
Il consigliere di opposizione della Lista De Pascalis
Giampiero De Pascalis
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