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Migranti e caso sea watch
Di Andrea Coccioli (del 30/06/2019 @ 14:47:12, in Comunicato Stampa, linkato 1056 volte)

Finalmente dopo 16 giorni in mare i migranti a bordo della Sea-Watch3 sono sbarcati. Verranno assistiti da personale medico specializzato e potranno immaginare un futuro migliore ricollocati in diversi paesi europei.

Il Capitano della nave è stato arrestato. Ci sarà un processo come è giusto che sia. Sono sicuro che dimostrerà ai giudici che il salvataggio delle persone in mare era vitale e che non si potevano più tenerli a bordo dopo 14 giorni. Vedremo cosa diranno i giudici sul mancato rispetto della legge rispetto alle condizioni ormai insostenibili di 46 migranti a bordo.

Ora, finalmente mi aspetto che il Ministro degli interni partecipi ai summit europei dove si decide sulle politiche migratorie che ora hanno regole sfavorevoli per l’Italia incapace di gestire le emergenze. 

Per noi italiani è molto chiaro che va rivisto il trattato di Schengen e il regolamento di Dublino. Noi siamo una democrazia rappresentativa e mi aspetto che chi ci rappresenta si preoccupi di cercare e di trovare una soluzione che porti a una solidale e obbligatoria condivisione delle responsabilità e del peso delle migrazioni fra tutti i Paesi Ue. 

Per fare questo, il Ministro dell’Interno Matteo Salvini o in sua senza il Presidente Conte, che rappresentano il governo, devono partecipare alle riunioni europee dove si decide sulle politiche migratorie. Faccio presente che negli ultimi mesi su sette incontri organizzati fino ad oggi, il vicepremier ha presenziato solo a uno. Ultima assenza in ordine di tempo quella del 6 giugno in Lussemburgo.

E’ necessario che il nostro governo cominci a lavorare duramente in Europa per costruire una politica comunitaria delle migrazioni.

Si può immaginare una linea politica di accessi legali e controllati nell’Ue da parte di cittadini di altri Paesi; serve rafforzare una politica di cooperazione allo sviluppo con i Paesi di origine e di transito delle migrazioni, così da aiutare quelle nazioni finalmente a crescere economicamente e socialmente. Ora, i paesi di origine, sono pieni di miseria e  guerre interne.

Fare solo propaganda sulla pelle delle persone non funziona più. Dobbiamo convivere con i flussi migratori e dobbiamo saperli gestire. Lo possiamo fare solo se l’Europa unita si mobilita a cercare soluzioni migliori di quelle ora scritte sui trattati europei. Per farlo, il nostro paese deve essere presente in Europa, deve partecipare alle riunioni e rivendicare il cambiamento tanto sventolato in campagna elettorale ma mai praticato. 

Mi chiedo perchè dopo 14 giorni non si è intervenuti per trarre in salvo i migranti dopo che il Comandante della Sea-Watch3 Carola Rachele, ha inviato numerose richieste di aiuto al ministro e alle strutture competenti ancora prima di forzare il blocco? 

Perchè 46 persone stremate dalla fatica sono state lasciate a mare?

La risposta è chiara. Solo per fini propagandistici, elettorali e più like su facebook. Senza soluzione al problema. Che, purtroppo, si ripresenterà puntuale. 

Andrea Coccioli

Segretario del Partito Democratico di Galatina