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LA CHIESA DI NOHA - Relazione di Don Michele Alessandrelli (Seclì 1812 - Noha 1882)
Di Marcello D'Acquarica (del 18/10/2023 @ 20:07:34, in NohaBlog, linkato 705 volte)

La detta Chiesa è larga palmi 25, lunga palmi 50, cioè dalla Porta Maggiore fino al Presbiterio, nel quale si sale con un gradino di pietra leccese, ove termina l'arco maggiore del Coro e sopra detto Coro vi sta un pezzo di pietra leccese, e la seguente iscrizione:

La suddetta Chiesa sta situata e posta nel detto Comune di Noha, il frontespizio della quale espostoverso Borea in pubblica Piazza, confma per ogni lato la via pubblica. Fu edificata nel 1502 sotto il titolo del glorioso S. Michele Arcangelo. E' comunale. In essa vi sono due porte, una delle quali è piccola verso ponente, la porta è di legno fargio, e vi è il Cimitero. Da Borea vi è la porta maggiore, dove pure esiste 1' altro Cimitero.

Il detto frontespizio è di pietra leccese scolpito con due colonne scannellate con le loro basi, e capitelli sopra delli quali vi sono li rispettivi scartocci ben lavorati. Ed in mezzo delli medesimi vi sta la statua del glorioso S. Michele Arcangelo tenendo ai piedi il dragone infernale, e più basso vi è il seguente epitaffio:

IL CAMPANILE
Dalla sagrestia si sale con tre gradini, e si trova una porta di legno, ove si sale con dodici gradini di pietra sopra al campanile, dove vi sono due campane di bronzo, cioè una grande di rotola (= misura di peso) novanta in circa coll'immagine dell'Immacolata Concezione e di S. Barbara, e che è lunga palmi due (circa 50 cm), ed un'altra piccola di peso rotola quaranta in circa con l'Immagine della Beata Vergine del Carmine, ed è lunga un palmo e mezzo (di circa 37,50 cm) colli loro battagli di ferro.

Notizia delle sepolture
Prima esistevano sei sepolture nella Chiesa parrocchiale, ma dietro la pubblicazione del Real Rescritto de' 20 Aprile 1839, col quale richiamandosi in vigore la legge de' n maggio 1817 si sollecitò l'adempimento della costruzione regolare de' camposanti in ciascun Comune, si fabricarono i sumenzionati sepolcri, ed invece di dare quivi sepoltura alli cadaveri, atteso l'aggregazione di questo comune allo centrale di Galatina colà in lontananza di circa due miglia, si vanno a tumulare nella chiesa de' PP. Capuccini. Solamente è rimasto il Cimiterio sopra il lafietto (balcone)della porta piccola di detta Chiesa verso l'Occidente, e vi è una pietra sepolcrale con la seguente iscrizione:

hicjacent ossa arida, audient verbum Domini.
(Qui giacciono ossa aride, udranno la parola del Signore)

 Marcello D'aquarica