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Gli anni ’90-’2010 ed oltre nella Storia urbanistica di Galatina - Terza conferenza dell’arch. Rosario Scrimieri
Di Redazione (del 17/05/2024 @ 08:42:04, in Comunicato Stampa, linkato 296 volte)

Venerdì 17 maggio alle ore 18:00, nella Sala conferenze dell’ex Palazzo De Maria, in Corte Taddeo, avrà luogo il terzo incontro del Corso dal titolo “La breve storia urbanistica di Galatina: memorie, cronaca e tracce” a cura dell’architetto di fama internazionale e nostro concittadino Rosario Scrimieri.

Anche il periodo storico oggi in esame, dagli anni 1990 al 2010 ed oltre, sarà preceduto da riferimenti alla vita politica ed economico-sociale, con una attenzione alla legislazione in vigore nel periodo in esame e da un’analisi della pianificazione ed edificazione urbanistica.

Prima di avviarci all’ascolto della conferenza, saranno proiettate alcune dispositive della Penitenzieria di Cascia, una delle realizzazioni di maggiore prestigio realizzate dall’architetto Scrimieri, con sculture di Armando Marrocco, ritenuta l’opera più rappresentativa effettuata secondo i principi dettati dal Concilio Vaticano II, in cui architettura, arte e liturgia si fondono perfettamente. Un intervento che ha modificato l’assetto urbanistico della città di Cascia il cui Piano Regolatore Generale era stato progettato dall’architetto Paolo Portoghesi.

Riprendendo il discorso sulla storia urbanistica di Galatina, saranno ricordati i diversi tecnici incaricati della redazione del PRG poi PUG negli anni dal 1990 al 2010, gli architetti Rossi e Urbani, l’architetto Cervellati e l’ingegnere Conversano, oltre alle principali opere realizzate.

Le conferenze precedenti hanno ottenuto un particolare successo di pubblico che si è dimostrato interessato a ripercorrere la Storia urbanistica della nostra città, grazie alla sapiente e documentata ricostruzione del nostro illustre ospite.

Siamo grati all’architetto Rosario Scrimieri per averci fatto comprendere come Il focus sulla storia delle vicende urbanistiche di una città consenta di rivivere momenti della sua vita politica, sociale e culturale e come da quella narrazione si possano ricavare indicazioni per una urbanistica partecipata del nostro domani, quella in cui ogni cittadino possa sentirsi partecipe dei processi evolutivi della propria città, vivendoli da protagonista.

Mario Graziuso