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A Galatina esiste una quercia tatuata
Di Raimondo Rodia (del 15/01/2025 @ 16:14:26, in Comunicato Stampa, linkato 316 volte)

Ogni tanto vengo a trovare la ultra centenaria quercia vallonea di San Sebastiano. Non posso credere a quello che ho documentato nelle foto, un monumento vegetale ricoperto da spray colorato. Non c'è fine all'ignoranza, alla mancanza di rispetto per questo patriarca verde, un inutile tatuaggio sulla pelle di questa pianta, VERGOGNA.

La quercia vallonea secolare di San Sebastiano nei pressi dell'ospedale sulle alture di Galatina, capace per la sua importanza come pianta a creare un cognome ( Vallone ), con la sua mole ci racconta di amori e scontri avvenuti sotto la sua chioma.

La quercia vallonea produce le ghiande più grandi in assoluto mentre una caratteristica importante di questa specie di quercia è la sua dimostrazione di essere vivente che si muove nello spazio, immaginiamo sempre gli alberi ben piantati a terra e lo sono, ma pensate che è l'albero stesso che pensa alla potatura dei suoi rami puntandoli a terra e spezzandoli.

La vallonea è iscritta sul libro rosso mondiale delle specie rare da salvaguardare e restituire alle future generazioni ed il nostro territorio salentino pensate è l'unica stazione occidentale in cui esiste e si propaga.

Concludendo non si può nel XXI secolo con tante campagne ambientali nelle scuole, sui social, sui giornali, radio e TV ed il mondo del web in generale che non ci sia una sensibilità verso quest'albero ricco di tutto quello che ci racconta il territorio nella sua storia millenaria.

Raimondo Rodia