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"Laudato sì’", Tap-Triv-Cem-Xylella no – parte quarta
Di Antonio Mellone (del 08/08/2015 @ 13:49:04, in NohaBlog, linkato 2590 volte)

Continuando nella disamina di alcuni punti della “Laudato sì’”, la recente bella enciclica del papa venuto dalla fine del mondo, leggiamo: “Ci si ammala, per esempio, a causa di inalazioni di elevate quantità di fumo prodotto dai combustibili utilizzati per cucinare o riscaldarsi. A questo si aggiunge l’inquinamento che colpisce tutti, causato dal trasporto, dai fumi dell’industria, dalle discariche di sostanze che contribuiscono all’acidificazione del suolo e dell’acqua, da fertilizzanti, insetticidi, fungicidi, diserbanti, pesticidi tossici in generale”. E poi ancora: “[…] L’umanità è chiamata a prendere coscienza della necessità di cambiamenti di stili di vita, di produzione e di consumo, per combattere questo riscaldamento o, almeno, le cause umane che lo producono e lo accentuano” (tratto dal punto 20, pag. 23 e segg, della nostra edizione, Ancora, 2015). Come non essere d’accordo con questo papa? (cfr. anche il nostro “Cultura fumogena”, del 12/9/2013 pubblicato su questo sito).

*

Date un’occhiata a quest’altro brano: “Molti di coloro che detengono più risorse e potere economico o politico sembrano concentrarsi soprattutto nel mascherare i problemi o nasconderne i sintomi […]” (tratto dal punto 26, pag. 28, ibidem). Ovviamente abbiamo provato a dirlo anche noi nei nostri modesti articoli, ma figurarsi se qualcuna delle autorità civili e religiose in loco ha mai fatto finta non dico di darci retta, ma almeno di leggerci di sfuggita, impegnate come sono “a mascherare i problemi o a nasconderne i sintomi”. Del resto trattandosi di “autorità”, dunque detentori del loro “potere”, e dunque accoliti di pesci un po’ più grandi di loro, cosa potevamo aspettarci di più da codesta fauna?

*

Coraggio, leggete quest’altro pezzo: “Per il buon funzionamento degli ecosistemi sono necessari anche i funghi, le alghe, i vermi, i piccoli insetti, i rettili e l’innumerevole varietà di microorganismi. […] Molti uccelli e insetti che si estinguono a motivo dei pesticidi tossici creati dalla tecnologia sono utili alla stessa agricoltura, e la loro scomparsa dovrà essere compensata con un altro intervento tecnologico che probabilmente porterà nuovi effetti nocivi” (tratto dal punto 34, pag. 33, ibidem). Caro papa, per favore, riferiscilo anche al commissario Silletti, al presidente del consiglio che somiglia sempre più ad una caricatura, al ministro dell’agricoltura Martina, ai politici regionali, ai grandi prenditori agricoli e agli estensori della “Carta – igienica – di Stupidina”, così osannata anche da sgualdrina.it, (Carta igienica” di cui purtroppo abbiam dovuto occuparci in un altro nostro scritto non più tardi del 13/7/2015), che vogliono uccidere il Salento con i “trattamenti” chimici. Il loro cervelletto non ha ancora messo a fuoco il fatto che per sconfiggere la Xylella fastidiosa, secondo il loro “metodo”, di fatto si arriverà ad annientare la biodiversità superstite in Puglia, dandole il definitivo colpo di mannaia.

 

Un tempo, per dire, anche noi ci battemmo (perdendo come al solito la battaglia) contro il fotovoltaico selvaggio issato come una corona di spine in mezzo alla nostra campagna. I politici locali del tempo (che poi sostanzialmente coincidono con gli attuali) ed i loro accoliti parlavano a vanvera di campagna “piena di cozzi o cuti”, e dunque “perfettamente inutile” e dunque “utilizzabile per questa forma di energia alternativa [sic]” (alternativa alla ragione, s’intende). Noi cercavamo di spiegare che non si trattava soltanto dello scempio di una visuale dell’orizzonte, ma anche di un colpo di grazia inferto al microclima, alla biodiversità vegetale e animale presente nella terra incolta, anche e soprattutto quella piena di cuti. Secondo voi qualcuno dei suddetti personaggi riuscì mai a cogliere il nesso, intuirne i collegamenti, immaginarne i legami? (cfr. anche il nostro “Il Mega-porco fotovoltaico e i permessi sindacali”, pubblicato su Noha.it il 14/11/2013).

*

Altro punto fondamentale dell’enciclica: “E’ lodevole l’impegno di organismi internazionali e di organizzazioni della società civile che sensibilizzano le popolazioni e cooperano in modo critico, anche utilizzando legittimi meccanismi di pressione, affinché ogni governo adempia il proprio e non delegabile dovere di preservare l’ambiente e le risorse naturali del proprio Paese, senza vendersi ad ambigui interessi locali o internazionali (tratto dal punto 38, pag. 36, ibidem, la sottolineatura è nostra). Invece qui i comitati spontanei di cittadini vengono snobbati dalle “autorità” impettite e sussiegose, tronfie del loro misero potere.

Caro Francesco, e ora chi glielo va a dire a quei preti che non disdegnano (o almeno non hanno disdegnato fino all’altro ieri) il contributo economico sotto forma di sponsorizzazione da parte di Tap o Colacem (per esempio a Galatina per la festa patronale), o dell’Ilva (a Taranto), “vendendosi ad ambigui interessi locali o internazionali”, e macchiandosi di fatto del peccato di simonia? (cfr. a proposito anche il nostro “No-tap, no party”, pubblicato su questo sito il 26/6/2014).

[continua]

Antonio Mellone

 

Commenti

  1. # 1 Di  Daniela Sindaco (inviato il 09/08/2015 @ 18:30:15)

    Caro Antonio. ..forse sono rimasta solo io tra le autorità come le chiami tu. ...perché io non mi sento affatto tale ....che legge i tuoi dettati intrisi di cul....tura!!! Parli tu di Xylella di amore per la natura per la vegetazione ...in particolare per gli ulivi ....e poi lasci nella incuria i tuoi di ulivi non raccogliendone nemmeno i frutti! Quanta coerenza. ..

  1. # 2 Di  Antonio Mellone (inviato il 10/08/2015 @ 08:20:27)

    Cara Daniela, a volte (come questa) leggerti è come soffermarsi su una pagina della Settimana Enigmistica, specialmente su quel passatempo dal titolo “Cosa apparirà?”, che consiste nell’unire con un tratto di penna i puntini numerati (in questo caso di sospensione - e non numerati - nella speranza che appaia un pensiero).
    Provo a risponderti, provando ad interpretare quello che hai voluto dire:
    1) Non so quali sarebbero i miei ulivi (“lasci nell’incuria i tuoi ulivi” – ipse dixit). Non essendo proprietario di alcun terreno (sei libera di fare le visure ipo-catastali in merito), molto verosimilmente a me non appartiene (purtroppo) alcuna pianta di ulivo (che dunque per forza di cose non potrei “lasciare nell’incuria”). Ma forse ti riferisci all’appezzamento di terreno di proprietà di mio padre, più o meno adiacente al terreno dove è ubicata la tua villa. Ebbene, essendo mio padre vivo e vegeto, capace di intendere e di volere, è lui che decide cosa fare delle sue cose. Quando e se un giorno quell’appezzamento di terreno dovesse diventare mio mi comporterò di conseguenza. Aggiungo un altro concetto, lo so, difficile da comprendere, ma ci provo ugualmente: lasciare i frutti sugli alberi, o lasciare incolto un pezzo di terra, non è una forma di violenza alle piante, tutt’altro. E’ una forma, semmai, di ulteriore rispetto nei confronti della natura (e dunque della biodiversità). Se tu avessi provato a sfogliare l’ultima Enciclica di papa Francesco (quella che sto provando a recensire in queste pagine) al punto 12, a pag. 17, dell’edizione Ancora, Milano, 2015, avresti letto: “[San Francesco] per questo chiedeva che nel convento si lasciasse sempre una parte dell’orto non coltivata, perché vi crescessero le erbe selvatiche, in modo che quanti le avrebbero ammirate potessero elevare il pensiero a Dio, autore di tanta bellezza” (la sottolineatura è mia). Capisco che questi temi siano

  1. # 3 Di  Antonio Mellone (inviato il 10/08/2015 @ 08:22:01)

    [continua] Capisco che questi temi siano ardui da comprendere da te e da quelli come te (che incredibilmente siedono pure in consiglio comunale) se è vero che, non paghi delle scelte che stanno facendo affogare nel cemento Galatina e dintorni, avete intenzione di continuare nell’opera colacementifera con la nuova area mercatale, e chissà cos’altro ancora.
    Il problema che ha quel piccolo appezzamento di terreno paterno non è dunque l’eventuale mancata raccolta delle olive, bensì il fatto che un sacco di stupidi, anzi delinquenti locali, abbandonano sul ciglio della strada l’unica cosa che sono in grado di produrre nella loro vita: la spazzatura. E qui non posso che dirti che sì, manca un adeguato controllo anche da parte della polizia locale. Dunque approfitto per chiedere il tuo interessamento in merito, visto che sei la mia delegata per la frazione di Noha (sennò che ti abbiamo votato a fare?). Ti assicuro che non è la prima volta che munito di sacchi molto capienti sono andato in quel campo a raccogliere grandi quantitativi di spazzatura indifferenziata. Del resto non si può pensare di tutelare i propri terreni costruendo (come molti stupidi stanno facendo uccidendo definitivamente la nostra terra) dei muri perimetrali (a volte travestiti da finti muretti a secco) alti due metri, vere e proprie dighe pericolose non solo in caso di pioggia, e soprattutto di rara bruttezza, che sembra vogliano dirci che l’uomo è fatto per vivere in gabbia.

    2) Quando ho parlato di “autorità” per una volta non mi riferivo a te, ma agli scienziati che componevano l’amministrazione Coluccia (se avessi ri-letto l’articolo cui facevo riferimento nel testo avresti capito). Comunque ti ringrazio per avermi ricordato (giuro che mi sfuggiva, sennò figurati che non l’avrei scritto) che anche tu allora in una pubblica manifestazione di piazza (in internet ci sono i video a riprova) blateravi di “ca

  1. # 4 Di  Antonio Mellone (inviato il 10/08/2015 @ 08:23:03)

    [continua] Comunque ti ringrazio per avermi ricordato (giuro che mi sfuggiva, sennò figurati che non l’avrei scritto) che anche tu allora in una pubblica manifestazione di piazza (in internet ci sono i video a riprova) blateravi di “campagna incolta e piena di cozzi” (e quindi inutile secondo il tuo cervelletto, e da utilizzare per il fotovoltaico);
    3) Prendo atto che per te il lemma “cultura” è una parla composta da “cul” e “tura”, cui dare enfasi soprattutto alla prima parte (mentre la seconda potrebbe essere una voce del verbo, strettamente connessa alla prima).

  1. # 5 Di  Antonio Mellone (inviato il 10/08/2015 @ 08:27:09)


    3) Prendo atto che per te il lemma “cultura” è una parola composta da “cul” e “tura”, cui dare enfasi soprattutto alla prima parte (mentre la seconda potrebbe essere voce del verbo, strettamente connessa alla prima).

  1. # 6 Di  sabrina (inviato il 11/08/2015 @ 09:31:08)

    Non esiste,un trend-union tra consiglieri-assessori comunali e popolazione... i primi,sono arroccati,nelle loro faccende e non sentono NESSUNISSIMA ISTANZE della popolazione.
    Un po'troppo boriosi, si dovrebbe fare una svolta in parole povere tutti e tutte a casa!!!

  1. # 7 Di  ASSURDITA' (inviato il 12/08/2015 @ 09:05:54)

    La tristissima vicenda,d'ore fa della morte del diciottenne leccese,dovrebbe farci riflettere.
    Fiumi di droga ed alcool imperversano le nostre terre salentine.
    Non ci dobbiamo,nascondere dietro un dito.
    Cosa fa,l'amministraione x,ad esempio quella in cui abito?
    Un c.....nessunissimo corso,di prevenzione all'alcool e droghe...perche'e poi,vado a ramerngo,un rappresentante della polizia locale ha compiti sia in Galatina sia in Gallipoli quale autorita'cosi'alta PUO'MAI AVERE?

  1. # 8 Di  Anonimo (inviato il 12/08/2015 @ 23:46:23)

    Siamo noi cittadini ad eleggere i nostri rappresentanti,se non rispettano il programma per il quale hanno dato battaglia durante le elezioni comunali alle prossime non votiamoli,mandiamoli a pulire la "mondezza" che si vede sulla circonvallazione di Galatina-Noha,Semplice la cosa!!!Altrimenti stiamo a lamentarci sempre,cambiamo personaggi proviamo a mandare volti nuovi,gente che ama il bene comune,non intessi propri!!!!

  1. # 9 Di  utopia (inviato il 13/08/2015 @ 07:39:56)

    Queste,persone che riescono ad andare li sicuramente fanno un patto con il d.....lo.
    Perche'non si riesce a capire,per esempio l'assessore l.p. cose,inaudite ad esmpio il DeD che figura vuol essere?
    Non si capisce,un c........quando dice qualcosa e fra l'altro ieri e'stato velocissimo a parlare,ha qualcosa da nascondere che,intervenisse la Magistratura ahime'Galatina a casa i politici odierni...via troppi buchi : - ( : - ( : - (

  1. # 10 Di  Antonella (inviato il 13/08/2015 @ 11:37:28)

    Quando si presentano con il sorriso, il saluto a casa vostra vi chiedono il voto,subito votiamoli perché ci fanno il favore di un posto di lavoro, ci risolvono un problema...!No,mentalità' meridionale la meritocrazia deve prevalere anche per i politici locali!!!!

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