ago292018
Passiamo dalle parole, ai fatti. Ho invitato i sindacati, i consiglieri regionali e i parlamentari salentini, senza distinzione di bandiere e colori, al secondo incontro del 30 agosto, alle 19, all’Hotel Hermitage di Galatina per parlare dell’infausto futuro che la Regione ha deciso per l’ospedale cittadino. Il 10 agosto abbiamo acceso una stella, virtuale, che non vogliamo si spenga. Da cittadino e consigliere di opposizione mantengo la promessa fatta da candidato sindaco di difendere l’Ospedale di Galatina, non per mero campanilismo, ma per la fondata ragione che un ampio bacino di cittadini non può essere privato di reparti importanti per la salvaguardia della vita.
Una difesa che si sta concretizzando con la presentazione del ricorso contro la delibera di giunta regionale dello scorso giugno e quella della Asl di Lecce di attuazione del Piano di riordino per gli ospedali di Copertino e Galatina. Un ricorso che ha forti ragioni anche in virtù della recente sentenza del Tar Puglia riguardo l’Ospedale di Casarano. In quella sentenza, infatti, viene chiaramente precisato che il ricorso è infondato in quanto la Regione ha rispettato i parametri previsti dal Dm 70. Ebbene questo è proprio quanto non è avvenuto a Galatina dove, purtroppo, la resa dell’amministrazione comunale verso la Regione ha fatto pensare che i cittadini avrebbero abbassato la testa e subito l’ennesimo scippo.
Nonostante la foga di chi non manca di inneggiare a quanto attuato, proprio dopo la sentenza sull’Ospedale di Casarano sono sempre più convinto che sull’ospedale di Galatina non sia ancora scritta l’ultima parola. I miei legali, che stanno lavorando in questi giorni al ricorso, mi hanno dato ribadito che c’è stata una palese violazione delle previsioni di legge e in particolare del Dm 70.
Io la mia parte la farò sino in fondo sostenendo tutte le spese legali che comporterà questa battaglia giudiziaria, ma mi auguro di avere accanto a me tanti cittadini decisi a non subire ancora. Ci hanno tolto tanto e ora vogliono toglierci anche l’ospedale: non dobbiamo permetterlo.
Il consigliere di opposizione della Lista De Pascalis
Giampiero De Pascalis
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