mar272021
Affrontare e risolvere il problema del dissesto idrogeologico di un territorio richiede certamente un approccio tecnico e specialistico, ma ancor prima una volontà politica che parta dalla consapevolezza che una risoluzione davvero efficace di questa problematica richiede lungimiranza, una conoscenza approfondita delle cause (antropiche e naturali) che l’hanno generata e tempi medio – lunghi di pianificazione e attuazione delle misure di compensazione.
Da un punto di vista operativo è necessario procedere per step, partendo anzitutto dall’individuazione di tutte le criticità esistenti sul territorio di Galatina e delle cause che le hanno generate. Chiarito questo aspetto, si può procedere alla programmazione coordinata degli interventi utili alla risoluzione delle problematiche. Gli strumenti di cui dispone un’amministrazione sono sia degli interventi strutturali (ad esempio su infrastrutture o edifici) sia interventi non strutturali (ad es. la manutenzione ordinaria di corsi d’acque e reti fognarie e l’aggiornamento del piano di protezione civile comunale).
Una prima ricognizione delle criticità rilevabili nel territorio comunale è stata fatta in occasione della candidatura all’avviso pubblico per l’implementazione della sezione del piano di protezione civile relativa al rischio idraulico.
Questa analisi ha evidenziato che le attuali perimetrazioni del PAI non rispecchiano esaustivamente le reali situazioni di criticità. Alla luce di ciò, l’Amministrazione si è mossa per concordare con l’Autorità di Bacino Distrettuale dell’Appennino Meridionale i passi da compiere per giungere ad un aggiornamento delle perimetrazioni.
Pertanto, è stato richiesto un preventivo di spesa per l’acquisizione di un Modello Digitale del Terreno dell’intero territorio comunale, con tecnologia Lidar, che sarà ben più dettagliato di quello utilizzato in passato dall’Autorità di Bacino per la modellazione idraulica che ha portato alle vigenti perimetrazioni del PAI. L’acquisizione di questo nuovo rilievo costituisce la base imprescindibile per effettuare nuove modellazioni idrauliche con cui procedere all’aggiornamento del PAI.
Si conferma, dunque, non solo la fattibilità dell’aggiornamento del PAI, ma il fattivo impegno dell’amministrazione per procedere in tal senso.
I tempi di aggiornamento saranno dettati da quelli di elaborazione tecnica della nuova proposta e di approvazione da parte dell’Autorità di Bacino Distrettuale.
Inoltre, un altro passo fondamentale e all’avanguardia che l’Amministrazione sta compiendo è quello di sottoscrivere un accordo di collaborazione con l’Autorità di Bacino, ai sensi della legge 241/90, finalizzato non solo all’aggiornamento del PAI, ma soprattutto alla programmazione e attuazione degli interventi di riduzione del rischio idraulico e – più in generale – di difesa del suolo.
Con Determinazione del Dirigente Sezione Protezione Civile del 25 febbraio 2021 n.124 è stata approvata la graduatoria definitiva delle proposte progettuali ammesse a finanziamento e finanziabili nell’ambito del bando POR Puglia 2014-2020 Azione 5.1 “Riduzione del rischio idrogeologico e di erosione costiera” – Avviso rivolto ai comuni per la selezione di proposte all’implementazione dei piani di protezione civile con riferimento alla previsione, prevenzione e contrasto del rischio idraulico ed idrogeologico.
Nell’ambito di codesta selezione, la proposta progettuale presentata dal Comune di Galatina è stata giudicata finanziabile, collocandosi al 18^ posto sulle 140 proposte ammesse a finanziamento e seconda in ambito provinciale.
Il Piano di Protezione Civile è riconosciuto, nel modo tecnico-scientifico, come uno degli interventi non strumentali utili a ridurre i rischi (incluso quello idrogeologico) a cui un territorio è soggetto. Esso racchiude le procedure operative di intervento necessarie a fronteggiare una qualsiasi calamità attesa in un determinato territorioè lo strumento che consente alle autorità di predisporre e coordinare gli interventi di soccorso a tutela della popolazione e dei beni in un’area a rischio
Attraverso il finanziamento regionale, il Comune di Galatina potrà anzitutto aggiornare la sezione del Piano di Protezione Civile Comunale relativa al rischio idraulico, allineandola alle disposizioni delle recenti Linee Guida approvate e adottate con D.G.R. 30 luglio 2019, n.1414.
Inoltre, parte dei finanziamenti saranno utilizzati per incrementare la comunicazione e la condivisione di dati tra il sistema locale di Protezione Civile e quello regionale. In particolare, è stata prevista l’installazione di un sensore idrometrico lungo il torrente Asso, nel tratto immediatamente a monte della S.P. Noha – Aradeo – frequentemente chiusa al traffico per effetto dello straripamento del suddetto corso d’acqua. La funzione di tale strumento sarà quella di monitorare e registrare costantemente il livello dell’acqua all’interno del canale e di inviare questi dati al Centro Funzionale Decentrato della Protezione Civile della Regione Puglia. Obiettivo di questo monitoraggio è acquisire una serie storica di dati relativi ai livelli critici delle piene del Torrente Asso – responsabili dell’allagamento della strada e delle aree circostanti- e di utilizzare questa informazione per l’allertamento dei soccorsi in occasione degli eventi alluvionali.
Inoltre, il sensore sarà collegato a un segnalatore luminoso, da posizionarsi lungo la S.P. 41,che si attiverà automaticamente in caso di straripamento del torrente, vietando l'accesso ai veicoli.
Il sensore entrerà a far parte del Sistema Regionale di Monitoraggio gestito dalla Protezione Civile della Regione Puglia.
Inoltre, per aumentare la resilienza della cittadinanza rispetto al rischio idraulico, verranno implementati dei canali telematici per favorire la comunicazione in tempo reale alla popolazione sia dei messaggi di allerta meteo che delle buone pratiche da mettere in atto in occasione di eventi calamitosi. Ciò nel rispetto del principio per cui la riduzione del rischio passa anche dalla consapevolezza e dal coinvolgimento dei cittadini nelle pratiche di protezione civile.
Inoltre, in occasione della partecipazione al suddetto bando e per rendere efficaci le misure in esso previste, il Comune di Galatina ha confermato e rafforzato la collaborazione con l’Associazione di Volontariato di Protezione Civile e ha stretto due importanti sinergie:
Tutta questa premessa a dimostrazione della complessità del lavoro che si dovrà svolgere e del fatto che la previsione e prevenzione del rischio idraulico che si dovrà attuare attraverso il Piano di Protezione Civile non si riduce alla semplice installazione di una centralina lungo la Strada Provinciale Noha – Aradeo.
Con riferimento ai tempi di attuazione dell’aggiornamento del Piano di Protezione Civile – Rischio idraulico, si resta in attesa:
così come previsto dalla citata Determinazione del Dirigente Sezione Protezione Civile del 25 febbraio 2021 n.124 (Approvazione graduatoria definitiva).
In seguito ai suddetti adempimenti, verranno avviate le attività progettuali/affidamento dei servizi secondo il cronoprogramma presentato in sede di Avviso Pubblico, per una durata complessiva di 210 giorni.
CRONOPROGRAMMA |
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Fase |
Tempistica(mesi/giorni) |
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30 giorni |
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30 giorni |
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30 giorni |
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30 giorni |
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90 giorni |
C’è inoltre, un altro aspetto fondamentale che riguarderà gli interventi sul torrente Asso legato alla sottoscrizione del Contratto di Fiume, che permetterà di pianificare e coordinare tutti gli interventi che riguarderanno il corso d’acqua alla scala di bacino idrografico, evitando dunque interventi spot che non portano ad una reale soluzione delle problematiche. Il Comune di Galatina, al pari di tutti gli altri comuni ricadenti nel bacino del torrente Asso, verrà coinvolto nella programmazione e sarà chiamato a presentare un resoconto delle criticità presenti nel proprio territorio e a partecipare alla individuazione delle possibili soluzioni. In tal senso, c’è stato già un incontro preliminare tra l’assessore Tundo e i responsabili tecnici e amministrativi del Consorzio di Bonifica dell’Arneo per avere delucidazioni sul percorso che si dovrà compiere.
Con riferimento alla progettazione dei recapiti finali Bomba e C.A. Dalla Chiesa, l’affermazione “se non avessimo avuto accesso a questi fondi per la progettazione non avremmo potuto proceder per eliminare il problema di via Sogliano” sta a significare che in assenza di recapiti finali adeguatamente dimensionati rispetto alle portate convogliate dalla rete di fognatura bianca, non solo non sarebbe possibile farvi confluire ulteriori portate di acqua (tra cui quella di via Sogliano), ma si rischierebbe di aggravare la situazione in altre aree per effetto del mancato smaltimento delle acque. Inoltre, ampliando i recapiti finali si mira a ridurre la pericolosità idraulica che attualmente interessa quelle aree, riducendo anche le portate di acqua che naturalmente defluiscono verso nord in direzione del centro abitato.
Con riferimento al recapito finale di via C.A. Dalla Chiesa va evidenziato che l’ampliamento in progetto darà beneficio anche alle aree cittadine servite dalla rete di fognatura bianca che recapita in questa vasca. Infatti, in occasione degli eventi piovosi più critici si è verificato un tale innalzamento del livello dell’acqua nella vasca che ha provocato il ritorno delle acque stesse nella rete fognaria con conseguente allagamento della zona di via Puglia, via Piemonte.
Il problema degli allagamenti dell’area cittadina è legato non solo alla naturale conformazione del territorio che porta le acque ad accumularsi nelle aree più depresse, ma alla crescente impermeabilizzazione delle superfici e ad una rete fognaria che in alcuni casi è inesistente o sottodimensionata rispetto alle portate attuali.
Ogni area della città interessata da queste problematiche ha delle caratteristiche proprie che richiedono degli approcci mirati e conformati alle caratteristiche delle stesse e che saranno frutto di un’analisi sito-specifica.
Inoltre, considerando il fatto che spesso gli allagamenti sono legati alla rete fognaria, e che il dimensionamento della fognatura bianca richiede dei calcoli delle portate sulla base di piogge che si verificano con tempi di ritorno ben più bassi di quelli utilizzati per calcolare la pericolosità idraulica del PAI, ne deriva che per l’attuazione di questi interventi non si potrà accedere a finanziamenti per la mitigazione del rischio idrogeologico (che fanno riferimento a eventi di pioggia con 200 anni di ritorno), come evidenziato sia dai funzionari dell’Autorità di Bacino che dall’Ufficio Regionale Difesa del Suolo.
Un ultimo aspetto di fondamentale importanza, per quanto apparentemente meno evidente, è l’impegno dell’amministrazione nel garantire la continua e costante manutenzione del torrente Asso da parte dei gestori e dell’intera rete di fognatura bianca (inclusi i recapiti finali).
Dott.ssa Loredana Tundo
Assessorato Comune di Galatina
Lavori Pubblici e Urbanistica
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