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Richiesta di audizione riguardante il Piano Urbanistico Generale di Galatina
Di Marcello D'Acquarica (del 16/03/2023 @ 13:26:41, in Comunicato Stampa, linkato 486 volte)

Egregi Signor Sindaco, Dr. Fabio Vergine, e Dr. Antonio Antonaci Presidente della Commissione per la tutela della salute dei cittadini e la salvaguardia dell’Ospedale S. Caterina Novella, egregi consiglieri tutti.

Siamo lieti per l’attenzione che la Commissione per la Salute, una grande opportunità per il benessere della comunità, impegna non solo sulla questione “Ospedale Santa Caterina” ma anche su altre problematiche collegate comunque alla salute dei cittadini. Ci auguriamo che questa Commissione diventi uno standard strutturale, per sempre, e non solo il proposito di una amministrazione.

Come referente dell’Associazione NoiAmbiente e Beni Culturali e a nome quindi degli stessi soci, chiediamo quanto segue:

Facendo riferimento alla richiesta effettuata dalla Commissione, quella cioè di un tavolo tecnico permanente con AQP, il Sindaco Fabio Vergine e con gli Uffici comunali preposti, sulla questione che riguarda il presidio fognario in via Ascoli Piceno, (Un tavolo tecnico con AQP per pianificare gli interventi sul presidio fognario in via Ascoli Piceno - GALATINA24) e restando quindi in tema di prevenzione e tutela della salute dei  galatinesi, siamo qui a segnalare con forza  la dubbia  applicazione delle norme che riguardano la distanza delle aree urbanizzate dagli opifici della ASI Galatina/Soleto. Norme che, come ben sappiamo, sono purtroppo regolate da leggi anacronistiche, incompatibili con i cambiamenti avvenuti in questi ultimi decenni (T.U. delle leggi sanitarie R.D. 1265/1934). Se 50 anni addietro la distanza fra la zona industriale e le abitazioni poteva ritenersi adeguata alle attività  di quei tempi, e ai materiali di allora, oggi è chiaro che non è più così. Sono tante le variabili intercorse, fra cui l’elevato uso di prodotti nocivi e soprattutto l’aumento - non proporzionato all’ambito territoriale – dei volumi produttivi di alcuni opifici considerati fra i più insalubri dal quadro normativo europeo (Industrie insalubri | Quadro normativo - Certifico Srl).

Dobbiamo prendere atto che produrre in continuo e per decenni, seppur rispettando i limiti consentiti delle emissioni, è comunque dannoso alla salute (nessun limite può salvaguardarci dalla nocività degli inquinanti).

Dobbiamo altresì prendere atto che se il quantitativo delle emissioni di un opificio viene sommato agli altri (opifici), e così è in realtà, ciò scatena un eccesso delle emissioni difficilmente rientranti nelle norme dello SME (Sistemi di Monitoraggio in continuo alle Emissioni). E non ci sono regolamenti bastevoli alla tutela della nostra salute, viste le deleghe all’autocertificazione che spesso Arpa,  a quanto pare sia costretta a demandare agli stessi gestori. Tant’è che tutti gli studi epidemiologici esistenti definiscono la nostra una “area sensibile”. Dove Protos (Studio caso controllo relativo all'incidenza del tumore al polmone in Provincia di Lecce; convenzione tra la ASL di Lecce e l’Istituto di Fisiologia Clinica del CNR di Pisa, https://issuu.com/forumambientesalute/docs/report_ambiente_salute_in_provincia_di_lecce_2020) come sappiamo tutti, include Galatina tra i 16 comuni nell’area di Lecce e Maglie, il famigerato “cluster” con la più alta percentuale di tumori.   Lo stesso principio di precauzione (Trattato CE; ATTO/Comunicazione della Commissione, del 2 febbraio 2000, sul ricorso al principio di precauzione [COM (2000) 1) consiglia di non rischiare la salute di giovani famiglie che mettono al mondo bambini, la parte più fragile della società, costruendo abitazioni a ridosso di una zona industriale insalubre, andando per giunta nella direzione dove la concentrazione dei suddetti opifici risulta maggiore.

Comprendiamo gli aspetti tecnici e i costi di eventuali aggiornamenti di un PUG, ma davanti ad una situazione ambientale così a rischio non si può attendere oltre.  E’ necessario passare ad azioni più pratiche, come per esempio l’idea che qualcuno a suo tempo aveva già suggerito di circondare Galatina di grandi aree boschive. E’ opportuno ricordare che un albero, un solo albero, assorbe 15 kg di Co2 all’anno e regala due gradi di frescura in estate.

Chiediamo quindi a questa Amministrazione e a Lei Signor Sindaco:

  • di programmare con urgenza una variante al PUG,per ridurre in parte il rischio per la salute che corrono tanti cittadini inermi;
  • di non rilasciare altre concessioni abitative in questa area così “sensibile”;
  • di agevolare l’uso di spazi già urbanizzati, quindi già tolti alla terra, con adeguate attività di recupero degli stessi, favorendo tra l’altro la riduzione di consumo del territorio tanto declamato dalle norme Europee. Rapporto ISPRA 2020 sul consumo del suolo in Italia - BibLus-net (acca.it)

 

Grazie per l’ascolto egregi signor Sindaco, Presidente Dr Antonio Antonacci e grazie a voi tutti consiglieri.

Il Presidente dell’Associazione NoiAmbiente e Beni Culturali di Noha e Galatina:

Marcello D’Acquarica

 

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