lug012023
I nohani sapevano già da tempo (ché di certe cose tengono rigorosa contabilità) che domenica prossima 2 luglio don Francesco Coluccia festeggerà il venticinquesimo anniversario della sua ordinazione sacerdotale, avvenuta appunto un quarto di secolo fa nella piazza principale di Sogliano Cavour, suo paese natale, all’ombra della bella chiesa seicentesca dedicata all’Annunziata, per l’imposizione delle mani e l’unzione sacra dell’allora arcivescovo di Otranto Francesco Cacucci, davanti a una moltitudine di suoi concittadini.
È inutile dire che la maggior parte del suo presbiterato (ventun anni su venticinque del suo ministero) è stato svolto a Noha nella parrocchia di San Michele Arcangelo, onde lo stemma cittadino scolpito sul fastigio della chiesa madre, le famose tre torri, potrebbe diventare per osmosi (se non proprio per usucapione) la simbologia preponderante della sua arma sacerdotale. Oltretutto la scienza araldica non impiegherebbe chissà quanto a interpretarne le immagini. Del resto tre è numero biblico fortemente simbolico: tre sono le persone della trinità, i vangeli sinottici, le virtù teologali, e le fasi di passione, morte e resurrezione del Cristo (che avvenne dopo i tre giorni di sepolcro), eccetera.
Ma provando a non andare oltre il seminato (stavamo per dire seminario), diciamo che un venticinquesimo di vita sacerdotale non è mai un evento privato o esclusivo, bensì, per sua natura, comunitario. E le comunità che festeggeranno insieme questo importante traguardo sono molteplici: prima di tutto (non potrebbe essere altrimenti) la comunità parrocchiale di Noha, in tutte le sue ramificazioni; a questa s’aggiunge ovviamente la comunità di Sogliano Cavour; certamente anche quella dei suoi confratelli nel sacerdozio (intra et extra diocesi); non mancherà la piccola comunità (il pusillus grex) de Il Galatino, il giornale che il nostro Don dirige dal 2020; sarà presente senz’altro la tanto amata Casa Betania, e sicuramente pure la comunità salentina dei medici cattolici italiani, oltre a quella dell’Oratorio Madonna delle Grazie, dell’orchestra di fiati San Gabriele dell’Addolorata, delle Suore di Noha, e numerose rappresentanze di altre comunità.
A tutte queste s’aggiunge la ancor più piccola (ma resistentissima) comunità del blog Noha.it e della pagina Nohaweb: la quale, certa di interpretare il pensiero di tutte le altre comunità amiche (incluse quelle che s’è scordato di citare, e sono tante), formula a don Francesco Coluccia il più semplice, francescano, scalzo, ma efficacissimo augurio di Pace e Bene.
La Redazione di Noha.it
p.s. La Messa di ringraziamento verrà celebrata dal neo-arcivescovo di Otranto, P. Francesco Neri, sempre a Noha nella chiesa Madonna delle Grazie, domenica 2 luglio 2023 alle ore 20.
Commenti
Buon anniversario e ad maiora, confratello caro!
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