ott282023
L'ultima domenica del mese di ottobre 1963 (esattamente sessanta anni fa) don Donato Mellone, lasciate le parrocchie di Santa Maria al Bagno e di Santa Caterina di Nardò (di cui fu parroco per dieci anni), in seguito a nomina da parte del papa Paolo VI, fa il suo ingresso nella parrocchia di Noha '"Archipresbyteratus" nuncupata'.
La storia non fa salti.
Noha.it
Abbiamo rinvenuto, tra le sudate carte di don Donato Mellone (1925 – 2015) questo fervorino che vi proponiamo di seguito: è il primo discorso pronunciato a Noha nella chiesa parrocchiale dopo il suo ”ingresso”, avvenuto nel 1963 [cfr. D’Acquarica, Francesco, “La nomina di don Donato Mellone all’arcipretura di Noha con decreto di papa Paolo VI” – su Noha.it, 15/06/2015]. La presa di possesso della parrocchia di Noha, come rilevato da altri documenti autografi, fu molto semplice e discreta, senza tante cerimonie. (A. M.)
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Ritengo inutile ogni parola di presentazione. Alla domanda che in questi giorni è circolata con insistenza tra di voi: “chi sarà il nuovo parroco?”, si può dare finalmente una risposta: il nuovo parroco è ormai in mezzo a voi.
Ed è per me un lieto auspicio il fatto che io sia venuto a Noha in questo mese di ottobre, sotto lo sguardo e la protezione della Vergine SS.ma del Rosario. Perché a Lei intendo affidare questo mio nuovo campo di apostolato. Ed invito tutti quanti voi a rivolgere per me in queste ultime sere di ottobre una preghiera particolare alla Madonna.
Se la parrocchia è un campo da coltivare preghiamo insieme la Madonna perché io possa trovare degli operai disposti a condividere con me le ansie, le preoccupazioni, le difficoltà del mio lavoro; preghiamo perché tutta la parrocchia possa essere un terreno fertile e perché il mio apostolato in mezzo a voi possa portare frutti abbondanti di vita eterna.
Queste poche parole penso siano più che sufficienti a rivelarvi con quanta buona volontà e con quali buoni propositi io venga in mezzo a voi. E son convinto che tutto il popolo di Noha corrisponderà con la più larga e generosa collaborazione.
Dopo la Benedizione Eucaristica canteremo allora una canzone alla Madonna, quale segno per attestarLe la nostra devozione, ma anche per chiederLe, sul nuovo parroco e sulla parrocchia tutta, la sua materna benedizione.
Sac. Donato Mellone
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