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Di Redazione (del 27/05/2021 @ 19:29:10, in Comunicato Stampa, linkato 875 volte)

Quanto sta avvenendo intorno alla questione Conferenza dei Servizi per il caso Colacem del prossimo 4 giugno ci spinge, come  gruppo Italia Viva di Galatina, a ripudiare le sterili polemiche, le strumentalizzazioni e l’inutile allarmismo e ci pone al fianco dei Cittadini, dell’Azienda e soprattuto dei Lavoratori.

Siamo certi infatti che fin quando verranno seguite le Procedure richieste dalla Legge, fin quando saranno adottate le tecniche disponibili riuscendo a mantenere le emissioni al di sotto del limite prestabilito per il raggiungimento degli obiettivi Europei, fin quando l’Azienda sarà impegnata ad individuare come propria mission la creazione di valore economico e sociale tramite la produzione di cemento in modo sostenibile ponendo attenzione alla tutela dei dipendenti e dell’ambiente, ne trarranno vantaggio tutti.

Siamo convinti che difendere l’ambiente è un dovere verso la vita così come difendere il lavoro è un dovere verso la società: questi due aspetti devono e possono coesistere.

Caterina Luceri

(coordinatrice comitato Italia Viva Galatina e componente dell’Assemblea Nazionale di Italia Viva)

 
Di Antonio Mellone (del 22/05/2021 @ 14:37:55, in NohaBlog, linkato 942 volte)

Ho sfidato, e più volte, la zona rossa per recarmi da Fiordilibro, la libreria della Emilia Frassanito. Voglio dire che ho azzardato l’allontanamento da Noha per quasi tre chilometri diretto alla volta di Galatina al numero 31 di corso Vittorio Emanuele, meglio conosciuta come via dell’Orologio, a dispetto delle norme che se non imponevano la clausura cenobitica ti concedevano al massimo un giretto attorno alla tua abitazione purché munito di scarpette da ginnastica. A meno, s’intende, di rigorose motivazioni da riportare su foglio ministeriale prestampato altrimenti detto autocertificazione (mica semplicemente certificazione o dichiarazione), motivi, dicevo, legati a salute, lavoro, o a casi di improcrastinabili urgenze. E io ho sempre avuto con me tutte e tre le giustificazioni: le questioni sanitarie legate alla mens sana, quelle lavorative (non puoi occuparti di economia senza l’aiuto di altri autori non economisti), e infine quelle dei bisogni primari: per alcuni i libri sono infatti aria, acqua, generi alimentari di prima necessità e non c’è Rider che possa sostituirsi al destinatario per il loro trasporto.

Se poi mi avessero fermato i vigili urbani, dirimpettai della Fiordilibro, credo che mi avrebbero graziato: non perché dotato di pass acquisito sul campo dopo un articoletto a loro dedicato poco tempo fa (e credo valido per almeno un semestre), ma per il fatto che sono certo che persino per gli uomini in divisa è sempre cosa buona e giusta fare un salto nelle botteghe di parole.

 

L’incontro on-line è organizzato dall'I.I.S.S. "Laporta/Falcone-Borsellino" di Galatina, ed è inserito nel più ampio Progetto “Orientamento” che l’Istituto realizza ogni anno, non solo per accogliere i nuovi iscritti ma anche “in uscita”, ovvero per gli studenti che frequentano gli ultimi anni di corso.

“La tematica scelta è di grande attualità, in un momento storico del tutto inedito - dichiara il Dirigente Scolastico Prof. Andrea Valerini – nel quale il dialogo tra la scuola e il mondo del lavoro è, se possibile, ancor più importante per dare un contributo reale alla ripartenza del nostro Paese”.

Gli alunni delle classi quarte e quinte dell’Istituto dialogheranno in live streaming sull’argomento con l’Assessore Regionale Prof. Sebastiano Leo, con delega ai settori “Lavoro, Istruzione e Formazione Professionale”.

I.I.S.S. "Laporta/Falcone-Borsellino" - Galatina

 

Venerdì 21 maggio 2021 alle ore 12:00, in modalità digitale al link https://zoom.us/j/93731437308?pwd=SUlXckIwVDNuM0ZzSlpkWHFxOHNrUT09

si terrà la conferenza stampa di presentazione della maratona partecipativa “Cavallino Bianco, il futuro è ora”, 9 laboratori online che si terranno dal 24 maggio al 4 giugno, dalle 19.00 alle 21.00, per costruire insieme traiettorie condivise per il futuro del Teatro Cavallino Bianco.

Con la conclusione dei lavori che hanno interessato il Teatro “Cavallino Bianco”, il Comune di Galatina intende restituirlo alla pubblica fruizione, identificando le prospettive del piano di valorizzazione con i portatori di interessi, pubblici e privati. Il processo partecipativo è guidato da Mecenate 90, Associazione che in Italia svolge attività di assistenza tecnica agli Enti pubblici nei settori della valorizzazione e gestione dei beni culturali, dello sviluppo locale e della pianificazione strategica a base culturale.

 
Di Redazione (del 18/05/2021 @ 18:53:59, in Comunicato Stampa, linkato 985 volte)

Le associazioni: CittadinanzAttiva Puglia, Italia Nostra sez. sud Salento, Coordinamento Civico Ambiente e Salute, Forum Amici del Territorio di Cutrofiano, NoiAmbiente e Beni Culturali di Galatina, diffidano il Servizio Tutela e Valorizzazione Ambiente della Provincia di Lecce, dal procedere all’esame del progetto della nuova istanza di riesame dell’Autorizzazione Integrata Ambientale (AIA), per l’impianto di produzione clinker (cemento) sito in Galatina (LE) di Colacem S.p.A., perché si rileva una illegittimità procedimentale, per il fatto che una nuova procedura di riesame dell’AIA non può sostituire la precedente autorizzazione già approvata, per giunta senza migliorie sotto l’aspetto della tutela ambientale.

I Fatti.

Il cementificio di Galatina del colosso Colacem S.p.A., per poter produrre il cemento, ha bisogno dell’Autorizzazione Integrata Ambientale (AIA), un provvedimento che mira a verificare la compatibilità ambientale dello stabilimento.

Per tale motivo, alla scadenza decennale dell’AIA rilasciata dalla Regione Puglia con la Determinazione Dirigenziale n. 42 del 29.07.2009, la ditta ha chiesto il rinnovo del provvedimento presso il Servizio Tutela e Valorizzazione Ambiente della Provincia di Lecce, ente delegato al rilascio dell’autorizzazione.

Dopo un lungo iter, che ha visto contrapporsi le necessità economiche e produttive del colosso industriale, con le istanze di maggior tutela ambientale e sanitaria dei Comuni interessati, insieme a diverse associazioni di Cittadini, il Dirigente Provinciale di Settore ha autorizzato il rinnovo dell’AIA con atto di Determinazione di settore n. 71 del 22.02.2018, iscritto al n.282 del Protocollo Generale, e successive integrazioni.

 

Dopo il tavolo presso il Dipartimento ambiente della Regione Puglia di venerdì, Anna Grazia Maraschio si è impegnata a prendere in carico, ai fini di una valutazione, tutta la documentazione prodotta sulla vicenda del rinnovo dell’Aia al cementificio galatinese

Dopo il tavolo sulla vicenda del cementificio Colacem, presso il Dipartimento ambiente della Regione Puglia di venerdì mattina, due sono le novità salienti: l’assessora Anna Grazia Maraschio ha garantito l’impegno all’analisi di alcuni temi da esaminare, “per capire quali possano essere i margini di intervento e di contributo da parte della Regione”. Al contempo, in quella stessa giornata, le associazioni ambientaliste del territorio e il Comitato civico ambiente e salute hanno presentato diffida nei confronti della Provincia di Lecce. Hanno sottoscritto l’atto formale inviandolo, oltre che all’ente di Palazzo dei Celestini (al Settore Ambiente ed energia, e Servizio tutela e valorizzazione ambiente), anche alla Procura contabile regionale (l’organo inquirente della Corte dei conti, ndr) e ai carabinieri del Noe leccese, il Nucleo operativo ed ecologico.

I referenti di CittadinanzAttiva Puglia, del Coordinamento civico Ambiente e Salute, della sezione Italia Nostra su Salento, di NoiAmbiente e beni culturali e del Forum Amici del territorio hanno firmato la diffida dal procedere all’istruttoria dell’istanza di riesame Aia, l’Autorizzazione integrata ambientale relativa all’impianto industriale Colacem e sulla quale si discuterà in sede di Conferenza dei servizi a partire dal prossimo 4 giugno. I firmatari della diffida dichiarano il riesame richiesto dalla ditta delle autorizzazioni, considerato “palesemente illegittimo”.

 

In mattinata i sindaci del circondario galatinese e i referenti del Comitato civico ambiente e salute incontreranno l’assessora Maraschio, in un tavolo avviato a marzo. Dal rapporto Arpa, redatto al termine dell’ispezione di luglio, emergono livelli di sostanze nocive nelle acque che supererebbero la soglia consentita

Potrebbe essere una giornata significativa, quella di oggi, per la vicenda Colacem di cui abbiamo scritto nelle scorse ore, allegando documenti in esclusiva. Nella tarda mattinata, infatti, il Coordinamento civico ambiente e salute e i sindaci del circondario galatinese incontreranno l’assessora regionale all’Ambiente, Anna Grazia Maraschio e il capodipartimento Ambiente, Paolo Garofoli.

Intanto, però, spunta un verbale di prescrizione nei confronti del cementificio che l’Arpa, l’Agenzia regionale protezione ambientale, ha inviato alla Procura della Repubblica di Lecce a settembre scorso. Al termine del rapporto di un’attività ispettiva ambientale eseguita all’interno dello stabilimento galatinese, l’Arpa ha inoltrato comunicazione di notizia di reato alla Procura, ravvisando ipotesi contravvenzionali in materia ambientale. Nel verbale si segnalano criticità e non conformità, solo parzialmente chiuse dall’azienda.

Il rapporto Arpa

 

Il 18 maggio, presso la Provincia, la Conferenza servizi per riesame Aia. Asl Lecce ha sollecitato a dicembre la Regione, ma ne è seguito un silenzio istituzionale: nell'articolo la lettera inviata all'ente

Mancano pochi giorni al tavolo istituzionale su una delle questioni ambientali e sanitarie più controverse del Salento e relativa a una zona dichiarata “rossa” per emergenza tumorale. Si aprirà infatti il prossimo 18 maggio, presso la Provincia di Lecce, la Conferenza dei servizi per il riesame dell'Aia, l’Autorizzazione integrata ambientale su Colacem: voluto dall’ente per evitare che il cementificio incorra nel giudizio, sentenza attesa da tre anni, che il Tar Lecce pronuncerà nel mese di ottobre. Dopo la contesa autorizzazione del 2018, poi riesaminata l’anno dopo, si ritenta ora di rivedere il provvedimento che autorizzerebbe il cementificio galatinese a continuare per altri 12 anni a provocare potenziali danni sanitari e presunti accumuli di inquinanti. Ecco le ragioni del ricorso al Tar: davanti alle prescrizioni disattese nel provvedimento autorizzativo del 2018 per la tutela dell'ambiente e della salute, ai mancati monitoraggi di Arpa Puglia, al preoccupante quadro sanitario che rasenta l’emergenza, hanno risposto i sindaci con una denuncia presso il Tribunale amministrativo.

Di istituzionale, tuttavia, non c’è solo il tavolo, ma anche il silenzio. Quello della Regione Puglia, in primis, che non si è ancora espressa su un impianto che produce 600 mila tonnellate all'anno di CO2, nonostante la sollecitazione da parte di Asl Lecce a dicembre scorso. L’Osservatorio ambiente e salute istituito presso il Dipartimento di prevenzione di via Miglietta, infatti, aveva scritto all’Aress, l’Agenzia regionale strategica per la salute e il sociale, per chiedere di procedere alla valutazione dei danni e dell’impatto sanitario e ambientale nell’area inclusa nei distretti socio-sanitari di Galatina e Maglie, “con particolare riferimento alle potenziali ricadute cumulative di tutte le attività produttive presenti nell’area industriale di Galatina-Soleto fino a Maglie e comuni limitrofi”. In esclusiva, alleghiamo qui accanto la missiva.

 
Di Antonio Mellone (del 09/05/2021 @ 11:03:25, in NohaBlog, linkato 705 volte)

Mo’ non è che per forza di cose vogliamo fare i bastian contrari cambiando una preposizione articolata (da della a alla) e far vedere che noialtri siamo assolutamente impermeabili alla retorica (ché fino a prova contraria la Retorica è un’arte): è che ci piace vedere le cose diciamo da un altro punto di vista.

Ebbene, sin dal primo mattino sui social network è tutta una pioggia di cuoricini, alcuni pure palpitanti, a ricordarci (se per caso ci fosse sfuggito) che oggi ricorre la “Giornata nazionale della madre e del fanciullo”, istituita dal fascismo e festeggiata per la prima volta nel 1933, con la premiazione delle “riproduttrici più prolifiche a maggior gloria dell’impero” e dunque della sua potenza demografica.

E siccome a quanto pare la storia non fa salti (ma evidentemente procede di ventennio in ventennio), nell’attuale regime delle magnifiche sorti e progressive del Recovery Plan che più resiliente non si può, siamo nel bel mezzo della “valorizzazione” della madre, sulla quale bisogna “investire” con un “cambio di passo”, trattandola da vero e proprio “capitale umano”. Insomma merce da outlet e linguaggio da Figliolo più che da madre.

E tutti questi “investimenti” non sono mica validi per tutte le mamme del mondo: solo per quelle sfruttate, subordinate, in nero, discriminate, sottopagate e precarie; ché le mamme potenti (il panorama imprenditoriale e politico è pieno di Marie Antoniette, Ferragni, Moratti e Marcegaglie varie) sono piene fino al collo di tanti problemi, e non sanno come far prima a prevaricare generi, diritti e classi fino a quel tanto che basti per non cagionare fastidiosi dissensi, critiche antisistema, e perniciose lotte intestine. Che ne sapete voialtri: la lotta di classe dei ricchi meritocratici contro i poveri comporta immensa fatica eh.  

Ci verrebbe da augurare alle madri più salute (ma temiamo che nel presente ventennio questo comporti più soldi alle cliniche profit, ovvero più “riordini ospedalieri”), meno fatica (ma c’è il rischio che lo smart-working s’insinui in casa come manco la pandemia, e con l’aggravante del cottimo), più tempo libero (nel linguaggio del regime investimenti in asili privati), più diritti (chiamano così i rovesci, anzi i manrovesci)…

Non ci rimane che l’omaggio alla madre dei fiori spontanei fotografati qualche giorno fa nei pressi della villetta Madonna delle Grazie: quei fiori anarchici definiti “erbacce infestanti” quando non addirittura “pericolose” da parte del solito Partito Diserbante. Questi fiori siano il segno della Resistenza e non della resilienza a ogni forma di sfruttamento e, vista la giornata consacrata, di riluttanza a ogni festeggiamento retorico da parte di un sistema neoliberista che cerca di convincerci (decespugliatore letterario e letterale alla mano) che non esistono alternative.

Antonio Mellone

 

Canto notturno di un pastore ...

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