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Di Antonio Mellone (del 16/07/2021 @ 07:20:46, in Fetta di Mellone, linkato 723 volte)

Non parlo (quasi) mai del mio lavoro su questo social media, per come ho impostato la mia bacheca sin dall’inizio, perché credo che non ne sarei capace, e infine per il concetto stesso di diciamo segreto bancario.

Ma una cosa, una soltanto, non posso non dirla ed è strettamente collegata alla terza fetta di Mellone 2021, quella nella quale qualche giorno addietro spifferavo Urbi et Orbi di aver avuto il Covid per una quarantina nonostante sia un uomo sulla cinquantina. E si tratta di questo: il virus ha tenuto compagnia non soltanto a me, ma anche a tutti e nove i colleghi della mia filiale di Taviano (Taiwan per i cultori di sinologia), preservando per puro fato quelli dell’altra mia “figlia” (eh sì, le filiali so’ piezz’ ‘e core), vale a dire Alliste, distante appena quattro chilometri dalla cosiddetta sede madre. Insomma, tutti positivi i “tavianesi” (quando si dice l’en plein), ergo tutti in clausura, e per settimane, rassegnati a consultare quotidianamente temperatura, saturazione, tamponi, medici, compagni di sventura, Usca, Asl e ovviamente oroscopo.   

Sta di fatto che essendo noialtri nove ruzzolati come tessere di un domino, ovvero stramazzati come i birilli nello strike del bowling, la filiale ha dovuto subire un fermo di diversi giorni per intuitive questioni sanitarie, di sicurezza, organizzative, e non ultimo umanitarie.

Va da sé che, come avviene per molti uffici, pubblici o privati che siano, un gruppo di lavoro non possa essere sostituito da un giorno all’altro con la bacchetta magica, se non altro perché gli eventuali nuovi arrivati non saprebbero (non avrebbero saputo) nemmeno dove metterci le mani senza un minimo di passaggio di consegne in presenza (chiavi fisiche, codici elettronici, archivi, autorizzazioni, sala macchine, pratiche cartacee…). Vi abbiamo sopperito come meglio (o men peggio) abbiam potuto, chi con quella cosa che si chiama smart-working, chi contattando via fono o via mail i clienti che ne avevano in qualche modo fatto richiesta, chi con consulenze a distanza e spiegoni vari, e chi confidando nel destino; ma principalmente scaricando la pressione arteriosa, certamente più pericolosa di un’influenza, sui superstiti quattro colleghi di Alliste, i quali meriterebbero ad honorem uno per uno un monumento al valor civile (per fortuna non ai caduti).

 

È stato pubblicato sul sito del Comune di Galatina l’Avviso Pubblico indirizzato alle famiglie che intendono iscrivere i propri figli presso un Centro Estivo a scelta tra quelli che confluiranno nell’elenco comunale, usufruendo di un’agevolazione che sarà riconosciuta al soggetto gestore nella misura di:

€ 80,00 settimanali (per minori da 3 a 5 anni)

€ 60,00 settimanali (per minori da 6 a 11 anni)

€ 50,00 settimanali (per minori da 12 a 17 anni),

fino ad un massimo di € 480,00 a bambino, per l’intero periodo di frequenza del Centro.

Le famiglie possono presentare domanda mediante la compilazione e sottoscrizione del modulo, allegato all’Avviso Pubblico, con la copia del documento di identità in corso di validità, entro le ore 12:00 del 26 luglio 2021, con invio all’indirizzo: protocollo@cert.comune.galatina.le.it, indicando all’oggetto “Domanda Centri Estivi 2021”.

Le domande saranno ammesse con riserva e perfezionate al momento dell’abbinamento del minore al posto – utente del Centro estivo prescelto dal nucleo familiare, in seguito alla pubblicazione dell’elenco comunale dei soggetti gestori aderenti all’iniziativa.

La procedura sarà svolta con valutazione a sportello, tenendo conto della data di arrivo della domanda, fino ad esaurimento dei fondi disponibili.

Per l’accesso al Servizio sarà necessario dichiarare:

  • la residenza nel Comune di Galatina del nucleo familiare;
  • la presenza nella famiglia di bambini/e in età compresa tra 3 e 17 anni;
  • il possesso di ISEE del nucleo familiare, in corso di validità, non superiore a € 15.000,00
 

Prosegue l’impegno dell’Amministrazione Comunale per la riqualificazione delle strutture sportive di Galatina e delle frazioni di Noha, Collemeto e Santa Barbara.

Nei giorni scorsi la Giunta comunale ha approvato la Delibera di assegnazione dell’impianto sportivo “Palazzetto dello Sport- Fernando Panico” alla costituenda ATS “Amici dello Sport”. La delibera conclude un procedimento di libera negoziazione di un contratto a seguito di alcune proposte di sponsorizzazione pervenute nei mesi scorsi che sono state valutate da un’apposita Commissione Giudicatrice sulla base delle offerte tecniche ed economiche.

Il contratto di sponsorizzazione avrà una durata di cinque anni e prevede un investimento finanziario a carico dell’associazione aggiudicatrice pari ad euro 271.500,00 che porterà ad una riqualificazione di tutta l’area denominata Palazzetto dello Sport partendo dalla costruzione di due nuovi campi di padel, passando da un miglioramento dell’impianto di illuminazione e finendo con una riqualificazione di tutta l’area compresa la parte contenente i campi da tennis.

 

Pubblichiamo la lettere inviata il 18 marzo 2021 all'Amministrazione Comunale e della quale si attende ancora una seria valutazione del problema.

Il pericolo di crollo calcinacci o di parti sporgenti dal profilo della facciata di tutta la struttura in oggetto è tutt’altro che improbabile.
Abbiamo segnalato più volte ai tecnici comunali intervenuti per dei controlli, la necessità di un risanamento della struttura nel suo insieme, comprendendo quindi anche gli interni che mancano delle funzioni basilari, con l’obiettivo di ripristinare l’agibilità, ma forse si sta sottovalutando il problema dal punto di vista “sicurezza” pubblica.
Sul lato destro della torre dell’orologio, per chi lo osserva dalla piazza, è evidente a occhio nudo lo stacco dal muro del cornicione verticale in tutta la sua lunghezza, non è altrettanto visibile lo stato di aderenza delle altre parti intorno all’aquila, tantomeno si può dire dei massi calpestabili della balconata. Oltretutto il 18 giugno del 2013 si staccava improvvisamente un pezzo simile del balcone al primo piano della casa attigua, arrecando gravi danni ad una automobile in sosta, e per fortuna non a persone. La fortuna finora ci ha assistiti ma forse non è il caso di continuare così.

 
Di Redazione (del 13/07/2021 @ 22:01:37, in Comunicato Stampa, linkato 665 volte)

Che Galatina e le Frazioni di Collemeto, Noha e Santa Barbara sono in uno stato di degrado e abbandono, sporche al limite della decenza, se ne sono accorti anche il Sindaco e gli Assessori.

Dopo l’incarico affidato ad una ditta locale per la cura del verde pubblico, che ci costerà circa 75.000,00 euro, il primo luglio è stato deliberato un ulteriore impegno di spesa per 5.978,00, con affidamento diretto ad una seconda ditta, per la pulizia di strade e marciapiedi dalle erbacce, la cui presenza, come si legge nel provvedimento della Giunta, “non permette la pulizia di dette aree, con problemi di natura igienica” (proprio così!).  

La determinazione n. 1044, datata 01.07.2021, che gli amministratori avrebbero dovuto assumere almeno tre mesi fa, dopo le prime e reiterate nostre denunce e di quelle postate quotidianamente sulla rete dai cittadini, è stata pubblicata all’Albo Pretorio del comune il 06.07.2021 e, dopo i canonici 15 giorni dall’affissione, il giorno successivo al 21.07.2021, se non vi saranno ricorsi, entrerà in vigore.

Se tutto andrà bene, se non vi saranno ulteriori ritardi, le strade e i marciapiedi verranno resi presentabili nel mese di agosto, a fine estate.

 
Di Redazione (del 13/07/2021 @ 21:51:38, in Comunicato Stampa, linkato 700 volte)

Attuando le disposizioni anti-contagio del Virus SARS-Cov-2, è fatto obbligo ai partecipanti del I Seminario di Formazione etico-sociale "Le parole dell'odio: temi, metodi e strumenti d'analisi" indetto dal PD di Noha, di prenotare il proprio posto a sedere chiamando o mandando un messaggio al nr. 331/2188504 entro e non oltre il 16 Luglio 2021

 Questo il primo di una serie di Seminari di formazione etico-sociale, che il PD di Noha ha indetto. Siamo pronti da un anno, abbiamo un sacco di cose da dire, da raccontare, abbiamo lo strumento migliore per essere presenti sul territorio: la formazione soprattutto dei più giovani. E così, dopo un anno di fermo a causa della pandemia, siamo nuovamente pronti a presentare a tutti voi il nostro primo evento, il nostro primo Seminario. Abbiamo scelto l'odio come prima tematica perchè sentiamo nostri i mezzi di contrasto dello stesso, e lo facciamo dipanando la tematica così diffusa da creare soprusi, discriminazioni e disuguaglianza sociale. Con noi ci saranno autorevoli Relatori - che già da ora ringrazio personalmente per il loro servizio - pronti a condividere con tutti noi il loro sapere. Perchè chi conosce non può odiare, la sapienza genera sempre Amore dell'altro!

 
Di Antonio Mellone (del 10/07/2021 @ 21:53:45, in Fetta di Mellone, linkato 936 volte)

Ebbene sì, e nel periodo più bello dell’anno: maggio e quota parte di giugno 2021. Mo’ non dite che non ne sapevate nulla ché a Noha per esempio lo sapevano pure i cuccetti. Tranne, forse, il mio confessore (i confessori sono sempre gli ultimi a sapere le cose, seppur ne fossero messi a conoscenza dai diretti interessati).

E dunque il virus s’era preso una cotta per me, innamorato proprio, non mi voleva lasciare nemmeno con le bustine di Aulin. Fortunatamente poche noie dal punto di vista clinico, febbre ballerina per una settimana, un po’ di spossatezza (se no che gusto c’è a fare l’influenza senza neanche sentirla nelle ossa) e null’altro di rilevante. Almeno dal punto di vista fisico: psichico invece sarà tutto da scoprire vivendo. Solo che quella che voi chiamate quarantena per me è stata una quaresima: 40 (dico quaranta) giorni di domiciliari. In tal modo sono andato ad aumentare la già ragguardevole media mobile delle custodie cautelari nohane.

Insomma, dopo il 298esimo tampone, finalmente un esito positivo, vale a dire negativo (eh sì, in medicina il negativo è positivo e il positivo negativo, più o meno come nei referendum).

Ora non chiedetemi come possa essermi contagiato, ché non lo saprò mai, giacché un anacoreta al mio confronto sarebbe un gaudente epicureo da discoteca spacciata per stabilimento balneare; quanto all’uso dei dispositivi di protezione farei invidia contemporaneamente all’uomo mascherato (quello dei fumetti), a un saldatore siderurgico e a un chirurgo cardiovascolare in sala operatoria. Per non parlare poi dell’utilizzo di alcol etilico quale disinfettante (fuori e dentro il corpo), della sanificazione della scrivania prima e dopo l’uso, e del fatto che in ufficio gli avventori entrassero uno per volta e solo su appuntamento (quando si dice casa d’appuntamenti). Sta che nonostante i sistemi profilattici una variante ha bussato alla mia porta penetrandovi poi con tutte le corna, vale a dire la famosa corona.

 

P.I.P.P.I. nasce nel 2011 dalla collaborazione tra il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e il Laboratorio di Ricerca e Intervento in Educazione Familiare dell’Università di Padova. Si pone come obiettivo l’innovazione delle pratiche di intervento nei confronti delle famiglie cosiddette negligenti, al fine di ridurre il rischio di maltrattamento e il conseguente allontanamento dei bambini dal nucleo familiare.

L’Ambito Territoriale Sociale di Galatina, composto dai Comuni di Galatina, Aradeo, Cutrofiano, Neviano, Soleto e Sogliano Cavour, inizia il suo percorso innovativo con P.I.P.P.I. nel 2014 e già nel 2016, grazie alla collaborazione degli stakeholders, degli operatori dei servizi e delle famiglie, sperimenta un percorso avanzato con l’istituzione di un proprio servizio formativo, denominato Laboratorio Territoriale (Lab T).

In occasione del decennale dalla nascita del Programma, l’Università degli Studi di Padova e il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, decidono insieme di raccontare il buon lavoro svolto con le famiglie a livello nazionale, e per farlo sceglie le testimonianze in tre diversi Ambiti d’Italia: Bussolengo, Bologna e Galatina.

La prima tappa della narrazione parte da Galatina il 18 giugno 2021. Gli operatori e un’insegnante raccontano il lavoro intenso svolto negli ultimi sette anni e i genitori e i bambini P.I.P.P.I. definiscono i contorni di un’esperienza di crescita culturale e metodologica che affonda le sue radici scientifiche nella Valutazione Partecipativa e Trasformativa.

 
Di Redazione (del 10/07/2021 @ 21:42:51, in Comunicato Stampa, linkato 610 volte)

Dopo il Senato, anche la Camera dei Deputati ha approvato la mozione che invita il Governo a riconoscere la cittadinanza italiana a Patrick Zaki. Il documento, sostenuto anche da 300.000 firme di cittadini, è stato votato da tutti i gruppi parlamentari, ad eccezione di Fratelli d’Italia che, in modo strumentale, si è astenuto.

Come ormai tutti sanno, il giovane ricercatore dell’Università di Bologna dal febbraio del 2020  è rinchiuso nel carcere del Cairo, senza aver commesso alcun reato, senza aver  violato le leggi egiziane, e, sino ad oggi,  non gli è stato notificato alcun capo d’imputazione. La sua detenzione arbitraria è stata più volte prorogata da 45 a 45 giorni, e nessuna data è stata fissata per l’eventuale celebrazione del processo.

Il nostro Governo deve, da subito, avviare la procedura perché Zaki diventi cittadino italiano. Anche il Parlamento Europeo, per bocca del suo Presidente David Sassoli, ha chiesto che allo studente venga ridata la libertà, e della questione sarà interessato, nella sua prossima sessione, il Consiglio d’Europa.

 

Canto notturno di un pastore ...

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