mar112018
Al peggio non c’è mai fine. Dal 20 febbraio la sede distaccata del Comune, nella frazione di Noha, è chiusa. Sono andati in pensione gli impiegati comunali distaccati e nessuno si è preoccupato di sostituirli. Quando di trattava di rastrellare voti l’attuale sindaco Marcello Amante ha promesso di tutto e di più ai cittadini delle frazioni, oggi – nonostante ci sia in giunta un assessore nohano – non si preoccupa neppure dei servizi essenziali. Non solo Noha, ma anche a Collemeto l’apertura è limitata a poche ore settimanali. In pochi mesi questa amministrazione sta dimostrando un livello di superficialità, trascuratezza, incapacità a programmare che supera anche il tasso presente nell’amministrazione Montagna di cui è la naturale prosecuzione.
Purtroppo gli esempi di malgoverno sono tanti accompagnati da poche azioni tese a privilegiare alcuni piuttosto che altri. La chiusura della sede comunale di Noha, voluta fortemente dall’allora assessore ai Lavori pubblici Giancarlo Coluccia, è tanto più grave perchè denota disattenzione verso i cittadini e – tra le altre – priva il territorio di una presenza istituzionale che in una certa misura è anche garanzia di legalità.
D’altra parte non sorprende che questo sia accaduto perché la latitanza dell’amministrazione Amante sulla gestione della città e delle sue frazioni è sotto gli occhi di tutti. Basta pensare a quanto accaduto con l’appalto per la manutenzione del verde pubblico oggi non curato, con il prato del campo ormai buono solo per il pascolo, con le aiuole che hanno conosciuto giorni migliori.
La determina di cessazione dell’appalto è dell’8 novembre 2017, ma forse solo in questi giorni si sono decisi ad affidare temporaneamente, il servizio per quattro mesi. Se la sono presa con comodo, anche se quando si è trattato dei rifiuti il sindaco Amante si è preoccupato – tra i primi atti – a decidere per la nuova gara. Evidentemente su alcuni argomenti c’è maggiore sensibilità, anche se questa gara ancora non vede luce e si è proceduto ad una proroga di sei mesi. Ma tornando alla manutenzione del verde l’8 ottobre 2012 fu stipulato un contratto per tre anni con la ditta che si era aggiudicato l’appalto. La scadenza dei lavori era fissata per il 31 ottobre 2015, ma a questa data c’è stata una prima proroga di un anno e poi una seconda con cui si è arrivati al 2017. L’obiettivo della seconda proroga era quello di espletare nel frattempo la gara d’appalto cosa questa non avvenuta, ma – nella determina di novembre con cui si chiudeva il rapporto con l’appaltatore - veniva precisato che era in corso la redazione dei documenti tecnici per avviare la gara. Risultato? Solo ora, forse, stanno predisponendo la gara per l’affidamento temporaneo del servizio e di gara per la manutenzione ordinaria ancora non si parla. Noi cittadini “ringraziamo” l’amministrazione Amante.
Il consigliere di opposizione della “Lista De Pascalis”
Giampiero De Pascalis
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