dic152018
Partendo dai racconti d'infanzia di un bambino, si ripercorre la trasformazione di un luogo, un paesino agropastorale del nord Sardegna che dagli anni Sessanta in poi si trasforma in località turistica da cartolina. Dalle parole del protagonista prendono vita i personaggi, sospesi in uno spazio fisico e immaginario, a tratti reale a tratti fantastico, si materializzano le voci e le frasi nella lingua del luogo, il gallurese, e il racconto diventa immagine e movimento. L’idea sonora si muove tra la memoria e la trasformazione, incombe sulla spensieratezza del racconto creando continue fratture tra due mondi che si scontrano. E' un periodo di passaggio per il nord Sardegna, il turismo sta facendo prepotentemente il suo ingresso e il rione Stazione di Palau, agli occhi del bambino, diventa simbolo di questo passaggio diventando una Costa Smeralda in miniatura. Una cartolina dolce amara che racconta di un luogo, di una zona che in pochi anni è passata dalla strada bianca all'asfalto, trasformando un luogo e la vita di chi lo abitava.
“Noi guardiamo loro, loro guardano noi. Sappiamo gli uni degli altri ma non di noi stessi, non abbiamo la visione della nostra trasformazione. Cambiamo profilo e colore e a volte scompariamo. O scompare una parte di noi: una duna, uno stagno, noi stessi.”
Ingresso riservato ai soli soci. Contributo soci Arci euro 5.
Info e prenotazioni: 3894250571 | 3891081226
Arci Levèra Noha
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