Venerdì 17 maggio alle ore 18:00, nella Sala conferenze dell’ex Palazzo De Maria, in Corte Taddeo, avrà luogo il terzo incontro del Corso dal titolo “La breve storia urbanistica di Galatina: memorie, cronaca e tracce” a cura dell’architetto di fama internazionale e nostro concittadino Rosario Scrimieri.

Anche il periodo storico oggi in esame, dagli anni 1990 al 2010 ed oltre, sarà preceduto da riferimenti alla vita politica ed economico-sociale, con una attenzione alla legislazione in vigore nel periodo in esame e da un’analisi della pianificazione ed edificazione urbanistica.

Prima di avviarci all’ascolto della conferenza, saranno proiettate alcune dispositive della Penitenzieria di Cascia, una delle realizzazioni di maggiore prestigio realizzate dall’architetto Scrimieri, con sculture di Armando Marrocco, ritenuta l’opera più rappresentativa effettuata secondo i principi dettati dal Concilio Vaticano II, in cui architettura, arte e liturgia si fondono perfettamente. Un intervento che ha modificato l’assetto urbanistico della città di Cascia il cui Piano Regolatore Generale era stato progettato dall’architetto Paolo Portoghesi.

Riprendendo il discorso sulla storia urbanistica di Galatina, saranno ricordati i diversi tecnici incaricati della redazione del PRG poi PUG negli anni dal 1990 al 2010, gli architetti Rossi e Urbani, l’architetto Cervellati e l’ingegnere Conversano, oltre alle principali opere realizzate.

 
Di Redazione (del 16/05/2024 @ 13:30:29, in Comunicato Stampa, linkato 768 volte)

“Si sa che la gente dà buoni consigli se non può più dare il cattivo esempio”, cantava Fabrizio De Andrè nella sua meravigliosa canzone “Bocca di rosa”. Ecco io oggi sono qui a segnalare e prendere le distanze dal sindaco dottore Fabio Vergine che da giorni ci propina dei video in cui consiglia prima ai genitori di stare vicini ai ragazzi perché non cadano nel vortice delle baby gang e poi ai nipoti di stare vicini ai propri nonni perché non vengano truffati, ma nei fatti, lui in prima persona dà il cattivo esempio.

Nella foto che allego, infatti, il sindaco è seduto comodamente su un monumento storico, la Trozza di Noha, che avrebbe bisogno di rispetto e di tutela, non di questo menefreghismo per i suoi comodi. La Trozza è un monumento ristrutturato per tutelare il quale sono state installate delle telecamere affinché la gente non bivaccasse e non si sedesse, e noi dobbiamo con stupore notare come è il primo cittadino a sedersi. Le telecamere, messe a controllare i ragazzi da alcuni dei quali ci aspettiamo maleducazione e mancanza di rispetto, non possono nulla se la mancanza di rispetto viene dalle istituzioni.

 
Di Marcello D'Acquarica (del 15/05/2024 @ 17:06:34, in NohaBlog, linkato 528 volte)

Il 23 aprile scorso, presso Levera a Noha, si è svolto il convegno riguardante la richiesta di messa in sicurezza delle Vore di Noha.

Come da programma, il confronto sullo stato di salute delle nostre “Danaidi”, tre delle cinquanta mitologiche portatrici di acqua, fuggite dall’Egitto e narrate da Eschilo, un poeta greco del 450 a.C., ha messo in evidenza la gravità della situazione.

In presenza dell’Assessore Carmine Perrone e del dr. Oronzo De Simone, funzionario di Arpa Puglia, ciò che ha detto il dr. Giovanni De Filippis (Presidente regionale della Società italiana di Sanità e Digitale) in merito alla nostra Vora di Costantinopoli, pesa come un macigno: “…quella vora è una bomba ecologica, bisogna bonificarla subito. Il percolato che rilascia negli anni è come un distillato che prolunga l’inquinamento della falda”.

In quanto a responsabilità, è seguita la raccomandazione del rappresentante di Arpa nei confronti del nostro Assessore, a eseguire con urgenza la bonifica, semplicemente avviando un progetto di riqualificazione con fondi delle Regione Puglia. Noi volontari delle associazioni, insieme agli speleologi, abbiamo provato a rimuovere i rifiuti accatastati in quegli anfratti da decenni, ma per quei materiali pressati e pesanti sono necessari bracci meccanici di potenti escavatori. Il dubbio maggiore però è sapere cosa è stato tombato in quella vora e la sua pericolosità per la salute.

Abbiamo chiesto più volte all'Amministrazione Comunale di voler programmare la bonifica di quella voragine, ma finora nulla, se non la solita compassionevole promessa di interessamento (come se il problema fosse di un’associazione o di un comitato).

Amministrazioni che vanno e Amministrazioni vengono, ma la vora è sempre ricolma di rifiuti. Se la bellezza a cui mirano gli amministratori è lo scenario che vediamo in superficie, fra cementificazione selvaggia e tagli indiscriminati di alberi, il tutto contro natura, immaginarsi quanto possano interessare le matrici che non si vedono: sottosuolo e acqua di falda.

Per non parlare poi dell'aria.

 
Di Redazione (del 14/05/2024 @ 20:14:24, in Comunicato Stampa, linkato 826 volte)

Partito oggi a Noha, con il trenino panoramico, il progetto promosso dai ragazzi delle classi 4e del Polo 2 Noha e Galatina denominato: "CONOSCO IL MIO PAESE”.

L'associazione FURIA NOHANA ha messo a disposizione un trenino che ha accompagnato alunni, insegnanti ed amministratori nella visita dei beni culturali presenti sul territorio, tra cui la Masseria Colabaldi , la Trozza, il Ponte Levatoio all'interno del Castello di Noha, ora denominato NohaSi Palace, la Casa Rossa, le Casiceddhre, la Torre dell'orologio oggetto di restauro, la nostra imponente Chiesa Matrice di San Michele Arcangelo e il Calvario.

Il tour si è concluso presso la scuderia Sant’Eligio di Noha dei fratelli Bonuso.

Qui i ragazzi hanno trovato ad attenderli un punto ristoro allestito sempre dall'associazione FuRia Nohana e da tutto lo staff delle Scuderie che è stato ben lieto di accogliere i ragazzi facendo da guida per la visita agli animali ospitati nella scuderia dove hanno fatto vedere ai ragazzi la gestualità e la comunicazione con il cavallo.

I ragazzi sono stati felicissimi di aver trascorso una giornata all'insegna della natura ammirando quanto di bello offra la nostra cittadina rimanendo molto incuriositi dalle Casiceddhre, riscoprendo anche il piacere delle vecchie tradizioni.

La giornata è stata anche allietata dalla mascotte dei MINIONS gradito ospite dei nostri piccini.

 

Levèra in occasione della Giornata Internazionale contro l'omo-bi-lesbo-trans-a-fobia, dedica una serata all’importanza di battersi contro ogni forma di intolleranza e discriminazione basata sull’orientamento sessuale e sull'identità di genere.

Venerdì 17 Maggio a partire dalle ore 21.00 condivideremo con Ra.Ne. - Rainbow Network, ACQUE - Associazione per la Cultura QUEer, Salento Pride e Agedo Lecce un momento di riflessione sulle tematiche LGBTQIA+ e il contesto socio-politico odierno.

A seguire spazio alla musica e alla danza con il DjSet di Tobia Lamare e alla dance performance di Valentina De Pascalis.

Per l’occasione la sede di Levèra sarà impreziosita dalle suggestiva ambientazione creata da Sandro Marasco.

Il 17 maggio 1990 è una data storica per la comunità LGBTQIA+. Quel giorno l’Organizzazione mondiale della sanità  rimuoveva l’omosessualità dalla lista delle malattie mentali nella classificazione internazionale delle malattie, determinando quello che già si sapeva, ovvero che l’orientamento sessuale fa semplicemente parte dell’identità del proprio sé; e che non esiste alcuna “patologia” o alcuna “devianza”.

Dal 2007 il 17 maggio di ogni anno si celebra la Giornata Internazionale contro l'omo-bi-lesbo-trans-a-fobia, per ribadire l’impegno a rispettare, proteggere e promuovere il pieno ed eguale godimento dei diritti umani delle persone lesbiche, gay, bisessuali, trans*, queer, intersessuali, asessuali e aromantiche (LGBTQIA+), affinché il diritto di ogni persona di essere sé stessa e di amare (o non amare) chi vuole sia garantito sempre e ovunque.

Vi aspettiamo quindi  al “NOT VERY PRIDE – Unconventional Party” di Levèra per festeggiare insieme la bellezza dell’amore in tutte le sue forme.

Infoline 320.6777395 / 389.1081226

*Ingresso gratuito con tessera ARCI

 
Di Redazione (del 13/05/2024 @ 13:39:37, in Comunicato Stampa, linkato 400 volte)

L’evento promosso dall’Associazione Galatina al Centro è andato in scena mercoledì 08 maggio nella sala dell’ex convento delle Clarisse a Galatina, riproponendo il contenuto emblematico del dualismo mafia- giustizia.

La trama del romanzo della Gip-scrittrice Maria Francesca Mariano, La Scialletta Rossa- Una donna di mafia, ordita su una miscela di materiale giudiziario proveniente da esperienze personali e di una forte inventiva narratrice, ha intrigato il numeroso uditorio presente.

E’ stato il Procuratore della Repubblica Antonio De Donno a calarsi con competenza nell’intreccio dello scritto, dialogando con la Gip Maria Francesca Romano e con la sostituta procuratrice della DDA di Lecce Carmen Ruggiero.

Ha preso corpo così tra la declamazione di alcuni passi del testo da parte del bravo attore Marco Antonio Romano, l’intreccio dei due mondi descritti nel romanzo.

Quello mafioso della SCU, fatto di soprusi, che prolifera sul silenzio e sulla paura e quello romanzato capace però di configurare situazioni e soluzioni, dal rimorso al pentimento, fino alla redenzione della protagonista.

“Il fenomeno del pentitismo, ha osservato la giudice Mariano, con tutti i suoi rischi e le sue incognite, resta il solo che scardina l’omertà del sistema mafioso e permette di svelare delitti che sarebbero destinati all’impunità. Non ci sono altre strade per i delitti mafiosi altrettanto efficaci.”

Serata un po’ movimentata nell’antefatto dell’evento, accesa da un consistente spiegamento di agenti di scorta a tutela dei magistrati interessati da diversi episodi intimidatori e dalla recente escalation di minacce.

La corposa e vigile presenza delle forze di sicurezza non ha però distolto l’attenzione dell’assemblea dalla lezione morale che il racconto ci ha offerto per bocca della P.M. Carmen Ruggiero:

Il contrasto alle organizzazioni mafiose non si limita alle azioni repressive delle forze di polizia e dei magistrati, ha affermato la sostituta procuratrice. Bisogna smantellare quella zona grigia spesso rappresentata da personaggi insospettabili in affari con la criminalità, alimentando nella società il senso dello Stato che noi serviamo con spirito di servizio”.

Ha sorpreso nel mezzo dei dialoghi espositivi dei relatori, il taglio teatrale che l’autrice ha voluto dare prelevando dal suo lavoro letterario gli elementi connettori alla terra salentina: paesaggi, tradizioni, canti e danze di cui ha impregnato la figura di Ramona, la donna del clan.

E proprio nel ballo musicato si è esibita la giudice Mariano offrendo una performance di rilievo, guidata da un esperto maestro, in un tango ricco di pathos e dalle figure eleganti, riscuotendo un vivo consenso da parte del pubblico.

La diffusione dell’etica del coraggio che con il suo lavoro letterario la giudice Mariano intende diffondere, rivendicandola come colonna portante di una società sana, è stata apprezzata dal Sindaco dottor Fabio Vergine e dal Presidente di Galatina al Centro, professor Michele De Benedetto, che hanno ossequiato le due giudici con un omaggio floreale.

Il plauso ai tre magistrati per l’instancabile lavoro di contrasto alla mafia è stato reso da tutto il pubblico e dalle autorità civili, militari e religiose presenti.

Segnalate in sala le presenze del Questore di Lecce dott. Modeo, del Comandante Provinciale della Guardia di Finanza di Lecce Colonnello Ciotti, del Comandante della Guardia di Finanza di Gallipoli Capitano Gugliandolo, del Comandante il Commissariato di PS di Galatina vice Questore Toraldo e del Comandante Provinciale dell’Arma dei Carabinieri, Colonnello D’Amato.

Tra le autorità civili in rappresentanza dell’Amministrazione Comunale, erano presenti il sindaco dottor Vergine, gli assessori ingegnere Stasi e avvocato Perrone, la consigliera avvocato Anna Maria Congedo, il capo di gabinetto del sindaco avvocato Specchia e per le autorità religiose l’arcivescovo di Otranto, padre Francesco Neri.

Il video della manifestazione trasmesso indiretta Facebook sul sito di Galatina al Centro con la regia di Davide Tommasi, è già in rete su YouTube con la denominazione “Incontro con l’autrice Maria Francesca Mariano”.

Direttivo Galatina al Centro

 

Venerdì 10 maggio alle ore 18:30, nella Sala conferenze dell’ex Palazzo De Maria, in Corte Taddeo, ospiteremo Rosanna Calcagnile, costume e fashion designer, che terrà una conferenza dal titolo “I pionieri della moda”, con introduzione della consigliera Rosa Anna Valletta.

Il processo di produzione della moda è tra i più articolati dell'economia italiana: un mondo affascinante che apre le porte dei mercati più remoti e offre numerose opportunità di lavoro. Nel fashion system, infatti, dove si incrociano gusto, creatività, comunicazione e spettacolo, lavorano migliaia di professionisti.

Uno stilista salentino di fama internazionale, Carlo Capasa, guida la Camera Nazionale della Moda Italiana che è l'associazione che disciplina, coordina e promuove lo sviluppo della Moda Italiana e si propone di tutelarne, coordinarne e potenziarne l'immagine, sia in Italia sia all'estero. 

Nel territorio salentino una voce di rilievo in questo settore è quella della nostra ospite Rosanna Calcagnile, stilista di alta moda, costumista per il cinema e il teatro, creatrice di stili classici e innovativi. Ha approfondito la sua formazione attraverso il confronto diretto con le culture artistiche italiane e internazionali e, da una visione pionieristica dell'impresa di moda, nel 1984 ha fondato la prima Accademia di Costume e Moda salentina che porta il suo nome.

 
Di Redazione (del 08/05/2024 @ 13:16:08, in Comunicato Stampa, linkato 372 volte)

Il team Silicon Vall del Liceo Scientifico e Linguistico A.Vallone è stato ammesso a partecipare alla sessione finale dei Campionati nazionali di robotica che si svolgono presso il Museo M9 di Mestre dal 6 all’8 maggio 2024.

La squadra, coordinata dalla docente di Informatica Nicolaci Graziana, è composta da 3 studenti di classe seconda e terza del Liceo Scientifico-Opzione Scienze Applicate: Martina Luca, Pinto Filippo Maria e Villani Giovanni.

I giovani progettisti hanno realizzato CODEGOTCHI: un simpatico correttore di codici, dotato di intelligenza artificiale, con cui si può parlare ed interagire.

I campionati nazionali di robotica, giunti alla quarta edizione, sono organizzati dalla Scuola di Robotica in collaborazione con il Ministero dell’Istruzione e del Merito e il Museo del Novecento di Mestre (M9).

Si tratta di una competizione dedicata a studenti selezionati e provenienti da istituti secondari superiori, il cui obiettivo è promuovere e sostenere le potenzialità formative della robotica con particolare riferimento alle materie STEM (scientifico-tecnologiche).

L’edizione 2024 ha affrontato un nuovo tema: la robotica al servizio del mondo del lavoro. I progetti presentati individuano soluzioni per migliorare le condizioni di lavoro e la sicurezza sul posto di lavoro, contribuendo al benessere dei lavoratori, per ampliare i servizi offerti al cittadino e per migliorare la produttività e la qualità dei prodotti applicando la robotica alle professioni artigianali.

 
Di Redazione (del 07/05/2024 @ 13:36:43, in Comunicato Stampa, linkato 656 volte)

E’ il filo conduttore dell’ultimo romanzo dell’autrice Maria Francesca Mariano, Giudice per le indagini preliminari del tribunale di Lecce e prolifica scrittrice di poesie e testi teatrali.

Dal suo impegno legale pluridirezionale, la materia giudiziaria è diventata fonte di trattazione per un nuovo romanzo che è fortemente contaminato dal filone dell’organizzazione criminale della Sacra Corona Unita.

La Scialletta rossa-una donna di mafia, sviluppa la metamorfosi della protagonista, una donna colta ed emancipata a capo di una frangia della Scu che da imprenditrice del crimine passa attraverso un’analisi interiore ad un’efficace azione di pentitismo.

La forte virata d’inventiva che pregna il saggio letterario si apre ad un racconto che fa attraversare alla protagonista alcuni stadi temporali: dalla spietatezza di donna di mafia, alla riflessione interiore attraverso un percorso catartico, fino alla redenzione che l’autrice definisce scelta rivoluzionaria.

Non è una storia romanzata quella che ci offre Maria Francesca Mariano, ma un romanzo storico che rispetta tutti i canoni di tale genere letterario: storia ed inventiva soprattutto. Senza i fatti si perderebbe la storicità, senza intrecci e finzioni cesserebbe di essere un romanzo.

 

Canto notturno di un pastore ...

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