Di Albino Campa (del 24/12/2016 @ 12:35:33, in Presepe Vivente, linkato 2023 volte)

Il presepe vivente è aperto nei giorni 25 e 26 dicembre 2016 e 1 e 6 gennaio 2017 dalle ore 16 alle ore 21. 

In caso di pioggia del 6 gennaio il presepe verrà riaperto domenica 8 gennaio 2017.

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Così si apre il sipario sul palcoscenico di un presepe vivente fatto da uomini per i quali la stanchezza del corpo a sera è segno di una buona prova del giorno.

In questo giardino dell’Eden, i ragazzi a perdere hanno preparato un giaciglio per l’avvento del raggio rifulgente.

Toccherà questa terra l’astro del cielo che luce dona alle menti. Penetrerà attraverso la siepe degli alberi che sanno dare a ciascuno dei loro rami cammino verso l’infinito.

Egli ti dirà di non aver paura delle ombre perché nei loro dintorni, se la cerchi, troverai la fonte che illumina, ché non esiste ombra senza luce: spesso è dalle crepe delle cose che appaiono sprazzi di luce e colore.

 
Di Redazione (del 22/12/2016 @ 21:25:48, in Comunicato Stampa, linkato 2618 volte)

All'inizio fu un Esposto con l'apposizione di ben 500 firme di cittadini di Soleto e dei paesi limitrofi ma anche di gente che veniva da fuori. Si chiedeva in quell Esposto alla Magistratura Leccese di fare qlcs per capire di che morte stavamo morendo nella zona più colpita da tumori al polmone del Salento. Si chiedeva ai Magistrati di fare analisi, di controllare i fumi, di mettere le centraline  in continum nei camini H24 delle grandi ciminiere in modo da poterle monitorare. Si chiedeva di fare le analisi del latte materno e di pecora per vedere lo stato di diossina che poteva esserci nelle nostre campagne. Da quel momento dobbiamo dire che qlcs si è mosso. Sono cominciate le ispezioni per vedere se c'erano rifiuti tombati. Si sono fatti dei controlli nei bitumifici tanto che alcuni sono stati messi sotto procedura d'infrazione. Si sono attivate delle commissioni come Repol ed altre per studiare il fenomeno Salento. Intanto a Soleto alcuni giovani , quelli che promossero l'esposto,  si attivavano ancora per un secondo step di iniziative: Il Lenzuola day. Soleto venne tappezzata da lenzuola  con scritte anche allarmanti come SOLETO,  TU MUORI. Ricordo una madre che venne a chiedere di togliere quel lenzuolo dal balcone perchè la irritava. Un'altra figlia ci disse che facevamo male perché non rispettavamo i veri malati di tumore. Col senno di poi forse avevamo osato molto. Quella figlia proprio due anni dopo perse la mamma di tumore. 

 
Di Redazione (del 20/12/2016 @ 13:50:33, in Necrologi, linkato 6757 volte)

Lucia Masciullo Notaro ha sempre fatto tanto (e gratuitamente) per Noha.

Ricordiamo che nel corso degli anni ’80 del secolo scorso, sempre a Noha, ebbe luogo una (ma forse più d’una) meravigliosa sfilata di costumi carnascialeschi che avrebbe fatto invidia alle più belle e costosissime maschere veneziane, visitate nella città lagunare durante il carnevale e ritratte dai flash dei visitatori di tutto il mondo.

In quella parata, dame e cavalieri nohani, imparruccati, elegantissimi, facevano sfoggio di sontuosi abiti, manufatti da questa sarta straordinaria. Pizzi, merletti ricercati e ricami di finissima fattura si alternavano a morbide sete, velluti multicolori e stoffe damascate di magnifica lucentezza. Una sfilata di solo un paio d’ore aveva richiesto il lavoro indefesso di mesi interi. Ma la Lucia non se ne curava: quando si fa una cosa con il cuore, non si bada all’impegno, alla fatica, e tanto meno agli attestati di benemerenza o alle medaglie al valore (che seppur fossero arrivati – il che non è - sarebbero stati comunque una ricompensa da tre soldi).

La Lucia poi ha sempre allestito l’altarino per il Corpus, che a Noha (ma anche altrove) era, fino a poco tempo fa, una forma molto seguita di devozione popolare. Infatti, un tempo nella processione del Corpus Domini a Noha per tradizione venivano addobbate, con fiori, striscioni, stoffe e tappeti, sette o otto “soste” che quasi gareggiavano fra loro per bellezza e cura. Queste soste servivano, tra l’altro, anche a far riposare le braccia del parroco, impegnate a reggere per tutta la durata del lungo corteo l’ostensorio con l’Ostia consacrata. E’ inutile dire che l’altarino di via Cadorna preparato dalla Lucia era uno tra i più belli ed accurati… Nell’intorno di quegli anni, sempre a Noha (la nostra città a pensarci bene è ricca di energie che, quando espresse, danno spettacolo), la Lucia si occupò dei costumi degli attori che realizzarono la rappresentazione della Via Crucis, che si snodò, con tanti figuranti - alcuni a cavallo - per le vie del paese. Vestì dal Centurione alla Veronica, dalle pie donne al Cireneo, dai soldati allo stesso Gesù (che in una di quelle edizioni fu suo figlio Fernando). Quella costumista in quell’occasione fece di Noha una novella Palestina. Dietro le quinte di questa ennesima manifestazione, c’era ancora una volta l’estro, la creatività ed il lavoro della Lucia e quello della sua macchina da cucire.

In occasione del Natale, poi, la Lucia (già qualche giorno prima del suo onomastico, così come si suole) con l’aiuto dei suoi allestisce da anni un grande presepe nell’ampia (e affrescata) veranda della sua casa di via Cadorna angolo via Giotto, protetta da pannelli di vetro. Un presepe non chiuso tra le mura di una dimora privata, ma visibile al passante che non può non ammirare il frutto di tanto lavoro. Un presepe unico nella scenografia, ricercato nei particolari, un’opera d’arte che incanta ancor oggi. Un presepe da far invidia ai più bei presepi napoletani.

 
Di Redazione (del 19/12/2016 @ 21:49:52, in Presepe Vivente, linkato 2298 volte)

Si sta allestendo l'ambiente che ospiterà il presepio figurato vivente nel retrocastello con giardino e locali un tempo lontano adibiti alla produzione del vino e di altri generi alimentari. Già da ieri domenica brilla la grande stella cometa con centinaia di lampade alogene, mentre una fiamma continuamente alimentata riscalda il luogo consentendo la sosta pomeridiana e serale ai numerosi visitatori che vorranno entrare nel luogo messo a disposizione e rivitalizzato. Sono stati giorni, questi di dicembre, di impegno per i bravi presepisti, persone e lavoratori adulti che ogni anno si prestano volontariamente per riaggiustare e addobbare il sito e ricostruire un'immagine sempre nuova del "Natale ambientale".

don Salvatore Bello
(http://galatinatu.it)

 

In occasione delle festività natalizie, la biblioteca Giona, Presidio del libro Noha-Galatina, il 21 dicembre alle ore 17.00 organizza "PAROLE, COLORI E NOTE IN FESTA", una serata di giochi e letture animate a cura di Raffaele Margiotta - Compagnia Theatrum.

 
Di Andrea Coccioli (del 19/12/2016 @ 20:09:34, in Comunicato Stampa, linkato 2297 volte)

Firmato oggi in Regione Puglia alla presenza dell'Assessore Arch. Totò Negro, la Dirigente dott.ssa Candela, il tecnico di misura dott.ssa Luisi ed il RUP, Geom Daniele Grappa, il disciplinare del procedimento dei lavori di ristrutturazione dell'immobile comunale denominato “Casa del Pellegrino”.

L’importo complessivo del progetto è di € 350.000,00.

Il progetto, redatto dall’arch. Katy Tundo, riguarda la ristrutturazione del suddetto immobile, sito in via Cavour, nei pressi della Basilica di S. Caterina, noto con il nome di “Casa del Pellegrino”

L’edificio, che si sviluppa su tre piani, venne completamente ristrutturato in occasione del Giubileo del 2000,  e destinato a “Centro di accoglienza a basso costo per pellegrini”. La struttura venne data in comodato d’uso ai Frati Minori che lo restituirono al Comune nel 2014.

 
Di Redazione (del 19/12/2016 @ 20:08:08, in Comunicato Stampa, linkato 1548 volte)

Sconfitta al tie-break della Showy Boys Galatina nell'ottavo turno del campionato regionale di serie D. E' il Leverano ad aggiudicarsi il match ai danni dei bianco-verdi padroni di casa che con questo stop perdono l'imbattibilità e il primato della classifica. Un brutto tonfo, quindi, per di più al cospetto dei propri tifosi e con una prestazione al di sotto delle reali potenzialità della squadra.

Iniziano subito male i galatinesi che praticamente "steccano" la gara. Infatti, già in apertura di set, la Showy Boys è apparsa fallosa in fase di ricezione e disattenta in quella di copertura. Merito al Leverano che ha sin dai primi frangenti di gioco messo in evidenza il suo più importante fondamentale, la battuta. La chiave tattica del match è stato proprio il servizio che la squadra ospite ha saputo sfruttare nel migliore dei modi mettendo alle corde i bianco-verdi, questi ultimi, al contrario, poco efficaci dai nove metri. Saltata la linea di ricezione, per i padroni di casa è risultato più difficile impostare il gioco mentre il Leverano, grazie anche a qualche importante pallone recuperato in difesa, riesce a portarsi avanti di due set (21-25, 21-25). Nel terzo parziale arriva lo scatto di orgoglio dei padroni di casa. I ragazzi della Showy Boys provano a forzare il servizio e, a parti invertite, gli ospiti sono ora costretti ad un gioco "scontato", preda del muro galatinese (25-16). Nel quarto parziale, la gara diventa interessante anche dal punto di vista agonistico con le due contendenti a rincorrersi punto su punto sino al 23-23 con i locali più lucidi nei momenti cruciali (25-23). Nel quinto set la Showy Boys è avanti al cambio campo (8-4) ma si lascia raggiungere e sul punteggio 15-15 questa volta è il Leverano a crederci di più (15-17).

 
Di Antonio Mellone (del 18/12/2016 @ 22:07:08, in NohaBlog, linkato 2564 volte)

Così ti capita di ritornare a Milano “per ossigenarti”, come vai ripetendo periodicamente ai tuoi amici (sì, devi usare le virgolette dacché il sindaco sovente è costretto a bloccarne il traffico, causa superamento livelli di PM10 o forse 11 e qualche cosa).

Lo fai più volte l’anno, anche se il punto di accumulazione di codeste visite pastorali usualmente coincide con l’apertura delle feste natalizie, prima fra tutte quella di Sant’Ambrogio patrono, con ponte dell’Immacolata incorporato.  

E’ più forte di te: non ce la fai proprio a saltare l’appuntamento con la tua Alma Mater, né l’incontro con qualcuno dei tuoi ex-compagni di corso anche se può capitare d’imbatterti nel bocconiano di turno tra il milione-e-quattro di milanesi con la stessa probabilità con la quale potresti più o meno fare un terno in una tombolata parrocchiale.

E’ successo così per puro caso anche con la Anna, per dire, girovaga per le amene stradine di Brera (e dove sennò visto che vi abita), e sei dunque costretto a declinarne l’invito a pranzo in compagnia di altri, atteso che la tua agenda meneghina è piena zeppa di altri rendez-vous convivial-pantagruel-prenatalizi da lì a poche ore.

Stavolta è mancato all’appello il Matteo Fini della situazione, nonché la Manuela e pure la Donatella che, menomale, non hanno profili face-book (le quali s’erano tanto raccomandate quasi all’unisono: “Se non mi chiami quando sei qua, m’offendo di brutto”. Per carità: rimanga il segreto tra noi e fb), e chissà quanti superstiti ‘amici miei’ del tempo che fu. Fortuna che non han saputo niente la Samantha e la Titty, sennò chi le sente quelle.

 

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