feb102013
feb072013
Ne ho viste e sentite di tutti i colori (e non siamo che all’inizio) in merito al megaparco collemetese, quello dell’Ikea, ma forse no, quello dell’ipermercato food ma anche sì, quello che porterà un sacco di posti di lavoro: sì, insomma, quello delle “ricadute” e del “volano” per lo sviluppo (sono desolato nel riportarli, ma “ricaduta” e “volano” sembrano essere gli unici lemmi, le sole parole chiave più in voga negli ambienti in cui bazzicano molti politici galatinesi, probabilmente poco avvezzi al vocabolario e affatto allergici al dizionario dei sinonimi - tanto che a volte ti chiedi se buona parte di costoro abbia sciacquato i suoi panni per corrispondenza alla Scuola Radio Elettra, ovvero non sia mai stato in grado di conseguire più altisonanti licenze accademiche senza l’ausilio del Cepu, con rispetto parlando).
Dicevo, ne ho viste così tante che m’è venuta in mente un’idea stratosferica per controbilanciare quelle altre della mia concorrente Pantacom.
La trovata geniale è la seguente.
Ho pensato di costituire una nuova Srl, con un euro (sì, uno) di capitale sociale (oggi, grazie ad una delle sedicenti riforme Monti si può; e poi che cambia? Qui non si bada a certe inezie). La sua denominazione sarà, guarda un po’, Pantamellon srl (quella, dunque, dei Perrone, questa dei Mellone).
feb072013
Cemento e asfalto per fare del Salento un groviglio di strade, spesso inutili, quasi sempre a quattro corsie, frutto di progetti faraonici partoriti in altri tempi, quando lo sviluppo del Salento sembrava legato ad un modello industriale, rivelatosi illusorio. Oggi, invece, tutti gli strumenti di pianificazione urbanistica, dal piano territoriale di coordinamento della Provincia al Piano paesaggistico regionale di prossima presentazione, guardano al territorio in un’altra dimensione, facendone un elemento unico e insostituibile di uno sviluppo sostenibile basato su tre pilastri: Turismo, Ambiente e Cultura.
feb052013
Ecco i video e la photogallery della presentazione del libro "In men che non si dica" di Marcello D'Acquarica, edito da L'Osservatore Nohano svoltasi sabato 29 Dicembre 2012 nelle sale settecentesche adiacenti al Bar Settebello in piazza San Michele a Noha.
feb042013
Leggendo il titolo di questo pezzo, una persona normale si chiederebbe immediatamente: “Contro a favore di chi o che cosa?”
Ho come l’impressione che la sindrome del fare (di cui solitamente si ammalano i nostri pseudo-politici in tempi di elezioni) stia dividendo le candide anime dei nostri indefessi servitori.
Mi chiedo cosa ci voglia a capire che un progetto, per il solo fatto d’essere tale, porta sicuramente lavoro. E per favore, non stiamo tanto a guardare a chi lo porta, questo lavoro. Se a nostri paesani o forestieri, o addirittura di un’altra nazione. Lo porta, punto.
feb022013
All’alba delle elezioni politiche, Noha si barderà per la festa. Certamente qualcuno verrà a chiederci il voto dicendoci: “Io sono meglio degli altri”. Così si da inizio al dilemma: “Chi voterò questa volta?”. Stranamente poi, chi se lo chiede, ha già provato a votare prima per uno schieramento, poi per un altro, con la speranza che i due non sono la medesima cosa e che dunque o l’uno o l’altro è la scelta giusta. Poi però ci si accorge che, il giorno dopo aver votato o per l’uno o per l’altro, chiunque vada a governare, le cose non cambiano. Ed è qui che il mistero si fa più fitto: a cosa è servito votare? Sicuramente a far prendere vitalizi agli uni piuttosto che agli altri. Che senso hanno quei tremila voti di Noha se nulla cambia? Io non ricordo differenze eclatanti tra i vari governi. Noha , come il resto d’Italia, vive le stesse difficoltà di sempre.
feb022013
“Siate seri. Galatina merita altro”. Con questo imperativo Lilli Villani, capogruppo Udc in Consiglio comunale a Galatina, richiama i colleghi consiglieri per le scelte e le prese di posizione sulla questione della nomina degli scrutatori. “Sono stata criticata per aver indicato una rosa di scrutatori, così come prevede la legge, – precisa la capogruppo Udc, Villani – scegliendo tra chi non ha lavoro. Penso che sia una scelta sacrosanta, specie in questo periodo di dura crisi economica. Ma in Commissione elettorale hanno preferito sorteggiare e per far questo hanno forzato le procedure previste dalla legge agendo in modo poco chiaro e trasparente. Hanno deciso di sorteggiare gli scrutatori pescando da un elenco da cui sono state eliminate tutte le persone che hanno già prestato questo servizio. Tutto questo è stato fatto senza coinvolgere tutti i componenti della Commissione elettorale: personalmente ne sono venuta a conoscenza solo oggi”.
La capogruppo Udc, Lilli Villani, sottolinea lo sconcerto per il modo in cui è stato compilato l’elenco degli scrutatori e domanda al consigliere comunale della Casa delle Civiche, Marcello Amante, come mai si è appassionato per il sorteggio considerando che quando si trattava di incarichi nelle istituzioni o negli enti pubblici destinati alla sua persona non abbia avuto da ridire sulla nomina politica: la Csa valga per tutte.
feb012013
Vorrei ritornare un attimo (pensavate di svignarvela?) sul lavoro di catalogazione, valorizzazione e conservazione del bene culturale che ci saltò in mente di appellare con - diciamo così - l’epiteto di Osservatore Nohano, onde evitare la perifrasi “arma di distinzione di massa” o ben più mordaci circonlocuzioni; lavoro, dicevamo, anzi sfacchinata promossa, portata a termine e fattaci recapitare da tre eroi meneghini che rispondono ai nomi di Fabio, Laura e Luca, noti ormai lippis et tonsoribus.
Mi son chiesto le ragioni dell’affetto di questi amici, che probabilmente facevano parte dei nostri venticinque affezionati lettori. E ho pensato che evidentemente l’Osservatore Nohano (nonostante le sajette su di esso invocate giorno e notte da qualche ottuso da riporto) ha sempre avuto un certo valore. E si tratta di un valore-opportunità (cioè la possibilità per le persone di usufruire in futuro di un bene conservato in memoria), di un valore-esistenza (che è il valore che i beni culturali hanno anche per coloro che non ne usufruiscono direttamente, in ragione semplicemente della loro esistenza, appunto), di un valore-eredità (il valore che il nostro lavoro “pseudo-giornalistico” ha in quanto testimonianza per le generazioni future), di un valore-prestigio (in considerazione del prestigio che l’Osservatore Nohano arreca alla nostra piccola patria, e dell’orgoglio e del sentimento di identità culturale che contribuisce a formare) ed, infine, di un valore-educativo (cioè di sviluppo di creatività e di gusto estetico, che oltre ad essere a beneficio del singolo risulta essere a vantaggio per l’intera nostra comunità).
feb012013
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