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Di Redazione (del 19/03/2020 @ 13:18:50, in Comunicato Stampa, linkato 970 volte)

Tra tante cattive, una “buona” notizia: questa mattina si sta procedendo alla rimozione delle onduline - eternit - amianto, da alcuni anni abbandonate nei pressi del passaggio a livello della Sud- Est., lungo la strada Malivendi – due Trappeti di Galatina.

Come più volte sollecitato, da noi, da semplici cittadini, da Legambiente “La Poiana” e da altre associazioni di volontariato, e circa un mese, dal Notiziario GR 3 Puglia, con un ampio e circostanziato servizio nella rubrica mattiniera “Dal nostro inviato speciale”, è stata mantenuta, una volta tanto, la promessa che la zona sarebbe stata bonificata. Assieme all’amianto, come si vede dalla immagini, si stanno raccogliendo i tanti rifiuti che nel tempo si sono accumulati.

Come segnalato più volte, la strada comunale Malivendi – Due Trappeti è molto frequentata da cittadini che svolgono attività fisica e da quanti si recano per fare acquisti di latticini presso la vicina masseria, per fortuna, in questi giorni, date le limitazioni assolute di circolazione per il coronavirus, deserta.

 
Di Fabrizio Vincenti (del 17/03/2020 @ 18:11:17, in NohaBlog, linkato 1101 volte)

È arrivato. Quel tempo che sapevo prima o poi sarebbe arrivato, è giunto ora, all’improvviso. Voi chiamatelo come volete, tempo del coronavirus, tempo di restare a casa, tempo del ce la faremo, per me resta il tempo della quaresima, mai come quest’anno perfettamente coincidente con i decreti ministeriali che vietano quello che fino a qualche giorno fa era consuetudine, una folle consuetudine. Ma lo sappiamo tutti che la quaresima non è un tempo ordinario (almeno per la Chiesa): è un tempo forte nel quale ognuno riscopre di che pasta è fatto e chi lo ha impastato. Ed eccoci rinchiusi, sarcastici e più affettuosi che mai, paurosi e maestri della polemica, complottisti ed ignoranti. Incapaci di fermarci, di riflettere, di respirare.

È un mondo folle quello in cui viviamo, un mondo che non conosce tappe, nessuna fermata: l’ordine impartito è procedere sempre e comunque senza mai rallentare, anche davanti ad un muro che non si scosta e sul quale ci si sbatte con una violenza inaudita. Cosa rimarrà dopo questo impatto? Della carrozzeria sulla quale siamo sbadatamente seduti ben poco, se non un ammasso di ferraglia aggrovigliata e senza forma. Ciò che si spera è che si salvino quante più vite possibili di quelle che erano a bordo dell’abitacolo di una macchina impazzita, senza freni. Infatti, questo mondo che ci appare immenso e sconfinato altro non è che un piccolo abitacolo di un’automobile all’interno del quale o ci si salva tutti, o si muore, chi prima sul colpo, e chi dopo, nonostante le cure. È un mondo folle dove il silenzio non trova spazio anche se il silenzio è la casa del dialogo con il proprio io: senza silenzio, dunque, io non mi conosco. E ho paura, tutti abbiamo paura di conoscerci perché potremmo scoprire di essere quello che non pensavamo. Così, per ammazzare il silenzio e non rischiare di restare soli con se stessi neanche per un attimo, il tempo di una tazza di tè o la pagina di un buon libro, ci si inventa di tutto, dai flash mob ogni giorno sui balconi alle idee complottistiche con cui intasiamo i social, ripetendo agli altri come un mantra ciò che bisognerebbe fare per attenuare il nostro senso di claustrofobia.

 
Di Fabrizio Vincenti (del 16/03/2020 @ 21:58:24, in NohaBlog, linkato 1782 volte)

La morte di don Donato Mellone fu per me come un tuono nel cuore e il fatto di non aver potuto partecipare al suo funerale mi lasciò per giorni come in una nottata tempestosa. Oggi apprendo della morte di Antonio Guido e vedo Noha con una finestra chiusa: è un’epoca che oggi è finita del tutto poiché don Donato e lu Pasulu erano due universi dipinti su una medesima tela. Questa tela oggi è stata staccata dalla parete e appesa chissà dove, sicuramente anche nei miei cari ricordi.

Hanno condiviso lo spazio e il tempo. Amore e odio, sacro sarcasmo e indicibile rispetto l’uno per l’altro. Don Camillo e Peppone di una Noha passata e che mi manca indicibilmente; fintamente nemici, amorevolmente fratelli, come di sangue, più che di sangue.

 
Di Redazione (del 16/03/2020 @ 06:32:26, in Necrologi, linkato 2393 volte)

In questo periodo funesto, se n'è andato anche il nostro 'Ntoni Pasulu (a Noha se dici Antonio Guido non riesci a individuare precisamente di chi si parla).

'Ntoni non stava bene da un bel po'. Non lo si vedeva in giro da tempo a bordo del suo scooter elettrico per anziani disabili, con il quale, nonostante la malattia, aveva sempre voglia di scorrazzare in lungo e in largo per la cittadina. 

Ironia della mala sorte, ha tolto il disturbo proprio quando per decreto ministeriale sono vietati i funerali: lui, sempre presente alla messa quotidiana, alle celebrazioni solenni, e a tutti i funerali dei nohani, non potrà essere accompagnato fisicamente alla sua ultima destinazione da alcuno dei suoi concittadini, ma certamente dal loro affettuoso ricordo.

In tanti sentiranno ancora nelle proprie orecchie l'inconfondibile bip continuo del suo scooter bordeaux in manovra, e per molti anni ancora il suono delle cinque campane della chiesa Madonna delle Grazie, donate da nunnu 'Ntoni alla sua amata comunità di Noha: le quali, pur senza funerale, oggi suoneranno per annunciare a tutti la scomparsa di un brav'uomo e di un grande benefattore.  

Riposa in pace, carissimo 'Ntoni Pasulu.

 La redazione

 

 
Di Albino Campa (del 15/03/2020 @ 17:49:07, in Istituto Comprensivo Polo 2, linkato 1921 volte)

Il mondo dei social si mobilita con il messaggio #andratuttobene: un messaggio di speranza e di condivisione che in questi giorni circola sia su Face-book che su Whatsapp.

Si tratta degli arcobaleni realizzati da tanti bambini, insieme alle loro mamme e ai papà (e quando il caso anche dai nonni) su fogli, cartoncini o lenzuola da tenere in casa o da esporre sul balcone.

“Andrà tutto bene” è uno slogan rivolto a tutti gli italiani, con l’invito a essere responsabili, restando chiusi in casa (cercando così di limitare per quanto possibile i contatti e quindi i contagi), in attesa che sia definitivamente debellata la diffusione del Coronavirus.

È un'iniziativa sociale per infondere fiducia e speranza, soprattutto tra i bambini. Non è un caso che sia stato scelto l'arcobaleno quale simbolo dell’iniziativa. L’arcobaleno è infatti quel fenomeno che quasi sempre appare dopo i fenomeni meteorologici della pioggia o della tempesta.

L'idea è stata condivisa in pieno anche dagli alunni della scuola Materna, Primaria e Secondaria dell'Istituto Comprensivo "POLO 2" di Noha e Galatina.

Grazie a Giorgia Giannico tutte le immagini degli arcobaleni, frutto della fantasia e dell’impegno dei nostri ragazzi, sono state raccolte in questo breve video da lei realizzato avvalendosi anche dell’aiuto di Rossetti Natascia, con la certezza che davvero “Andrà tutto bene”.

Albino Campa

 
Di Redazione (del 15/03/2020 @ 17:43:07, in Comunicato Stampa, linkato 801 volte)

Con delibera numero 276 del 6 marzo 2020 la Asl di Lecce ha assunto, per un anno, un’addetta stampa utilizzando una graduatoria del Policlinico di Bari. In un momento emergenziale, qual è quello che stiamo vivendo in tutta Italia, desta perplessità che la priorità della Asl sia quella di reclutare una giornalista quando mancano medici e infermieri negli ospedali.

La Asl si preoccupa di aspetti che in questo periodo non sono essenziali visto che la comunicazione sul coronavirus è centralizzata a Bari e le uniche informazioni che stanno catalizzando l’attenzione di tutti sono quelle che riguardano l’epidemia.

Senza voler sminuire l’importanza di un ufficio stampa in Asl, ora abbiamo bisogno di ben altro. In primo luogo le assunzioni del personale necessario a fronteggiare l’epidemia e il potenziamento dell’Ospedale di Galatina con la riattivazione della Cardiologia. I medici e gli infermieri stanno lavorando in condizioni difficili, stanno pagando un prezzo altissimo per il rischio contagi. L’Ospedale di Copertino è momentaneamente chiuso perché si era sviluppato un focolaio di infezione. Persone che lavorano con turni massacranti, compresi i tanti precari che prestano servizio anche nei pronto soccorso. Ci aspetteremmo supporti concreti a queste persone, ci aspetteremmo interventi strutturali per la sicurezza degli ambienti sanitari, ci aspetteremmo che si risolvesse lo scandalo di un solo servizio igienico nel pronto soccorso di Galatina: sia per i casi sospetti, sia per tutti gli altri, ci aspetteremmo concorsi per l’assunzione dei precari, ci aspetteremmo un mea culpa sul piano di riordino. E cosa fa la Asl? Assume l’addetta stampa.

 
Di Redazione (del 15/03/2020 @ 17:40:48, in Comunicato Stampa, linkato 762 volte)

Tutti in casa impegnati a fronteggiare l’espandersi del Coronavirus, tutti chiamati a rispettare, con responsabilità e senso civico, le misure del governo per contribuire al contenimento della diffusione del Covid-19. Così anche il mondo dello sport si è fermato, come ordinato dal DPCM del 9 marzo 2020 che blocca tutte le competizioni e gli allenamenti. In questo delicato momento per l’intero Paese, agli sportivi è richiesto uno sforzo particolare che è quello di restare lontani dal campo di gioco e impegnarsi a riorganizzare, tra le mura domestiche, le proprie giornate che, sino a poco tempo fa, erano scandite da ore di attività fisica, momenti di aggregazione e preparazione delle partite.

Da qui l’idea del format “#iorestoacasa e … mi alleno” che la Showy Boys Galatina ha proposto agli allievi della Scuola Volley per riempire questo periodo certamente difficile con immagini e video che, svelando il lato più “casalingo”, possano offrire un piccolo contributo alla campagna di sensibilizzazione volta ad incoraggiare il rispetto delle norme attuate dal Governo nella limitazione dell’espansione contagiosa del Coronavirus.

 
Di Redazione (del 15/03/2020 @ 09:29:27, in Comunicato Stampa, linkato 684 volte)

E’ emergenza nazionale coronavirus: inutile tergiversare. E lo sport, pallavolo in primis, ha bloccato ogni sua attività sin dal 24 febbraio, giorno in cui ha adottato misure più stringenti di quelle emanate dal DPCM del 04 e dell’11 marzo.

Il messaggio inviato a tutte le società pallavolistiche dal Presidente Federale Pietro Bruno Cattaneo ha inteso chiarire i motivi e le ragioni che hanno spinto la FIPAV, in questo momento delicato per il Paese, a prendere provvedimenti ancor più restrittivi del decreto presidenziale.

“L’obiettivo principale della Federazione, dichiara il numero uno di Via Vitorchiano, è la tutela della salute di tutti i nostri tesserati. Questa deve essere la stella polare dei nostri comportamenti che deve condizionare tutte le nostre decisioni. La salute di tutti gli affiliati è un bene primario che va tutelato al di sopra di ogni interesse, pertanto tutta l’attività sportiva dei campionati di serie B nazionale, regionali e territoriali è sospesa fino al 03 aprile”.

 

 

Carissimi Fratelli e Sorelle,

cerco di raggiungervi, come posso, per condividere con voi la Parola che ci disseta per ristorarvi in questo tempo di deserto, dettato dalla condizione di solitudine di questi giorni e nell'ora più calda della nostra vita che rischia di non farci vedere bene il futuro e di farci tanto soffrire. Ascoltiamo il vangelo.

Dal Vangelo secondo Giovanni (Gv 4,5-42)

In quel tempo, Gesù giunse a una città della Samarìa chiamata Sicar, vicina al terreno che Giacobbe aveva dato a Giuseppe suo figlio: qui c’era un pozzo di Giacobbe. Gesù dunque, affaticato per il viaggio, sedeva presso il pozzo. Era circa mezzogiorno. Giunge una donna samaritana ad attingere acqua. Le dice Gesù: «Dammi da bere». I suoi discepoli erano andati in città a fare provvista di cibi. Allora la donna samaritana gli dice: «Come mai tu, che sei giudeo, chiedi da bere a me, che sono una donna samaritana?». I Giudei infatti non hanno rapporti con i Samaritani.
Gesù le risponde: «Se tu conoscessi il dono di Dio e chi è colui che ti dice: “Dammi da bere!”, tu avresti chiesto a lui ed egli ti avrebbe dato acqua viva». Gli dice la donna: «Signore, non hai un secchio e il pozzo è profondo;da dove prendi dunque quest’acqua viva? Sei tu forse più grande del nostro padre Giacobbe, che ci diede il pozzo e ne bevve lui con i suoi figli e il suo bestiame?».
Gesù le risponde: «Chiunque beve di quest’acqua avrà di nuovo sete;ma chi berrà dell’acqua che io gli darò, non avrà più sete in eterno. Anzi, l’acqua che io gli darò diventerà in lui una sorgente d’acqua che zampilla per la vita eterna». «Signore – gli dice la donna –, dammi quest’acqua, perché io non abbia più sete e non continui a venire qui ad attingere acqua». Le dice: «Va’ a chiamare tuo marito e ritorna qui». Gli risponde la donna: «Io non ho marito». Le dice Gesù: «Hai detto bene: “Io non ho marito”. Infatti hai avuto cinque mariti e quello che hai ora non è tuo marito;in questo hai detto il vero». Gli replica la donna: «Signore, vedo che tu sei un profeta! I nostri padri hanno adorato su questo monte;voi invece dite che è a Gerusalemme il luogo in cui bisogna adorare». Gesù le dice: «Credimi, donna, viene l’ora in cui né su questo monte né a Gerusalemme adorerete il Padre. Voi adorate ciò che non conoscete, noi adoriamo ciò che conosciamo, perché la salvezza viene dai Giudei. Ma viene l’ora – ed è questa – in cui i veri adoratori adoreranno il Padre in spirito e verità: così infatti il Padre vuole che siano quelli che lo adorano. Dio è spirito, e quelli che lo adorano devono adorare in spirito e verità». Gli rispose la donna: «So che deve venire il Messia, chiamato Cristo: quando egli verrà, ci annuncerà ogni cosa». Le dice Gesù: «Sono io, che parlo con te». In quel momento giunsero i suoi discepoli e si meravigliavano che parlasse con una donna. Nessuno tuttavia disse: «Che cosa cerchi?», o: «Di che cosa parli con lei?». La donna intanto lasciò la sua anfora, andò in città e disse alla gente: «Venite a vedere un uomo che mi ha detto tutto quello che ho fatto. Che sia lui il Cristo?». Uscirono dalla città e andavano da lui.

 

Canto notturno di un pastore ...

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