dic022013
Si informa che Domenica 8 Dicembre si svolgeranno le Primarie del PD per la scelta del Segretario Nazionale del Partito Democratico.
A Noha il seggio è aperto dalle 08.00 alle 20.00 presso il Centro Polivalente CESFET (Ex edificio scolastico) in piazza Ciro Menotti.
Possono votare anche i cittadini che hanno compiuto i 16 anni di età.
Circolo di Noha.
Commenti
Io,non lo so se hanno risolto seggi Santa-Barbara (domani,anzi auguri),e Collemeto non e'bene che se non fosse stato fatto un c.....di seggio,si facesse?
Non parteciperò alle primarie del Pd, perché è un partito (purtroppo) nato morto e perché l'esito è scontato (stravincerà Renzi). Se però ci andassi, voterei Civati. Senza dubbio. L'ho spesso criticato, per la sconfortante mancanza di coraggio nei momenti chiave e per quel suo eterno tentennare. Ha un'idea troppo educata di ribellione, è un ragazzo che anche durante una contestazione vibrante darebbe del Lei agli avversari, direbbe "il vostro affezionatissimo" e starebbe ben attento a non spettinarsi i capelli. Ma è persona seria, onesta, colta e crede in quello che fa. In più non è permaloso, o meglio lo è, ma a livelli più che accettabili. Ed è (a margine) un amico. Uno di quelli con cui è bello confrontarsi e a volte scontrarsi.
Cuperlo è una brava persona, ci ho parlato (a lungo) una volta ed è piacevolissimo disquisire con lui di musica e libri. E' il primo a non credere alla sua "mission" e non vede l'ora di perdere domenica. Tornerà nelle retrovie, a leggere libri e vivere nel suo mondo (di cui purtroppo fa parte D'Alema, che Cuperlo anni fa difese al punto da chiedere pubblicamente la testa di Travaglio quando Marco scriveva su L'Unità). Renzi è un Berlusconi accettabile, il Calà della politica contemporanea, l'Enzo Braschi paninaro del Drive In appoggiato da De Luca (complimenti) e Lele Mora (vamos), Briatore (c'mon) e Franceschini (daje). Non è mai uscito dalla ruota della fortuna, figlio sin troppo emblematico della mia spesso frivola generazione. E' un nientalista che da giovane si faceva fotografare col suo mito Ciriaco De Mita (io avevo Saramago e Gaber, lui De Mita: tutto si tiene), che da Presidente della Provincia diceva che gli inceneritori aiutavano a vivere meglio (e inveiva sulle scienziate che asserivano il contrario), che fino all'altro giorno amava Marchionne e Fornero. Piace
Piace ai delusi di centrodestra perché ci si rispecchiano. Piacicchia alla sinistra (che in un'altra epoca lo avrebbe demolito) perché non ne può più di perdere e pur di vincere è disposta persino a votare un ameno Mister Bean che "vuole portare a cena la crisi perché c'è bisogno di fareeeeeeehhh" (cit Crozza).
Civati non ha alcuna speranza di vittoria domenica, ma può perdere bene (una cosa che sembra piacergli sin troppo, come se ci fosse in lui un latente masochismo politico). Magari può persino arrivare secondo, chissà. Negli ultimi giorni ha azzeccato le mosse #insultacivati (sì, è un po' masochista), il confronto in tivù e l'intervista finta con Fabiofazio. Una volta perso il confronto, spero che finalmente prenda atto (anche pubblicamente) della irrecuperabilità del Pd e che si adoperi - forte del consenso ricevuto - per creare una forza alternativa al Pd. Ovvero una forza di sinistra vera, che si contrapponga (separatamente ma spesso congiuntamente a M5S e Sel) a quelle larghe intese e agli ancor più larghi inciuci che tanto piacciono (pure) a Jerry Calà Renzi e ai suoi groupies. Se Civati rimarrà nel Pd anche dopo aver perso, avranno avuto ragione coloro che lo accusano di voler coltivare una corrente-spiffero per sopravvivere al calduccio del partito. Se invece uscirà da un partito a cui non somiglia, e che infatti mal lo tollera, potrà dimostrare se e quanto vale. Magari con Rodotà, magari con Landini.
I grillini talebani mi accusano di essere civatiano, i civatiani ortodossi (due o tre, ma esistono) mi accusano di essere grillino. La solita superc***ola delle fazioni: non hanno ancora capito che ero e sarò sempre scanziano, peraltro all'opposizione. Più semplicemente, credo che una politica con più Morra e Civati e meno Boccia e Speranza (nel senso di Roberto) farebbe bene all'Ita
all'Italia. Molto bene. Non lo voterò, perché il Pd non è proprio la mia tazza di tè e perché ho buona memoria. Ma domenica, se votassi, non avrei dubbi su chi scegliere tra i tre.
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