dic292020
Gerardo Aprile è un appassionato costruttore di presepi che realizza ogni anno seguendo un tema che lo ha particolarmente colpito. Se nel 2019 ha deciso di ambientarlo a Venezia dopo l’alluvione che la colpì, quest’anno ha realizzato il presepe a tema pandemia.
Da dove nasce l’idea di ambientare il presepe in un ospedale?
Ogni anno prendo spunto da quello che succede nel mondo per realizzare il presepe e senza dubbio quest’anno la pandemia ci ha fatto soffrire un po’ tutti, ma in particolare chi per colpa del virus ha perso persone care o ha dovuto affrontare lunghi periodi di malattia. Credo che Gesù Bambino nasca proprio nei luoghi in cui c’è la sofferenza più vera e profonda e, quindi, ho deciso che quest’anno tutto il presepe dovesse essere ambientato in un ospedale e la grotta nel suo pronto soccorso, come simbolo di speranza per i giorni che verranno.
Da quanto tempo ci stai lavorando?
La progettazione è iniziata già da Agosto ma da Ottobre ho iniziato a costruire l’ospedale, i lettini e il personale sanitario con il polistirene, aggiungendo poi man mano le luci, gli effetti sonori e tutti gli altri dettagli.
A chi lo vuoi dedicare?
Lo dedico al mondo intero con la speranza e il buon augurio che possiamo stare tutti bene.
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