lug092022
L’invito al dialogo per la ricostruzione del centro sinistra galatinese lanciato da Elena Esposito qualche giorno fa dovrebbe far riflettere tutti.
L’ultima tornata elettorale ha dimostrato, in maniera eloquente, la frantumazione dell’area progressista galatinese. Una frantumazione che ha avuto come conseguenza l’esodo e la scissione di esponenti che non si sono più riconosciuti in una linea politica personalistica e impositiva. Una linea politica che ha soffocato ogni tentativo di dialogo, proprio quel dialogo che oggi auspica Elena Esposito, e che ha soppresso tutte quelle idee, iniziative e istanze portate dalle donne e dagli uomini che rappresentano le sensibilità dell’elettorato di centro sinistra.
Nonostante la campagna elettorale sia terminata, le responsabili di questa diaspora, Sandra Antonica e Roberta Forte, continuano a condurre la propria azione politica con livore, critiche personali, trasformismi e strumentalizzazioni. La prima, il simbolo dell'egocentrismo, dell'io ad ogni costo è ancora convinta, bontà sua, di essere l'unica e sola in grado di rilasciare patenti di agibilità politica.
La seconda invece si sposta, si muove e si trasforma nel tentativo di tutelare piccole posizioni.
Appare evidente quindi che l’invito di Elena vada assolutamente accolto nell’interesse dell’elettorato progressista e dell’intera città. Ma è altrettanto evidente che ciò non potrà in alcun modo passare dalla reintegrazione di coloro che sono state sonoramente bocciate dall’elettorato galatinese, da coloro che sono state la causa della distruzione del centro sinistra locale e da coloro che continuano a dimostrare che il dialogo costruttivo non rappresenta una possibilità.
Differentemente da chi invece ha dimostrato e sta dimostrando di saper compiere un passo indietro per il bene della comunità e per permettere la crescita di un gruppo dirigente nuovo, a dispetto delle continue accuse ricevute.
Per questa ragione, tralasciando e ignorando il livore in cui è immerso qualcuno, riteniamo che il Sindaco Fabio Vergine e la sua Amministrazione, rappresentino l’unica possibilità di ricostruzione dell’area progressista e riformista galatinese.
Infatti, a dispetto di quanti vogliano etichettare l’attuale Amministrazione a destra (forse perché mistificare la realtà può aiutare qualcuno a non spegnersi definitivamente a livello politico), da un’attenta analisi della Giunta e del Consiglio comunale emerge chiaramente come quella guidata da Vergine sia una compagine di centro sinistra. Tre Assessori su cinque sono di area popolare e di centro sinistra. Otto consiglieri su dieci sono di area popolare, socialista e progressista.
Pertanto mettendo da parte le facili etichette, crediamo che la ricostruzione dell’area progressista locale sia una priorità politica per la nostra compagine. In questo senso l'imminente congresso del Partito Democratico arriva nel momento giusto e potrebbe essere l'occasione per una ricostruzione e ripartenza del centro sinistra , cercando di superare questa infruttuosa fase di distruzione ed inaugurare, con una nuova classe dirigente, una fase di unione e ricostruzione dell’area riformista e progressista.
I Consiglieri comunali
Pierluigi Mandorino
Massimo Sparapane
Commenti
Scusate sigg.consiglieri, ma a che titolo parlate di Partito Democratico e del suo prossimo congresso? io in quel partito sono iscritto e ci milito fin dalla sua costituzione e negli elenchi degli aderenti dei due circoli cittadini di Galatina e Noha non ho mai visto figurare i vostri nomi. E vero che il partito negli anni alcuni lo hanno abbandonato, ma è anche vero che non si può abbaiare dall'esterno avendo rifiutato a priori il confronto interno con il non rinnovo della tessera di iscrizione che dà titolo e caratterizza un militante. Avete scelto un'altra strada, vi accorgete adesso di aver consegnato la città di Galatina nelle mani di soggetti esterni e volete ammantarvi di una appartenenza politica che VOI avete fatto sì che sia stata perdente. Nel PARTITO DEMOCRATICO il dibattito è sempre aperto e franco, chi vuole far valere le proprie ragioni ed ha i consensi per farle prevalere, queste sono state sempre accolte. Invitiamo dunque a venire nei nostri circoli ed iscriversi, altrimenti parla alla luna senza sapere di che cosa parla.
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