"Riceviamo e volentieri pubblichiamo una ricerca dell'ing. Giovanni Vincenti sulla Masseria Colabardi, un tassello mancante che va a integrare le pagine della grande storia di Noha."
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Le poche notizie storiche relative a masseria Colabardi, sita nel feudo di Noha, sono dovute per lo più alle attente ricerche di padre Francesco D’Acquarica (Noha. La sua storia, Lecce 2021, pp. 37-46) e di Marcello D’Acquarica (I beni culturali di Noha, Galatina 2009, pp. 78-81). Un complesso edilizio cinquecentesco, realizzato inglobando anche strutture precedenti, sul cui prospetto compare l’arma della famiglia Bardi [fig. 1] all’interno del quale sono incise due lettere N. e B., da sempre sciolte come le iniziali di tale Nicola Bardi (da cui deriverebbe il nome della masseria), ed una data, 1595, scolpita su uno dei due stipiti del portale d’ingresso [fig. 2].
Sappiamo, per certo, che un tale Cola Bardi di anni 60, habitante da anni trenta anni circa in Galatina, insieme al fratello Geronimo di anni 55 e ad un giovane schiavo di nome Gioanne di 20 anni, in una casa sita nel vicinato (isola) di S. Andrea, è registrato in un focatico del 1597 [fig. 3], con un patrimonio stimato in circa ottomila ducati, una cifra enorme per l’epoca.
Il casuale rinvenimento ora, di un inedito documento del 1657 consente, per la prima volta, di individuare non solo il proprietario del tempo della masseria, ma di fornire anche una sua sintetica descrizione.
Quando il 2 dicembre 1657, viene aperto il testamento di D. Organtino Termetrio “giuniore” figlio di Camillo e Beatrice Costa e nipote di Organtino “seniore” e Lucrezia de Rinaldis di Carpignano, eredi universali di tutti i suoi beni risultarono la moglie Domitilla Mongiò ed il fratello Marc’Antonio.
Tra il suo consistente patrimonio, mobiliare ed immobiliare, è annoverata anche la «masseria nominata lo Colabardi consistente in torre, case, capanne, et in cinque chesure, con suo pezzo di terra seminatoria, cioè uno chiamato Santo Thodero, l’altro la Cisterna, l’altro l’Aire Vecchia, l’altro Mascese, et l’altro la Nova sita, et siti nel feudo di Nohe giusta li suoi notori confini».
Gli “ammassari” allevavano «pecore tra grosse, e nutrini cinquanta quattro, et uno paro di bovi tutti di pelo lombardo uno di cornatura calva, et l’altro di cornatura tisa» [fig. 4].
Ma non solo. D. Organtino Termetrio, seguita la sua morte, “vuole, ordina e comanda” ai suoi eredi che dal credito vantato da Sabatino Scrimieri di Nohe (ducati quattordici), da Oratio e Masi Turre (ducati quattordici), e da Francesco Turre e Angelo Paglialonga (ducati dodici), la cui somma ammonta a quaranta ducati, che quei denari siano lasciati «all’Arciprete di Nohe [D. Antonio Donato Palamà (1650-1689)] con peso di rifare la Chiesa di Santo Teodoro in detta Masseria de Colabardi, farla benedire, sodisfarsi il suo censo, et il rimanente rilasciarlo a’ detti Ammassari, o dispensarlo a’ poveri» [fig. 5].
La masseria, rimasta poi nella disponibilità di Domitilla Mongiò (1628-1709), che in seconde nozze sposa Leonardo Gorgoni u.j.d., alla morte della quale è ereditata dal figlio Gio. Andrea Gorgoni (1663-1719), coniugato con la neretina Caterina Sambiasi baronessa di S. Andrea, come attestano altri documenti.
Giovanni Vincenti
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L’11 luglio 2025, prende il via Fish and Gin Festival, una manifestazione che per nove giorni trasformerà il Salento in un palcoscenico di sapori unici, musica e cultura. Novità di quest’anno: la tappa di Galatina che aggiunge una nuova e affascinante dimensione al festival.
La conferenza stampa di presentazione, infatti, si terrà proprio nell’affascinante cittadina del Salento, alle ore 19:00 presso l’Ex Convento delle Clarisse.
Al termine della conferenza, un brindisi augurale darà il via ufficialmente l’evento che quest’anno si preannuncia essere ancora più emozionante. Galatina, con il suo fascino senza tempo, diventa così il primo palcoscenico di una manifestazione che, oltre a celebrare l’eccellenza gastronomica e mixologica, offrirà al pubblico un’esperienza unica di gusto e cultura.
Fish and Gin Festival, giunto alla sesta edizione, si terrà dal 11 al 19 luglio 2025, confermando il suo formato consolidato che ha attirato ogni anno migliaia di partecipanti da tutta Italia. Novità di questa edizione sarà la tappa di Galatina, una delle città salentine più ricche di fascino. Galatina sarà protagonista dall’ 11 al 13 luglio, tra Piazzetta Galluccio e l’Ex Convento delle Clarisse. Dal 14 al 17 luglio, invece, il festival si apre al territorio con NO FEST – Morsi e Sorsi di Fish and Gin, un itinerario gratuito che coinvolgerà anche le marine del Salento. Ogni sera, cocktail bar, ristoranti e locali diventeranno palcoscenico di degustazioni, cucina tipica pugliese, pairing gastronomici e cocktail originali. Il format, pensato per valorizzare i prodotti di “Qualità Garantita dalla Regione Puglia”, è promosso e finanziato dal Dipartimento Agricoltura, Sviluppo Rurale e Ambientale della Regione Puglia, con un’attenzione particolare alla narrazione del gusto e alla cultura dell’accoglienza. Il clou del Festival si terrà, anche quest’anno, a Gallipoli il 18 e 19 luglio, presso il Parco Gondar, con due giornate di musica dal vivo, street food e numerose attività collaterali. Tra gli ospiti: Antonio Castrignanò & Taranta Sounds; Cristina D’Avena feat. Gem Boy; Sud Sound System.
L’ingresso sarà gratuito fino alle ore 22:00. Dopo tale orario, sarà possibile acquistare in prevendita, su vivaticket.it, i pacchetti pensati per i partecipanti all’evento. Il festival è sostenuto per il quarto anno da FEVER-TREE, partner internazionale specializzato in mixer premium. In collaborazione con Bus For Fun, è attivo un servizio navetta per un accesso comodo e sostenibile a Gallipoli.
Fish and Gin Festival 2025 si propone di essere un’occasione per vivere la cultura, la musica e i sapori autentici della Puglia e in particolare del Salento, in un’atmosfera di condivisione, innovazione e sostenibilità. Un evento che celebra non solo la tradizione gastronomica salentina, con il pesce fresco e le specialità locali, ma anche l’arte della miscelazione, con gin selezionati che incontrano i sapori del territorio. Un’esperienza che guarda al futuro, promuovendo pratiche ecologiche e un legame sempre più forte con l’ambiente
Il Fish and Gin Festival 2025 è co-finanziato da: Unione Europea – Repubblica Italiana – Regione Puglia – Assessorato al Turismo con Pugliapromozione POC Puglia 2014–2020 – Asse VI – Azione 6.8
Si ringrazia l'amministrazione del Comune di Galatina per il supporto dato nello specifico il sindaco Fabio Vergine e il consigliere Andrea Gatto
Ufficio stampa: Valeria Coi – 393 6037473
www.fishandginfestival.it Instagram: @fishandgin
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