Oggetto:

Progetto per un impianto di digestione anaerobica per il trattamento di rifiuti speciali non pericolosi con produzione di biometano, sito in agro di Soleto, zona industriale Galatina-Soleto.

Ente proponente FORENERGY SRL.

"Gentile signor sindaco, assessori e consiglieri del comune di Galatina, signore e signori".

Quando si tratta di prendere in considerazione argomenti come l’impianto di trattamento rifiuti in questione, e quindi impianti produttori di rischio, dovremmo preoccuparci prima di tutto della questione sanitaria ambientale del nostro Distretto. E cioè dei danni che si possono sommare alla situazione attuale, che non è delle migliori.

Detto questo, dovremmo anche cercare di dare il giusto peso alla parola “opifici insalubri “, dicasi anche “produttori di rischio”. Con “Rischio” si intende di “veleni”, con cui a sua volta, nel gergo circostanziale, si vuol dire “causa principale di malattie tumorali”, ed è provato dalla scienza.

Sindaco, assessori e consiglieri tutti, rivolgo a Voi un appello: “Non cadiamo nell’errore dell’abitudine. L’abitudine ci allontana delle reali responsabilità, non abituiamoci a NON cercare le cause, prevenire è meglio che curare. Sappiamo anche che all’abitudine spesso segue l’indifferenza, o ancora peggio l’ignavia.

Dobbiamo quindi tenere presente che Asl, attraverso il Registro dei Tumori ad inizio 2023, seppure con dati del 2017, ha dichiarato ufficialmente che Galatina è il Distretto sanitario con la percentuale maggiore di malattie tumorali, maggiore rispetto alla media regionale, che a sua volta risulta pari a quella del Piemonte e della Liguria, seconde solo alla Lombardia, regioni molto industrializzate, senza avere le industrie, la Puglia intendo.  Giusto per chiarire il concetto del rapporto fra veleni e occupazione. Oltre al danno pure la beffa.

https://www.sanita.puglia.it/web/rt/rapporti

Gli stessi dati sono elaborati e pubblicati qualche mese prima dalla Lilt della provincia di Lecce. (www.legatumorilecce.org info@legatumorilecce.org).

Dal 2020 lo sostiene anche REPOL (Rete per la Prevenzione Oncologica Leccese, coordinata dal Dipartimento di Prevenzione dell’ASL Lecce, insieme ad ARPA Puglia e alla Provincia di Lecce, con la partecipazione di Università del Salento, ARESS, CNR (Istituti di Fisiologia Clinica e di Scienze Ambientali e Climatiche), Osservatorio Epidemiologico Regionale (OER), INAIL e Registro Nazionale Mesoteliomi (ReNAM). Lo studio ha confermato la persistenza di un’area cluster per tumori polmonari maschili nel Salento centro-adriatico corrispondente ai Comuni di: Galatina, Galatone, Maglie, Sternatia, Zollino, Corigliano d’Otranto, Cutrofiano, Soleto, Cursi, Neviano, Collepasso, Seclì, Melpignano, Castrignano dei Greci, Sogliano Cavour, la cosiddetta “area cluster” centro-salentina.

REPOL ci mette in allarme anche per il consumo di territorio, risultiamo infatti come il Comune con il maggior consumo di territorio in tutta la provincia. La situazione si va aggravando per via delle centinaia - e anche migliaia - di ettari (Galatina 82km2 – 8.200 Ha) dedicati ad impianti fotovoltaici su terreni agricoli, apparentemente facili da ritenere idonei per via del deserto provocato dal disseccamento degli ulivi, che in pratica supplivano alla mancanza di parchi alberati che nelle nostre città mancano da sempre.

 
Di Redazione (del 01/12/2024 @ 18:08:35, in Comunicato Stampa, linkato 126 volte)

La famiglia dei consiglieri comunali accreditati all'utilizzo del simbolo M5S si allarga in Provincia di Lecce dopo il nulla osta pervenuto da Roma, che autorizza Antonio Antonaci e Andrea De Salve a rappresentare i pentastellati rispettivamente in seno ai Consigli comunali di Galatina e Tuglie". È quanto dichiarato dai Coordinatori M5S per la Puglia e la Provincia di Lecce, Leonardo Donno e Iunio Valerio Romano, a margine della presentazione del libro 'La strada giusta' del Vicepresidente M5S Mario Turco, avvenuta ieri sera a Galatina presso il Palazzo della Cultura. "Antonio Antonaci, medico di famiglia, consigliere all’Ordine dei Medici Chirurghi di Lecce per molti anni, da sempre impegnato al servizio della comunità e sensibile alle tematiche sanitarie e del territorio, e Andrea De Salve, agente di Polizia penitenziaria e studente di Giurisprudenza, sono aderenti ai Gruppi territoriali di Galatina e Tuglie e con la loro azione - precisano Donno e Romano - hanno dato prova di ispirarsi ai principi e ai valori che sono alla base del pensiero etico e politico del MoVimento 5 Stelle. A loro va l'augurio di buon lavoro, nella convinzione che sapranno rappresentare le istanze identitarie con disciplina e onore".

 

Lunedì 2 dicembre alle ore 18:00, nella Sala conferenze dell’ex Palazzo De Maria, in Corte Taddeo, è previsto un primo appuntamento del Ciclo “Antichi e nuovi sapori” con un incontro con Andrea Cirolla del Laboratorio del pane “Settecroste” che ci parlerà su “Il pane, semplicità e mistero”, colloquiando con il Presidente Mario Graziuso.

Gli altri step del corso sono previsti il 9 dicembre con Samuel Facecchia, Chiara Villani e Gabriele Toraldo su “I panificati di Staglio” e il 16 dicembre con Davide Ascalone su “Il pasticciotto tra storia e cultura”.

Nell’incontro odierno Andrea Cirolla ci proporrà la filosofia che anima il suo Laboratorio del pane Settecroste, un piccolo ambiente intimo arredato con un gusto semplice, ma caldo, come il tepore che proviene dal suo forno, nel centro storico del nostro paese, divenuto oramai meta di persone che vengono anche da molti paesi italiani ed esteri ad acquistare le sue prelibatezze, prodotte con la massima cura e con una grande cultura gastronomica.

Il nome Settecroste, “il pane dalle sette croste”, è stato ripreso da un testo dello slavista Predrag Matvejevic, Pane nostro, frutto di una lunga ricerca sul pane, perché “la storia del pane è una grande storia, ricca di sapienza e di poesia, d’arte e di fede, che abbraccia l’intera storia dell’umanità.”

E questa citazione ci consente di aprire un focus sulla formazione del nostro ospite: classe 1983, laurea in Filosofia e un passato nel settore del giornalismo e dell’editoria, bergamasco di origini, è stato definito un “migrante al contrario” che ha scelto il sud come nuova residenza, giungendo dopo varie esperienze formative, nell’ambito della panificazione, ad aprire il suo laboratorio del pane nella nostra Galatina a cui va la sua riconoscenza perché “accoglie ogni giorno con un sorriso la sua proposta di cibo sano ed etico. Con un sorriso e con sincero entusiasmo.”

Racconta di aver sempre ammirato “fin da bambino, la destrezza delle mani di sua madre in cucina e che l’artigianalità dei prodotti è sempre stata una sua passione”.

 

Accogliamo certamente con gran soddisfazione la pronuncia della Corte costituzionale sulla legge n. 86 del 2024 in materia autonomia differenziata. Purtroppo la rilevata parziale incostituzionalità non cancella la legge dal nostro ordinamento giuridico, sicché al fine di arrivare alla sua completa abrogazione (la legge rimane vigente per la parte non dichiarata incostituzionale) abbiamo ancora molto da studiare e lottare insieme, se non altro contro una certa decrepita (probabilmente ancestrale) attitudine tutta volta ad adattarsi la Carta a proprio uso e consumo. E d’altro canto il referendum abrogativo che abbiamo promosso come comitato Galatina e Frazioni contro l’Autonomia Differenziata non perde, per ora, il suo oggetto.

Sulla base dei contenuti del comunicato, e in attesa delle motivazioni della suddetta decisione, possiamo attestare che avevamo visto lungo sul conto di una riforma che mortifica il Parlamento e costruisce un modello di devoluzione di poteri e competenze niente affatto coerente con la natura stessa della nostra Repubblica, una e indivisibile, fino a prova contraria, per volere dei nostri padri costituenti.

A questo punto possiamo ritenere sostanzialmente accantonata la pretesa di trasformare il Paese in decine di piccole patrie indifferenti ai principi di uguaglianza tra cittadini e di equità tra territori: ma il rischio non può assolutamente considerarsi del tutto azzerato, visto quanto la tentazione secessionistica sia costantemente in agguato.

 

Oggetto:

Progetto per un impianto di digestione anaerobica per il trattamento di rifiuti speciali non pericolosi con produzione di biometano, sito in agro di Soleto, zona industriale Galatina-Soleto.

Ente proponente FORENERGY SRL.

"Gentile signor sindaco, assessori e consiglieri del comune di Galatina, signore e signori".

Tornando ai rifiuti, mi sono fatto due conti, giusto per avere un'idea pratica del volume che occuperebbero le 40.000 t/a del prodotto solido chiamato “digestato" che fuoriuscirebbe da questo fantomatico impianto, ovviamente dopo averne emunto il biogas, che poi il vero affare è nel biogas, che oltretutto se si brucia genera CO2.

A dire il vero, qualche settimana fa leggevo il piano di sostenibilità di Colacem appena pubblicato, e quindi il calcolo l'ho fatto considerando le 50.000 tonnellate di carbone che Colacem brucia da 73 anni, ogni anno sotto il nostro naso, tanto che c’è vicina, e non ci sono filtri che tengano, tranne i nostri polmoni, che secondo quanto continuano a dire i medici, sono gli unici filtri che trattengono le nanoparticelle di veleni. Scusatemi ancora per la digressione di argomento, ma va ricordato che la VIS (Valutazione di Impatto Sanitario – che è una procedura che consente d’individuare e analizzare gli impatti sulla salute umana), così come previsto in fase di delibera dell’AIA di fine 2021, sta durando da tre anni, e non è ancora finita. Cosa ci dice Sindaco di questo ritardo su un tema così importante per la salute dei cittadini?

Quindi, che siano 40.000 o 50.000, questo ammasso di materiale che si vuole far passare come fertilizzante per ortaggi e piante per cibo umano, secondo i miei calcoli occuperebbe uno spazio grande all’incirca come un campo di calcio, come la Villa Comunale di Galatina per intenderci, con uno spessore in altezza di circa 4 m. Vi invito a fare uno sforzo e a immaginare come saranno le nostre campagne nel giro di qualche anno, che si pregiano di coltivazioni ben specifiche, addirittura doc. ve le immaginate ricoperte da tonnellate e tonnellate di quel minestrone contenente-  forse- sconosciute q.tà di metalli  inquinanti e sostane tossiche?  Ve lo immaginate che danni economici e sanitari ne ricaverebbero i galatinesi?  Soprattutto in salute? 

Oltre ai danni sanitari non sono da sottovalutare anche quelli economici. Tanto si sa che i debiti pubblici alla fine li paghiamo sempre noi.  Secondo il DL semplificazioni 2020, con la deroga Spalmaincentivi 145/2013 e poi ancora potenziata ulteriormente dal DL PNRR  7/11/2021, sarebbero quindici gli anni di incentivi che spettano agli impianti che producono biogas, con un rimborso di 28 centesimi a kilowatt da biogas, mentre sul mercato l’energia non vale più di 7, e già questo dovrebbe far venire dei dubbi sul vero obiettivo di certi progetti. Ma noi ci preoccupiamo di più della nostra salute e di quella delle future generazioni, poiché come dice sempre il dottor Giuseppe Serravezza della Lilt di Lecce, noi siamo già morti.

Fra le altre cose note del progetto in questione, ce n’è una in cui si dichiara che fra le potenzialità dell’impianto vi è anche quella di produrre combustibile per il coincenerimento. Guarda caso calza giusto a pennello con le dichiarazioni del Presidente Emiliano fatte nel mese di marzo, durante il convegno dei quadri generali dei rifiuti, in cui annunciava che tutti i rifiuti dei comuni in provincia di Bari, di Foggia e di Taranto, che non riescono a fare la differenziata, potranno essere inceneriti dai cementifici. Che poi in Puglia non è che ce ne siano tanti, ma il più grosso lo abbiamo a Galatina. E così il rispetto della circolarità richiesta dalla Direttiva Quadro Rifiuti UE 2018/851, recepita in Italia dal d.lgs. 116/2020 e il recupero delle materie prime, finiranno in fumi, tossici ovviamente.

 
Di Redazione (del 03/12/2024 @ 10:00:59, in Comunicato Stampa, linkato 619 volte)

Siamo lieti di annunciare la nascita dell’associazione “Nove e tre quarti A.P.S.” con sede in Noha di Galatina. Tutto ha avuto inizio circa un anno fa, dall’iniziativa di un gruppo di genitori che, al fine di far divertire i propri figli, fare qualcosa di bello per il proprio paese, e - perché no?! - svagarsi anche loro, ha dato vita a Noha ad una manifestazione carnevalesca, che, seppur organizzata in sordina e con pochi mezzi, si è rivelata molto apprezzata e partecipata.

Attualmente l’aspirazione è poter diventare i fautori di una “fabbrica di ricordi”, che possano essere conforto e dolcezza nel futuro di tutti noi e dei nostri figli. Parte di quel gruppo ha voluto fortemente portare avanti il progetto con la costituzione di un’associazione apartitica, senza scopo di lucro e che ha come finalità principale l’organizzazione ed il sostegno di tutte le iniziative tendenti alla valorizzazione del carnevale. Siamo fermamente intenzionati a proseguire nel solco appena tracciato, per dare continuità all'evento che ci ha visto, sempre nella passata edizione, anche coinvolti attivamente nell'allestimento dell'unico carro allegorico che ha sfilato per le strade del paese. Armati solo dell’entusiasmo, con poca esperienza, ma con quella incrollabile “voglia di fare” che caratterizza i grandi progetti, siamo riusciti a riportare il “Carnevale” nella nostra piccola frazione.

Ora, sempre assistiti dallo slancio e dall’idea di una romantica rivoluzione di periferia, l’auspicio è creare adesione, identità, aggregazione. Ci sforzeremo, con tutti noi stessi, di dare continuità a questo tipo di attività, facendola diventare un appuntamento fisso e costante negli anni e non lasciare che resti un episodio, felicissimo, ma isolato. La convinzione è quella di riportare a Noha un “momento di festa”, che già in passato è stato tanto caro alla cittadina (i nostalgici degli anni ‘80/’90 accarezzano ancora il ricordo di un corteo di maschere e carri colorati, molto sentito e pieno di calore). Non solo: la volontà è anche quella di creare altri appuntamenti di genere diverso, al fine unico di far divertire le persone, far trascorrere loro momenti di puro divertimento e leggera spensieratezza.

Attualmente il direttivo dell’associazione è composto da:

  • Thomas Vantaggiato – Presidente;
  • Giancarlo Ballarino – Vicepresidente;
  • Dario Arena – Tesoriere;
  • Giuseppe Mariano – Segretario
  • Riccardo Arena – Consigliere.

Siamo attivi già da un po’: abbiamo inoltrato formale richiesta al Comune di Galatina per una manifestazione carnevalesca da tenersi il 16 Febbraio 2025 a Noha

 

Mercoledì 4 dicembre alle ore 18:00, nella Sala conferenze dell’ex Palazzo De Maria, in Corte Taddeo, è previsto il secondo incontro del Ciclo “Orizzonti: Sud/Nord dai Borbone ai Savoia”, con una conferenza del prof. Francesco Luceri dal titolo: “Il moto galatinese del 1862”.

L’incontro è finalizzato alla riscoperta di una pagina di storia galatinese del tutto inedita che racconta i difficili anni del passaggio dal regime borbonico al nuovo Regno d’Italia visti da una prospettiva sociale e culturale. Muovendo dalla microstoria o storia locale, il nostro ospite evidenzierà crasi e conflitti che si comprendono solo ricorrendo ad un piano storiografico più generale.

Francesco Luceri, nostro concittadino, è docente di filosofia e storia presso il Liceo Capece di Maglie, ha lavorato alla riscoperta del pensiero e del profilo biografico di Pietro Siciliani (studio già avviato con la sua tesi di laurea dal titolo Pietro Siciliani: gli anni della formazione (1832-1861) che gli è valsa il Premio Moro nel 2013 ottenuto dalla nostra Città), pubblicando il Carteggio familiare (2013), con una premessa di Giovanni Invitto e una nota introduttiva di Giancarlo Vallone, e gli Atti del convegno nazionale svoltosi a Galatina nel settembre del 2014, Pietro Siciliani e Cesira Pozzolini, filosofia e letteratura, ed. 2014. È inoltre autore di diversi articoli pubblicati su collettanee e riviste scientifiche.

 
Di Redazione (del 04/12/2024 @ 19:16:23, in Comunicato Stampa, linkato 104 volte)

Nella settimana dedicata alla Memoria Di Federica, arbitro pugliese tragicamente scomparso con il suo piccolo Andrea otto anni addietro per un atto di violenza, atleti e pubblico hanno espresso un momento di partecipazione tributando un lungo applauso in loro ricordo prima del fischio d’inizio della gara.

Prestazione non entusiasmante quella offerta dalla Salento Best Volley, ma che tiene in corsa nella scia delle quattro possibili candidate ai play off, il gruppo allenato da mister Giannotta. La vittoria sulla giovane formazione del Massafra è stata priva di autorità, almeno nella prima parte, rendendo altalenante lo svolgimento dell’incontro.   

Con un organico incerottato ed una condizione atletica precaria, il gruppo capitanato da Guarini ha faticato a trovare i ritmi, soprattutto nel primo parziale, con una formazione molto leggera in fase conclusiva. Poi nel prosieguo gli innesti di Pica e Riccardo De Lorentis, a rilevare rispettivamente Cucurachi e Duma, hanno dato corpo e punti alle conclusioni dei padroni di casa.

Nel primo set la disposizione in campo dei galatinesi, con il diritto a servire, ha visto Asti (in P1) in regia e Cucurachi opposto, Panico e Tundo al centro, con Duma e capitan Guarini (più che mai votato alla causa) di banda e il libero Quaranta in regia difensiva.

II tecnico ospite Buongiorno ha schierato il suo sestetto in P2 con la diagonale Guarracino-Melone, al centro Palmisano e Notaristefano, di banda Cardellicchio e Convertino e D’Agostino libero.

L’iniziale vantaggio della SBV (7-3) con un frizzante Cucurachi, veniva ribaltato (8-11) dall’opposto mancino Melone e da un Notaristefano attentissimo in posto tre, per poi subire la parità con Panico ed Asti. Una serie di errori da ambo le parti ha tenuto in equilibrio la gara (19-19), un ace di Tundo l’ha riportata in parità (23-23), per poi assegnare la prima frazione agli ospiti con una conclusione out dell’opposto galatinese (23-25).

 II set

 
Di Redazione (del 04/12/2024 @ 19:40:06, in Comunicato Stampa, linkato 180 volte)

Un nuovo talento si fa strada nel panorama della narrativa sportiva: la Commissione del Concorso Nazionale per il Racconto Sportivo del Coni ha attribuito una segnalazione particolare, per la categoria Under 18 per il Racconto Sportivo, a Ginevra Romano, la nostra studentessa di classe terza del Polo 1 di Galatina, autrice del racconto “La passione oltre l’agonismo”.

L’iniziativa, voluta fortemente dal CONI, è nata per dare impulso alla produzione letteraria di contenuto sportivo e nell’intento di promuovere e rivalutare un genere narrativo poco divulgato e vede come protagonisti autori e studenti italiani con lavori pubblicati per la prima volta oppure inediti.

Il racconto scritto da Ginevra esplora il mondo dello sport da una prospettiva personale, mettendo in luce i valori profondi che vanno oltre la semplice competizione: passione, dedizione e crescita personale, valori che hanno saputo emozionare la giuria. Uno stile fresco e nello stesso tempo coinvolgente per raccontare la propria esperienza sportiva, che trova nell’allenamento e nelle sfide un modo per superare sé stessi, trasmettendo un messaggio di grande ispirazione.

Il Salone d’Onore del CONI, organizzato al Foro Italico di Roma, ha ospitato la cerimonia di premiazione dei vincitori del 58° Concorso Nazionale Letterario e del 53° Concorso Nazionale per il Racconto Sportivo e dei Premi CONI-USSI 2024.

All’evento sono intervenute importanti figure del mondo sportivo e letterario che hanno sottolineato l’importanza della narrazione nello sport come strumento per promuovere i suoi valori universali: il Presidente del Comitato Olimpico Nazionale Italiano Giovanni Malagò, il Segretario Generale Carlo Mornati, il Presidente del Concorso Nazionale per il Racconto Sportivo Giulio Anselmi, il Presidente del Concorso Nazionale Letterario Paolo Garimberti, il Presidente dell’Unione Stampa Sportiva Italiana Gianfranco Coppola e Daniele Tosatti, figlio di Giorgio, al quale è intitolato il premio speciale “Una penna per lo sport”.

 

Canto notturno di un pastore ...

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