apr242019
I giovanissimi della Centrauto Group Showy Boys Galatina sul podio del campionato under 13 3vs3. Medaglia d'argento per la compagine bianco-verde che, dopo essersi qualificata per la final four provinciale, arriva a giocarsi la finalissima per la vittoria del titolo di categoria.
Alessano, Leverano, Squinzano e Showy Boys Galatina le quattro protagoniste della fase finale del torneo e due semifinali che hanno visto i galatinesi vincere sul Leverano per 2-0 (15-12, 15-10) e l'Alessano superare lo Squinzano con lo stesso risultato (15-11, 15-5).
La final four, che si è disputata in un'unica giornata nel palazzetto dello sport di Leverano, ha visto sfidarsi nella finalissima Alessano e Showy Boys Galatina. Partita combattuta, giocata con attenzione da entrambe le contendenti e con l'Alessano che ha sfruttato al meglio la sua organizzazione di gioco per aggiudicarsi i punti finali dei due set (15-12, 15-12).
Buona prova dei giovani della Centrauto Group Showy Boys che si sono distinti prima nelle gare della regular season, ottenendo il pass per la final four grazie ai punti conquistati nell'ultima giornata, e poi nella final four provinciale.
apr242019
“Ringrazio il consigliere comunale Giampiero De Pascalis per il post pubblicato su Facebook, nel quale denuncia lo stato di degrado dell’immobile ex Istituto tecnico 'Laporta' in via Piemonte a Galatina; prima di fare opposizione però bisogna informarsi bene.Esattamente il 29 gennaio, io e la mia amica Clelia Antonica, incontravamo il Presidente della Provincia Stefano Minerva, per capire quali fossero le intenzioni riguardo all’immobile in questione e ci informava della disponibilità di restituirlo a pieno titolo al Comune di Galatina.
A tal proposito abbiamo subito informato il sindaco ed il consigliere Albano Tundo di tale disponibilità da parte della Provincia e il sindaco si impegnava a contattare la Provincia per far rientrare in possesso l’immobile.
Martedì scorso ho chiamato i vigili urbani per comunicare che il cancello dell’immobile era aperto, senza scattare foto o pubblicare post su nessun social ma adoperandomi fattivamente per cercare una soluzione.
apr242019
L’immobile di via Piemonte è la rappresentazione plastica dell’inconcludenza dell’amministrazione Amante. Si tratta di un’immobile di proprietà comunale, nella disponibilità della Provincia di Lecce che lo aveva adibito a sede dell’istituto Laporta. Dopo il trasferimento della scuola in via Don Tonino Bello, l’immobile di via Piemonte è rimasto inutilizzato, privo di qualsiasi manutenzione e con un degrado ben visibile.
Nel giorno di Pasqua, dopo la segnalazione di un cittadino che lamentava la presenza di tossicodipendenti all’interno dell’immobile in questione e lo stato di degrado del luogo, ho provveduto a constatare che l’accesso allo stesso non era inibito in quanto i cancelli non erano chiusi. Tenuto conto che all’interno insiste un pozzo aperto e che c’era il rischio concreto che qualcuno potesse caderci dentro, ho provveduto ad allertare le forze dell’ordine e la polizia municipale che è prontamente intervenuta apponendo i lucchetti ai due cancelli che immettono nella proprietà.
Ho preparato un’interrogazione urgente per conoscere quali misure sono state decise dall’assessore ai Lavori pubblici del Comune di Galatina e o se il sindaco Marcello Amante ha messo un’ordinanza per la messa in sicurezza dei luoghi. La mia preoccupazione prima è stata ed è per la pubblica incolumità, ma mi chiedo come sia possibile che un immobile in quello stato non sia stato oggetto di alcuna attenzione da parte del Comune.
apr242019
1) Affidamento servizio di raccolta e gestione dei rifiuto;
2) Manutenzione e decoro del manto stradale;
apr232019
No, non ti pare vero. Soltanto qualche giorno fa, l’avevi vista con il suo carrellino da Gerardino, il supermercato (a Noha molti negozi li riconosci dal nome del titolare), e poi da Claudio di Gilberto, e ovviamente a Messa. Oggi invece la Mimina non c’è più. Ha aspettato che finisse la Pasqua di tutti per poter poi celebrare la sua particolare.
A volte non si immagina la forza dirompente delle persone, pur umili, che vivono intorno a noi. Mimina era una di queste, semplice sì, ma rivoluzionaria. Figlia di un fornaio (dovevi vedere l’altr’anno come faceva il pane al presepe vivente: questione di Dna), Mimina fu la prima parrucchiera per signora di Noha, piccolo paesino rurale del Salento.
apr222019
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Il primo è un prato inglese in senso stretto, il secondo salentino. Uno sta bene certamente nel suo naturale habitat britannico, l’altro nella nostra terra. Del prato inglese sarebbe sufficiente una sola immagine, del salentino non basterebbe una galleria intera.
Il prato inglese è uniforme, monotono non crescente (anche nei sensi matematico e musicale della locuzione), regolare, tendenzialmente omogeneo, piatto; il prato salentino invece è irregolare, variegato, singolare, mai identico a se stesso.
Il prato inglese assorbe energia, il salentino te la restituisce.
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Il primo mi dà l’idea di un elettrofono per suoni sintetici; il secondo di un organo con una miriade di canne, una diversa dall’altra per lunghezza, diametro, materiale timbrico e dunque vibrazioni.
apr212019
Be'... Non ci credevo più nemmeno io. A forza di vedere in giro alberi capitozzati e altri tutti secchi, con al massimo qualche rara parvenza di fogliame, pensavo che solo un miracolo potrebbe salvare i nostri ulivi. Dopo aver visto gli alberi di Michele, invece, mi si è riaperta la speranza.
Il mio cuore ha sentito come il chiudersi improvviso di un taglio che perdeva, perdeva appunto, la speranza.
E pensare che Michele non è un contadino, di mestiere fa tutt'altro. Eppure il suo giardino sembra la vetrina di un gioielliere, i suoi ulivi sono tutti in fiore, tutti. Nonostante il suo campo sia circondato da terreni trascurati e ulivi malandati. Cosa fa per mantenerli così? Semplicemente li tratta con la poltiglia bordolese, una potatura arieggiata che ha fatto lui stesso e infine, dice Michele, con le piante ci parla, le tratta come fossero delle persone care.
Osservavo il confronto tra i due uliveti, sono perfettamente uno di fronte all’altro ai lati della strada, in via Aradeo, esattamente nei pressi del viale che porta all’antica Masseria della Contessa, osservavo dicevo, l’incredibile condizione dell’uliveto dirimpetto a quello di Michele, è stato ghigliottinato barbaramente, e lasciato soffocare dal sottobosco di erbe spontanee, mentre le piante di fronte, quelle del nostro amico, sono l’esatto opposto, con un carico di fiori inimmaginabile.
apr212019
Andrea Tundo, laurea in Giurisprudenza con lode con una tesi dal titolo "Tutela e autodeterminazione di minore nella società dell'informazione". E' questo giovane galatinese ad aver vinto il premio di laurea "Avv. Achille Fedele fu Salvatore" - edizione 2018. Un'edizione caratterizzata da un elevato livello qualitativo di tutte le tesi presentate, che affrontano tematiche dei giorni nostri.
Il suddetto premio di laurea è stato istituito nel 1971 in memoria dell'Avv. Achille Fedele, giurista tra i galatinesi illustri, ed è destinato a studenti meritevoli, residenti nel territorio del Comune di Galatina, che abbiano conseguito la laurea nell'anno accademico precedente all'anno di attribuzione del premio. Al termine di un'attenta disamina di tutti gli elaborati da parte di un'apposita commissione, Andrea Tundo è risultato essere il più meritevole tra i vari partecipanti e, nella mattinata di sabato 20 aprile, è stato premiato nella sala del Sindaco presso la casa comunale di via Umberto I.
A consegnare la borsa di studio e un attestato di merito il Sindaco Marcello Amante alla presenza dell'Assessore alla Pubblica Istruzione Cristina Dettù. "E' un orgoglio premiare giovani galatinesi così capaci, che hanno raggiunto risultati importanti con il proprio impegno e sacrificio. Lo studio forma e fortifica, crea una corazza impenetrabile davanti ad ogni episodio di ignoranza ed è d'ausilio in ogni momento della propria professione, e della vita in generale. Premiamo Andrea, augurandogli un cammino ricco di soddisfazioni, e con lui premiamo tutti quei giovani galatinesi che portano in alto il nome della propria Città, qui e altrove".
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