Di Marcello D'Acquarica (del 29/10/2012 @ 15:45:50, in La videodenuncia , linkato 3673 volte)

Notare le differenza tra la prima e la seconda foto.

A Noha, fino poche decine di anni addietro, i funerali si svolgevano dalla Chiesa di San Michele  al Camposanto, a piedi e con la bara in spalla. Poi con il passare del tempo e chissà per quali incomprensibili tagli, cominciarono a limitarsi dalla solita piazza fino alla grotta della Madonna di Lourdes. A quel punto, l’Arciprete benediceva il defunto con l’ultima aspersione di acqua santa e se ne tornava indietro con al seguito chierici, consorelle associate ed eventuali bandisti. La banda, ovviamente solo nel caso dei funerali, è da sempre appannaggio solo dei morti, diciamo così, di un certo pregio. Alla faccia dell’uguaglianza predicata prima da Cristo e poi dalla nostra benedetta Costituzione. Quelli del seguito che volevano partecipare fino in fondo alle condoglianze, naturalmente erano liberi di proseguire fino al Camposanto per la sepoltura, altrimenti il morto se ne andava (si fa per dire) per conto proprio, o nella migliore delle ipotesi,  accompagnato da pochi intimi. I vigili urbani comunque controllavano che tutto avvenisse senza intoppi.

 
Di Albino Campa (del 26/10/2012 @ 00:00:00, in NohaBlog, linkato 4547 volte)

Ormai c’è corrispondenza di “bibliosi” sensi tra il sottoscritto e don Paolo Ricciardi, prelato idruntino. Più di una volta ci siamo scambiati i libri di cui siamo stati gli autori. Solo che in questo commercio non ha mai funzionato la partita doppia: il dare non ha mai pareggiato l’avere. Voglio dire che il numero dei miei lavoretti rilegati a libro non è mai riuscito (e forse mai ci riuscirà) a pareggiare il conto, a raggiungere cioè la numerosità dei tomi scaturiti dalla penna e dalle ricerche di don Paolo Ricciardi. Posso dire di essere certamente in profondo rosso, quanto a biblio-debiti nei confronti di questo mio paziente creditore (di miei crediti nei suoi confronti, invece, nemmeno l’ombra). L’unico modo per ridurre un po’ lo spread - se non d’ammortizzare questo debito - è il cimentarmi nell’abborracciare qualche recensione ai volumi del mio corrispondente: tra le quali potrebbe forse annoverarsi anche la presente.

 

Carlo Carmine  Gervasi, nel consiglio comunale del 24 ottobre 2012, ha chiesto info sulla mancata consegna della vecchia scuola elementare di Noha.

 
Di Marcello D'Acquarica (del 24/10/2012 @ 22:58:05, in Un'altra chiesa, linkato 4396 volte)

 …a parlare di Concilio abbandonato, addirittura “tradito”, dalle colonne di Famiglia Cristiana (n. 42 del 14 ottobre 2012) e da quelle del mensile Popoli (ottobre 2012) è p. Bartolomeo Sorge…

36887. ROMA-ADISTA. A leggerle, sembrano le riflessioni di un esponente del cosiddetto “dissenso” cattolico, o un documento di Noi Siamo Chiesa. Invece a parlare di Concilio abbandonato, addirittura “tradito”, dalle colonne di Famiglia Cristiana (n. 42 del 14 ottobre 2012) e da quelle del mensile Popoli (ottobre 2012) è p. Bartolomeo Sorge, gesuita, ex direttore di Civiltà Cattolica e di Aggiornamenti Sociali, dell’Istituto di Formazione Politica Pedro Arrupe di Palermo (all’interno del quale, assieme a p. Ennio Pintacuda, sostenne, nella sua fase iniziale, la cosiddetta “Primavera palermitana” di Leoluca Orlando e del suo movimento, “La Rete”), nonché storico riferimento intellettuale e pastorale dell’anima conciliare della Chiesa cattolica. Sorge fu infatti tra gli artefici, insieme all’allora segretario della Cei, mons. Enrico Bartoletti, e con Giuseppe Lazzati, del primo convegno della Chiesa italiana su “Evangelizzazione e promozione umana”, svoltosi nel 1976. Si trattava, a dieci anni dalla conclusione del Vaticano II, di «tradurre il Concilio in italiano», di verificare cioè in che misura le acquisizioni dottrinali e pastorali del Concilio Vaticano II fossero state recepite dalla Chiesa italiana.

 
Di Antonio Mellone (del 19/10/2012 @ 00:00:00, in I Beni Culturali, linkato 3649 volte)

Qualche portatore sano di cultura (nel senso che ne parla in continuazione senza esserne minimamente affetto), in buona compagnia con le solite grandi menti locali, ne ha sparata un’altra delle sue a proposito della vecchia scuola elementare di Noha. Sentite questa: la colpa di eventuali atti vandalici a quella benedetta struttura sarebbe nostra, cioè di noi altri che da un bel po’ stiamo rompendo l’anima su questo tema. Dunque sarebbe nostra la responsabilità nel caso in cui dovessero accadere degli atti vandalici alla struttura de quo testé “restaurata” (è d’uopo, per ora, vergare certe parole grosse con le virgolette, almeno fino a quando la struttura non verrà finalmente aperta al pubblico con tutti i carismi), non in quanto mandanti diretti di scelleratezze criminali, non perché si potrebbe cogliere nelle nostre parole istigazione al vandalismo nichilista, non perché il nostro interesse recondito sarebbe quello di una novella distruzione del lavoro fin qui “gregiamente” (senza la e) svolto, ma semplicemente perché ci siamo azzardati ad evidenziare il problema, e dunque avremmo svegliato il can che dorme (ma secondo il nostro modesto punto di vista i cani che dormono sono ben altri).

 
Di Albino Campa (del 18/10/2012 @ 23:48:00, in NohaBlog, linkato 3048 volte)
Domenica prossima 21 ottobre 2012 alle ore 10.30. RaiRo organizza una visita guidata alle bellezze di Noha. La visita guidata partirà dalla Masseria Colabaldi, con i suoi vari manufatti di diverse epoche, i resti messapici, il menhir di Noha, la domus di età romana, la casa Rossa, il palazzo baronale, i resti del castello con la torre provvista di ponte levatoio in pietra, le celebri casiceddhe ed i misteri intorno alla loro costruzione, la chiesa matrice dedicata a S. Michele più volte ricostruita, l’orologio pubblico, i resti della vecchia chiesa dell’Odegitria denominata ” Piccina ” la celebre Trozza, il Calvario. Una passeggiata per rivivere i vecchi fasti di Noha, rimasto comune libero ed indipendente fino al 1811 prima di essere fagocitato da Galatina.
 
Di Fabrizio Vincenti (del 17/10/2012 @ 23:04:04, in Cronaca, linkato 2907 volte)

Corre voce che in Salento, qualche spettabile medico, impiegato di turno presso le varie aziende ospedaliere, che ricordiamolo bene sono strutture pubbliche, finanziate con soldi pubblici (cioè nostri), nonostante ci si presenti con la ricetta dopo anche svariate settimane di attesa per un controllo, richieda agli sventurati pazienti, preoccupati per le loro diagnosi, soldi in contanti. Ricordiamo bene a tutti quanti che i medici impiegati presso le aziende ospedaliere già percepiscono uno stipendio di tutto rispetto (provate a spulciare le loro retribuzione su internet, sono pubbliche) e non possono ASSOLUTAMENTE chiedere denaro quando visitano nel mentre sono impiegati di turno presso un’azienda pubblica come può essere un nosocomio. Poiché regna tanta omertà, ed è quella che rende il sud come il nord una schifezza, si invitano tutti gli sventurati di turno, senza aspettare sempre Striscia la Notizia, ad andare direttamente dal comando della Guardia di Finanza più vicino e denunciare questi criminali senza scrupoli, senza farsi tanti problemi. Nessuno può chiedervi altri soldi se è impiegato di turno presso una struttura sanitaria pubblica se non il ticket sanitario che tutti ben conosciamo.

 
Di Antonio Mellone (del 15/10/2012 @ 21:31:34, in Ex edificio scolastico, linkato 3535 volte)

C’è pure chi s’è scocciato di leggere questi fastidiosi articoli che hanno per tema un problema irrisolto (quello della vecchia scuola elementare di Noha, ristrutturata ma anche no), piuttosto che nausearsi del fatto che sono stati spesi (finora indarno) unmilionetrecentomilaeuro per risistemare un “contenitore” di aria fritta. Anzi di aria calda e fredda, rispettivamente d’estate e d’inverno, visto che non funzionando l’aria condizionata per mancanza di energia elettrica, la vecchia scuola elementare di Noha, riportata al suo antico splendore – si fa per dire – si trova nello stato adatto per godere di quello che si definisce clima continentale. Sì, siamo fatti così, noi altri. Ci dà fastidio il tono, o il semitono, utilizzato nel vergare un articolo, ma senza entrare nel merito; guardiamo alla pagliuzza ma ci scordiamo della trave, non cogliendo il senso del dramma, dell’isolamento, dello  scoramento, della sciatteria di cui siamo vittime sacrificali.

 
Di Antonio Mellone (del 12/10/2012 @ 18:42:04, in Ex edificio scolastico, linkato 3697 volte)

Mentre qualche rappresentante politico nostrano, incontrandoci per caso alla festa patronale di San Michele (di ritorno dalla titanica fatica di fungere – qui la u potrebbe essere sostituita dalla i - da orante e compunto codazzo della sacra statua portata in processione), ci riferisce verbalmente (tanto verba volant) che “mai e poi mai” lascerà qualcosa di scritto in merito allo scandalo del deserto che avanza inesorabile intorno alla vecchia scuola elementare di Noha, qualcun un altro dal “fronte opposto” – virgolette obbligatorie – sta dimostrando ancora una volta una prontezza di riflessi degna di una mummia, tanto che, se proprio volessimo rintracciarne il fantasma o ascoltarne finanche un pensierino da seconda elementare, probabilmente potremmo esser costretti ad organizzare una seduta spiritica.

 

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