Di Albino Campa (del 16/05/2012 @ 23:21:17, in Eventi, linkato 3889 volte)

La compagnia teatrale di S. Caterina il 20 Maggio alle ore 20.00 presso il teatro della Madonna delle Grazie "Noha" ha l'onore di rappresentare una commedia di Vincenzo Abati " LU PUPARU "...

Divertimento assicurato... Vi aspettiamo in numerosi!!!!!!!!!!!!!

Per info contattateci sul sito della compagnia. " compagnia teatrale S. Caterina Galatina "

 

 
Di Albino Campa (del 16/05/2012 @ 22:51:16, in Piedibus, linkato 4506 volte)

In fase sperimentale, da mercoledì 23 maggio 2012, a Noha, si va a scuola a piedi e si prende il Piedibus.
Alle 7.55 dalla Trozza e alle 8.00 da via Bellini angolo via D’Annunzio, due file di alunni, guidate dagli accompagnatori, si snoderanno tra le vie del paese sino a raggiungere la scuola
e poi, alle 13.22 s’incammineranno per riportare tutti a casa!
Si parte, però da lontano: l’Assessorato alla Mobilità della Regione Puglia, all’inizio dello scorso anno, bandisce il concorso “Cicloattivi@Scuola 2011” al fine di promuovere lo sviluppo di pratiche di mobilità sicura e sostenibile. L’Istituto Comprensivo Polo 2 di Galatina vi partecipa con il progetto “Leggere Passi Leggeri. Il piedibus di Noha” e lo vince, con altre 49 scuole pugliesi.
In questo anno scolastico si sono avuti diversi incontri per realizzare le prime fasi del progetto con la partecipazione delle istituzioni locali e di diverse associazioni: “Città Fertile” di Galatina, “Le Sentinelle” di Noha, i “Presidi del Libro”, la Parrocchia San Michele Arcangelo di Noha, il Comando dei Vigili Urbani e il Comune di Galatina, la Biblioteca Giona – Presidio del libro di Noha e naturalmente con l’indispensabile collaborazione di alunni e genitori delle classi coinvolte.  
Stabilite due linee casa - scuola – casa, nel Laboratorio dei Segni e dei Segnali i ragazzi hanno realizzato i disegni da utilizzare nei cartelli che contrassegnano i Capolinea, le fermate,
le Case – Amiche. I due percorsi, Linea A- Azzurra e Linea B – verde, sono inoltre segnalati sui marciapiedi da impronte di “piedi” azzurre e verdi.  Realizzarle è stato proprio divertente!

 
Di Albino Campa (del 15/05/2012 @ 23:06:28, in Cultura, linkato 4179 volte)

Eccovi di seguito il secondo dei tre contributi alla Storia di Noha scaturiti dalle ricerche continue del nostro P. Francesco D'Acquarica

I nomi preferiti dalla gente

La popolazione si affidava quasi sempre alla tradizione che voleva venisse ripetuto il nome degli avi e dei congiunti più prossimi. Il nome assegnato ad un figlio, in caso di morte, veniva ridato al figlio successivo, a dimostrazione di quanto fosse importante il vincolo parentale.
A parte qualche antico nome di origine e di devozione della liturgia greca come per esempio Staurofila (amante della croce) per le donne o Basilio, Cipriano, Teodoro (Totaru), Gregorio… i nomi più diffusi erano:
Anzitutto Maria, il nome dolcissimo della Madonna, che  supera tutti con 382 volte. Poi viene quello del protettore del Paese e cioè S.Michele nelle diverse forme di Michele, Angelo, Arcangelo: 200 volte al maschile ma 77 volte al femminile come Angela o Michela.
Poi Anna con più di 100 volte, Giuseppe con 115 volte al maschile e 92 volte al femminile, Vito con 113 volte al maschile e 68 al femminile. Viene poi Antonio 184 volte al maschile e 92 al femminile. Ma anche Francesco con 90 volte al maschile e 45 al femminile, Donato con 97 volte al maschile e 68 al femminile, Carmine con 45 volte al maschile e 46 al femminile. Ma troviamo anche Lucia con 92 volte, Salvatore con 46 volte al maschile e 2 al femminile.

 
Di Albino Campa (del 13/05/2012 @ 23:25:20, in Cultura, linkato 4489 volte)

Eccovi di seguito il primo dei tre contributi alla Storia di Noha scaturiti dalle ricerche continue del nostro P. Francesco D'Acquarica

Leggendo gli antichi registri dell’archivio parrocchiale di Nona, la prima cosa curiosa che appare evidente che nel 1600-1700 gli abitanti si sono mescolati con molta gente proveniente da altri paesi. Quasi sempre tutta gente del Salento, ma a volte anche da paesi più lontani,  si è inserita nella comunità di Noha o per motivi di matrimonio, ma anche per motivi di lavoro, a volte semplicemente sono di passaggio perché invitati a essere padrini di battesimo o testimoni di uno sposalizio.
Così ho scoperto che anche i miei avi sono di origine della “Terra di Galatone”, perché il 28 gennaio del 1770 un “Angelo della Terra di Galatone”, come recita il seguente documento in latino ecclesiastico in hac mea ecclesia Angelum D'Acquarica Terre Galato­ne et Teresiam Paglialonga de Nohe ambos sponsos novellos et eorum mutuo consensu habito per verba de presenti in matrimonio coniunxi, che tradotto vuol dire: “in questa mia chiesa Angelo D’Acquarica della Terra di Galatone e Teresa Paglialonga di Noha, tutti e due sposi novelli, avuto il loro mutuo consenso, ho unito in matrimonio”.
Nei registri in questione di una persona si può trovare l’annotazione per esempio “del casal di Nohe” oppure “di Nohe” se uno abitava nell’abitato“, oppure “commorante in Nohe” se uno abitava nell’abitato di Noha ma proveniva da altri paesi, oppure “della Terra di Noha”  quando uno era residente nel territorio di Noha. Perciò “della Terra di Galatone” significa che era del territorio di Galatone,  e quindi confinante con le campagne di Noha: basti pensare alla masseria Roncella con la sua campagna molto vicina a Galatone.

 
Di Albino Campa (del 12/05/2012 @ 21:54:55, in Un'altra chiesa, linkato 2876 volte)
Una cara corrispondente mi chiede cosa ne penso dell'ICI sugli immobili commerciali del Vaticano.
Le ho inviato questa risposta:

«Se parliamo di Vaticano, non mi interessa. E' uno stato estero come il Principato di Monaco o la Repubblica di San Marino. Non mi appartiene e non gli appartengo! Se parliamo di Chiesa non la si può non condannare. Cosa ha a che fare questa Chiesa più preoccupata a difendere i propri privilegi che ad assolvere ai propri doveri, con quel Dio che in questi giorni ricordiamo aver scelto di farsi uomo per amore, rinunciando al privilegio, tutto suo, della divinità?
Un chiesa imbavagliata dall'interesse ed un Dio liberato dall'amore non possono convivere in nessun matrimonio».
 
Di Albino Campa (del 11/05/2012 @ 22:12:34, in Eventi, linkato 2671 volte)

Il 13 Maggio alle ore 20:30 nell'ambito della rassegna “Palcoscenico nei luoghi”, presso la sala teatro dell’oratorio Madonna delle Grazie di Noha,  in scena la  Compagnia  LeVieDelFool (Roma) in “Cambio Vita” di Simone Perinelli
Regia: Roberto Belli
Aiuto regia: Daniele Fabbri
Disegni: Stefano Risso
Scena e fonica: Massimo Provinciali
Foto: Paolo Di Marcoberardino

‘’Cambio vita’’ il nuovo e brillante spettacolo di Simone Perinelli, già vincitore di ‘’Schegge d’Autore’’ come miglior attore e miglior regista emergente, con Simone Perinelli e Aurora Mascheretti, regia di Roberto Belli.
Cosa potrebbe accadere se Dio in persona, camuffato da operatore telefonico, dovesse chiamarci per proporci una conveniente promozione volta a non cambiare religione?
Questo è il pretesto che Simone Perinelli utilizza in ‘’Cambio vita’’ per  parlare, più in generale, di situazioni di vita comuni ad ognuno di noi.

 
Di Albino Campa (del 11/05/2012 @ 14:53:32, in Cultura, linkato 9101 volte)

È capitato, capita e capiterà in secula seculorum di regalare dei fiori nelle occasioni speciali, quando si vuole condividere una gioia con qualcuno o si vuole convincere qualcuno/qualcuna d’avere dinanzi la persona giusta, il principe azzurro o la principessa sul pisello. Difatti un bel mazzo di fiori è una soluzione rapida e sempre efficace, un pensiero elegante, sobrio e mai scontato a cui si ricorre soprattutto quando non si vuole rischiare di fare brutta figura. Con dei bei fiori colorati e profumati, possibilmente di stagione, si va sempre sul sicuro, non si rischia mai di sbagliare (a meno che non siano crisantemi!) o di essere fraintesi.
Su questo siamo tutti d’accordo, anche coloro che non amano i fiori o sono allergici al polline, dovranno infatti, con un po’ di onestà intellettuale, ammettere il potere misterioso che si cela dietro questi … organi riproduttivi. Ops, l’ho detto! È più forte di me, nonostante tutta la buona volontà non riesco a pensare ai fiori diversamente. È questo il rischio che si corre quando si studiano le scienze biologiche: rimanere poi intrappolati in una forma mentis che ti fa vedere le cose che ti circondano con un occhio diverso dagli altri. Non saprei dire se questo è un bene o un male, però in un certo senso mi spiace non riuscire a non pensare a degli organi riproduttivi nel porgere dei fiori a qualcuno e non riuscire a trattenere il sorriso quando l’altro li annusa e compiaciuto ringrazia. Come si fa a non vedere le cose per come sono?

 
Di Albino Campa (del 10/05/2012 @ 11:21:27, in Comunicato Stampa, linkato 3005 volte)

In merito all’articolo apparso sul Quotidiano di Lecce a pagina 15 il giorno 10 maggio c.a. e avente titolo  “Sorpresa: Montagna tratta con i socialisti”,  si precisa che il suo contenuto  è frutto di pura fantasia e fuorviante rispetto alla volontà manifestata dal centro sinistra e dal candidato Sindaco dr. Cosimo Montagna.

Difatti sin dal primo minuto dopo il voto il dr. Montagna ha ribadito, proprio con un’intervista rilasciata ieri al Quotidiano di Lecce,  che non vi sarà alcun apparentamento né con i socialisti né con chicchessia.

Pertanto nessuna trattativa né palese né occulta e nessun accordo di sottobanco è stato mai stretto e non lo sarà in futuro.

Il dr. Montagna è risultato il primo ed il più votato, con largo margine, dei candidati,  perché sostenuto fortemente dalla sua coalizione e da tanti cittadini di ogni orientamento politico, che hanno fatto affidamento proprio su quella coesione, oltre che sulla serietà del progetto politico.  Introdurre oggi elementi di instabilità per la coalizione – elementi che hanno caratterizzato tutte le passate amministrazioni -  sarebbe privo di senso.

 
Di Albino Campa (del 08/05/2012 @ 22:23:38, in NohaBlog, linkato 2521 volte)

Si svegliò di soprassalto, madido di sudore. Aveva dormito male quella notte, aveva dormito poco. Non riusciva a capire dove potesse risiedere l’origine di tale strano disturbo: qualcosa gli aveva potuto dar fastidio, pensò. Eppure tutto gli era sembrato così buono, tutto molto appetibile la sera prima a cena. Era da tempo che non si abbuffava in quel modo, lo doveva ammettere. D’altronde non si riteneva poi così vecchio da non riuscire più a sopportare eccessi di quel genere! Non doveva risiedere nel cibo quel senso di pesantezza e di malessere che aveva principio nel basso ventre e veniva su vorticoso per l’esofago sino a sfociare in un insopportabile conato di vomito. Provava a non pensarci, a far finta di niente, a stringere la testa forte nel cuscino. Ecco allora che la nausea veniva sostituita da un cerchio alla testa, un insopportabile fischio nell’orecchio destro che gli faceva strizzare le palpebre e chiudere a riccio le labbra. Un senso di serenità e spensieratezza gli procurava quel gesto innocuo del chiudere le labbra e stringerle forti sino a sentire un filo di amabile dolore venire su per il naso e accarezzargli le tempie. In genere era proprio in quel piacevole momento che finalmente riusciva a distogliere l’attenzione da ciò che più lo turbava.

 

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