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Chi ama il Salento
Di Antonio Mellone (del 10/08/2016 @ 22:13:35, in NohaBlog, linkato 2850 volte)

Chi ama il Salento non riempie la propria social bacheca di immagini del suo mare, né spiffera ai quattro venti il fatto che questa terra è fatta apposta perché la gente goda.

Il Salento è come gli Uffizi, come il Louvre, come una basilica pontificia, e chi lo ama, prima di ritrarne le sue opere d’arte e divulgarle a chicchessia, si sente in dovere di pagare un dazio per il diritto d’autore (o, se preferisce, di Creatore).

Il Salento non ha bisogno di promozione, ma di bocciature; non di lidi privati e resort da escort, ma di libertà dal profitto; non di turismo diventato degrado, ma di viaggiatori delicati.  

Chi ama il Salento non si rinchiude in un villaggio turistico, e non s’illude che certi ammassi di calcestruzzo e cafonaggine portino ricchezza alla nostra terra perché sa che la sottraggono, trasferendola nelle tasche del Briatore di turno.

Il vero Salento non s’ammala di omogeneità, aborre i “baretti sulla spiaggia” con movida a parcella, e gli aperitivi che fanno tendenza specie se shakerati con calca, ressa e fiumana; detesta gli hotel, i ristoranti, le case e le rotonde sul mare; abbassa il volume della musica prima che diventi frastuono assordante; si ribella ai parcheggiatori abusivi dal viso truce e a digiuno di sorrisi.

Chi ama il Salento ascolta la voce di chi non ha voce e non quella del giornalismo con le virgolette; legge la stampa libera da mode e veline politiche; smaschera gli editori e i loro portaborse refrattari alla verità; denuncia gli imbrattacarte asserviti al potere del cemento; ribatte colpo su colpo agli opinionisti organici al clan delle pale eoliche; si fa beffe delle lobby dei transadriatici tubi del gas; condivide la lotta alle cosche dell’asfalto di autostrade a doppio senso, anzi senza; insorge contro le bande armate di trivelle petrolifere e altre mine vaganti. 

Il vero Salento aggiunge l’epiteto “mafia” al lemma Xylella, studia, approfondisce e manifesta compatto, anche rallentando la corsa di un treno quando necessario.

Chi ama il Salento non querela il libero pensiero, non trascina gli altri in tribunale in liti temerarie, è allergico all’intimidazione preventiva, e solidarizza con i compagni iscritti nel registro degli indagati, rei soltanto di partigianeria per la loro terra.

Il vero Salento difende la Costituzione dalle pigliate per fesso chiamate “riforme”, non cede al ricatto occupazionale delle multinazionali, si oppone all’ennesimo centro commerciale, nega la concessione a terzi di un altro arenile da saturare con ombrelloni e lettini riservati, ferma la mano del piromane; e contesta ancora lo sbancamento della costa o di altro suolo per un novello porto turistico, un comparto edilizio, un’area parcheggi. Il vero Salento è quello in grado di dire di NO a molte cose, piuttosto che di SI’ a tutto, e s’accontenta del poco che è abbastanza, anzi già troppo.

Chi ama il Salento lo difende da se stesso.

Antonio Mellone

p.s. Il baobab qui ritratto è l’albero di fico della mia campagna. I cui frutti, in salentino, si declinano al femminile. Una goduria.

 

Commenti

  1. # 1 Di  s.cito (inviato il 11/08/2016 @ 08:45:20)

    Il vero Salento,e'come lo vivi ogni giorno,appunto nel bene e nel male.
    Dicendo le nefandezze,a iosa in modo eccessivo ma perche'purtroppo e'cosi.
    Il troppo cementificare,non depone bene e si puo'solo migliorare sicuramente,ottimismo sempre.
    Salento dovrebbe essere in mio avviso Regione a parte perche'troppo estesa come si puo'riscontrare evidententissimo...

  1. # 2 Di  Pino (inviato il 12/08/2016 @ 08:58:51)

    A livello,locale cosa cambia se c'e'oppure non c'e'il sindaco?
    Ordinanze a c.....e contraddittorie,ospedale si sta per fare un salto indietro,strade che non hanno strisce pedonali visibili,auto a iosa.Se c'e'pista anche di pochi metri,tu Municipio devi incentivare la bicicletta e non fare poi,parchegghi,non a norma giardini-pubblici.
    Se vuoi,avere visiblita'in quanto hai cercato di ridurre rifiuti e poi,i rifiuti li si trovano dietro l'angolo,cosa hai fatto di positivo?
    Mi vogliono dire,i loro signori/e che,siedono palazzo Gorgoni come,si puo' fare concerto oggi,Stadio in un'area pubblica?
    E poi pagare,biglietto?
    Incongruenze incongruenze e non parlo di Salento ma solo,Galatina per farsi,"ddo risate".

  1. # 3 Di  Donato (inviato il 12/08/2016 @ 23:06:10)

    Basta dare i biglietti omaggio e fare qualche inchino per dare visibilità a qualcuno è il gioco è fatto. Guarda in casa nostra, il polivalente in uso alla delegata che insieme ad un amico fanno feste private facendosi pagare il biglietto d'ingresso dai bambini. Enel, acqua,imu,spazzatura, locali tutto pagato dalla comunità.

  1. # 4 Di  Antonella (inviato il 13/08/2016 @ 23:43:28)

    È' giusto ma nessuno ha il coraggio di parlare in faccia
    Solo a GAlatina un ragazzo tempo fa ebbe il coraggio di replicare al sindaco Montagna si chiama Tarantino bravo bravo...

  1. # 5 Di  Conto alla rovescia (inviato il 18/08/2016 @ 10:18:40)

    Tra pochi minuti.....si oppure no?
    Lo scopriremo solo andando a vedere palazzo Gorgoni si oppure no?
    Signori/e fate il vostro gioco,chi vince e chi perde?
    Perde sempre noi,cittadini/e.

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