Sarà stata l’aria primaverile, sarà stata la giornata calda e soleggiata, o l’incantevole cornice del Parco naturale di Porto Selvaggio a rendere tutto bellissimo, oppure tutto insieme, chissà. Fatto sta che il gruppo della “Quattropassi” della FIDAS Noha, Si è divertito alla grande.
Già alle prime ore del mattino di Domenica 17 Aprile, il gruppo composto da una sessantina di partecipanti con in spalla zaini colmi di ogni ben di Dio, si sono dati appuntamento presso la “Casa del Donatore di Noha, dove sono stati accolti dai volontari della Fidas.
Giusto il tempo per organizzare la partenza e presto fatto eravamo già arrivati a poco più delle 9:30.
Bello l’arrivo presso la Torre dell’Alto, ad attenderci una tavola bandita per la colazione che la Fidas ha offerto ai partecipanti, dove fra tante cose buone non potevano certo mancare i pasticciotti, uno dei nostri dolci più prelibati e ricercati dai salentini e oggi a quanto pare non solo da noi salentini.
Non so poi esattamente quanti scalini abbiamo dovuto fare per scendere e risalire quel sentiero ricavato nella roccia dal tempo. Quel tempo che sembrava si fosse fermato lì tra la natura incontaminata del parco, poiché raramente si possono ammirare luoghi così.
Personalmente devo dire che il percorso non è stato facile per raggiungere la spiaggetta, un vero paradiso tra terra e mare, a me purtroppo ancora sconosciuto.
Un “Bel Vedere” in tutti i sensi, enfatizzato dal suggestivo racconto del nostro Socio Donatore Antonio Mellone, bravo conoscitore della storia dei luoghi e delle abitudini di quei luoghi, un racconto portato a termine con la recita de “l’Infinito di G. Leopardi” che ben si collocava all’interno del racconto.
La breve gita al parco, è proseguita fino a sera, e dopo una collettiva pausa pranzo tutti i partecipanti sono ritornati bambini dando sfogo per qualche ora ai giochi di una volta, fino a quando ormai esausti il gruppo ha ripreso la via del ritorno, o meglio “le scale del ritorno”.
A conclusione della bellissima giornata, resta quella malinconia tipica di quando finisce qualcosa di bello, ma stavolta credo la malinconia abbia lasciato il posto alla gioia di aver trascorso una bellissima gita con persone altrettanto belle, con le quali è interessante stare insieme confrontarsi e condividere tantissime cose, e in questo caso condividere il concetto del dono di una parte di noi stessi per gli altri.
E allora, avendo potuto ammirare se pur in parte e per breve tempo tali bellezze della natura, di aver avuto la possibilità di condividere spazi, pensieri, giochi e ogni ben di Dio alimentare, nonostante la fatica per raggiungere il cuore del parco e quello di guadagnare nuovamente il rientro, restando nel contesto leopardiano è proprio il caso di dire che “il naufragar m'è dolce in questo mare”.
Antonio Mariano
Presidente Fidas Noha
L ‘Amministrazione Comunale dimostra, ancora una volta sull’argomento, di avere le idee confuse o, peggio, di perseguire un disegno che non è ancora noto alla Città e non ne fa i suoi interessi.
Abbiamo appreso dall’Assessore Patrizia Sabella che, da una parte, gli uffici comunali sono al lavoro per permettere alla PANTACOM di poter investire circa 20 milioni di euro per realizzare il parco commerciale. Dall’altra l’Amministrazione Comunale continua invece la lite al Consiglio di Stato ( giustificandola come un fatto tecnico), lite che, se dovesse poi vederla vittoriosa, comporterebbe la revoca della licenza alla stessa PANTACOM.
All’ultimo Grado della giustizia amministrativa si arriva dopo che l’ Amministrazione Comunale ha già perso, peraltro con condanna alla spese, innanzi al TAR, per cui la decisione successiva di ricorrere al Consiglio di Stato si prefigura temeraria sotto tutti i profili e comunque vadano le cose, comporterà un danno alla città e alle sue casse.
Non può essere sottovalutata, infatti, la circostanza che, in caso di impossibilità di realizzare l’investimento a causa delle azioni sconsiderate di questa Amministrazione, la Società possa decidere di richiedere i danni subiti.
Se l’Amministrazione ha le idee confuse la invitiamo pertanto a rivolgersi ad esperti che possano ben indirizzare la sua azione in modo da evitare danni ad una città portata da loro stessi al collasso e ridotta al rango di frazione. Se invece, al contrario, l’ Amministrazione Comunale, persegue interessi che non sono mai stati resi pubblici si prepari a rispondere nelle sedi dovute degli atti avventati e contraddittori sin qui adottati.
Per parte nostra, oltre a vigilare sull’azione amministrativa, siamo al lavoro per verificare quali sono le vere ragioni di comportamenti cosi incoerenti ed incoscienti.
Se davvero vogliono il megaparco, così come dicono, la smettano di pensare di poter prendere in giro la Città.
Galatina 7/5/2016
Il segretario
Giuseppe Spoti