Giovedì 15 maggio si è trasformato in una giornata indimenticabile per i bambini delle classi quarte dell’Istituto Comprensivo Polo 3 di Galatina e Noha. Accompagnati dai loro insegnanti, gli alunni hanno preso parte a una visita guidata presso Kalòs – L’Archeodromo del Salento, situato a Caprarica di Lecce: il più grande museo a cielo aperto d’Italia, dove tremila anni di storia prendono vita attraverso un affascinante percorso tra ricostruzioni fedeli e attività esperienziali.

I piccoli visitatori hanno attraversato sei suggestive sezioni storiche, immergendosi in epoche lontane e scoprendo, passo dopo passo, il cammino dell’umanità nel Salento. Dal mondo pre-protostorico con i suoi dolmen, menhir e utensili in pietra, al villaggio dell’età del Bronzo ricostruito nei minimi dettagli con capanne, arredi e suppellettili; dalla maestosa città messapica con mura, botteghe e necropoli, fino al fascino del mondo romano con i templi di Minerva e Apollo.

Grande entusiasmo ha suscitato anche la sezione medievale, con le botteghe artigianali e il villaggio popolato da figure in costume, e quella dedicata alla civiltà contadina, dove i bambini hanno potuto conoscere antichi mestieri, oggetti del passato e tradizioni rurali ormai scomparse. In ogni angolo, occhi curiosi e domande entusiaste testimoniavano quanto questa esperienza riuscisse a stimolare l’immaginazione e l’interesse dei giovani studenti.

Dopo un meritato momento di relax nell’area pic-nic, l’avventura è proseguita con un laboratorio didattico dedicato alla lavorazione della ceramica con la tecnica del colombino. I bambini, guidati da esperti, hanno realizzato un manufatto personale da portare a casa come ricordo tangibile di questa giornata speciale.

 

Saluti festosi e un applauso fragoroso di quelli che generalmente i giovani riservano ai loro idoli della musica o dello spettacolo: è iniziato così l'incontro tra Dario Levantino e gli alunni delle classi quinte della Scuola Primaria e quelli delle classi prime della Scuola Secondaria di primo grado del Polo 3 di Galatina-Noha, tenutosi il 16 maggio scorso a conclusione dell’attività di lettura del romanzo “Il cane di Falcone”.

L'autore, visibilmente emozionato per la calorosa accoglienza, da esperto docente abituato al contatto con i giovani, ha subito catturato l'attenzione dei presenti e, con fare affabile, dopo i saluti di rito,  ha esordito con un semplice: “Io amo i cani, per questo ho scritto un libro che racconta la storia di Giovanni Falcone dal punto di vista di un cane, perché la mia intenzione era quella di raccontare una storia complessa e drammatica in un modo leggero che la rendesse particolarmente piacevole soprattutto ai giovani”.

Levantino ha poi dialogato con gli studenti, riportando vari aneddoti legati alla sua infanzia, fonte di ispirazione per il libro, inoltre si è soffermato sulla figura di Giovanni Falcone, sull'importanza del suo operato, sulla forza del suo coraggio. L'autore ha saputo coinvolgere i ragazzi con riflessioni, stimolando in loro un pensiero critico e consapevole sul ruolo della giustizia nella società.

Dopo aver introdotto il romanzo e le ragioni che lo hanno spinto a scriverlo, ha lasciato spazio alle domande dei ragazzi presenti; in tanti hanno chiesto di intervenire, si sono avvicinati all'autore che, con fare cordiale, ha risposto alle molteplici curiosità; qualcuno gli ha chiesto cosa pensasse della mafia, qualcuno quanto si è dovuto documentare per poter ricostruire la figura di Falcone e riproporla in chiave romanzata nel suo libro, altri hanno domandato l'interpretazione di alcuni passi del romanzo. Il tempo è trascorso velocemente, cercando di soddisfare il desiderio di sapere dei giovani lettori.

La lettura de “Il cane di Falcone” si inserisce nell'ambito dei progetti Lettura e Legalità, parte integrante dell’offerta formativa dell’Istituto, e ricade nella consuetudine di creare una continuità tra scuola primaria e secondaria, svolgendo attività congiunte che facciano da ponte tra i due ordini.

Il libro, letto dagli alunni guidati dai docenti nel corso dell’anno scolastico, ha offerto numerosi spunti di riflessione per l’Unità di apprendimento di Educazione civica e l’incontro con l'autore ha rappresentato un'occasione preziosa per approfondire la conoscenza di figure emblematiche come Falcone e per comprendere l'importanza del loro sacrificio per un futuro più giusto e libero dalla criminalità.

Ad accogliere l'autore, oltre a un folto pubblico di studenti e docenti, era presente anche il Sindaco di Galatina, Dott. Fabio Vergine, che ha voluto sottolineare l'importanza di iniziative come questa per la crescita civile e culturale dei giovani cittadini. Il primo cittadino ha espresso la sua soddisfazione nel vedere l'entusiasmo dei ragazzi nei confronti di un libro che, attraverso la figura di un fedele amico a quattro zampe, riesce a raccontare con delicatezza e profondità la storia di un eroe come Giovanni Falcone e la sua lotta contro la mafia. All’intervento del Sindaco si è aggiunto quello della Dirigente scolastica, Prof.ssa Rosanna Lagna, che fin dal primo momento ha accolto con entusiasmo e supportato l’operato dei docenti culminato nell’evento finale.  La Dirigente ha ribadito che la legalità non è un concetto astratto, lontano dalla nostra vita quotidiana. Al contrario, essa permea ogni aspetto del nostro vivere civile, dai piccoli gesti di rispetto reciproco alle grandi decisioni che plasmano la nostra società.

 

Lunedì 19 maggio alle ore 18:00, nella Sala francescana di cultura della Parrocchia di Santa Caterina, in Piazza Orsini, l’Università Popolare “Aldo Vallone” presenta, nell’ambito del Ciclo “Il cantautorato e dintorni”, un concerto di Michele Bovino, accompagnato alla fisarmonica dal Maestro Francesco Bove, dedicato alla musica e ai testi del cantautore e poeta Fabrizio De André. Introdurrà l’evento/spettacolo il Presidente Mario Graziuso.

Michele Bovino è bibliotecario ed operatore culturale e svolge anche la funzione di Direttore della Biblioteca Comunale e del Teatro Comunale “Domenico Modugno” di Aradeo. Svolge attività non professionistica di cantante, musicista, attore, regista e sceneggiatore. È inoltre autore teatrale di varie opere. Con riferimento alla performance odierna, si può riferire che già da ragazzino s’innamora delle canzoni di De André e da allora la sua passione musicale si sviluppa soprattutto nella consapevolezza e valorizzazione della unicità di musica e poesia. Nell’anno della scomparsa di Fabrizio De André, il 1999, fonda il Gruppo musicale “Gattirandagi” proprio in omaggio al grande Fabrizio, amante dei gatti. Attualmente porta avanti il discorso sulla canzone d’autore insieme al Gruppo “Amistade” realizzando vari musical/teatrali sull’opera “La Buona Novella” e spettacoli itineranti nel Salento dando voce alle canzoni di Fabrizio De André, ma anche di altri grandi cantautori come Francesco Guccini, Francesco De Gregori, Claudio Lolli, Luigi Tenco, Angelo Branduardi ed altri ancora. Nel 2005 fonda la “Libera Compagnia Teatrale” con sede ad Aradeo, nella quale recita e si occupa di regia. In questi ultimi anni la sua attenzione è rivolta anche verso il cinema con all’attivo tre film interpretati da protagonista e vari corti. Organizza e dirige Laboratori Espressivi Teatrali per bambini, ragazzi, adolescenti ed adulti all’interno dei quali svolge con passione e professionalità il ruolo di docente di dizione e recitazione: con grande nostra soddisfazione, da dieci anni, anima il Laboratorio Teatrale “Il teatro ci prende e ci sorprende” della nostra associazione, con produzioni che annualmente riscuotono particolare successo.

 

Galatina, 18 maggio 2025 - Giornata ad alta intensità quella andata in scena al Circolo Tennis Galatina, dove il team di casa ha chiuso sul 3-3 contro il solido TC Bolzano-Bozen nel quarto turno della Serie B1 Maschile del Campionato degli Affiliati FITP 2025.

Il confronto si apre con una vittoria autoritaria del bolzanino Nicola Rispoli su Alessandro Raffaele Bellifemine per 6-2, 6-3, ma il CT Galatina risponde con Andrea Cardinale, che supera Christian Bacher per 7-5, 6-3.

Il match clou della giornata è quello tra Matyas Fuele e Marco Speronello, durato oltre tre ore: il salentino, dopo un primo set perso, rimonta con grinta e chiude il match con un combattutissimo 5-7, 6-4, 7-6(7).

Torna però il pareggio con la prestazione senza sbavature di Tobias Tappeiner, che supera in due set netti Jacopo Duma per 6-2, 6-1.

Nei doppi, le due squadre si spartiscono la posta.

Il duo Fuele/Novo domina la coppia altoatesina Kolbe/Tappeiner con un secco 6-0, 6-1 in appena 41 minuti, regalando il terzo punto ai padroni di casa.

Sul secondo campo, però, Speronello/Rispoli offrono una prestazione impeccabile, imponendosi con un netto 6-1, 6-0 su Cardinale/Mengoli, riportando l’incontro in parità.

Il pareggio finale riflette l’equilibrio tra le due formazioni, entrambe ben attrezzate e determinate. Il CT Galatina può essere soddisfatto per la prestazione di carattere, in particolare di Fuele, protagonista assoluto della giornata con due vittorie.

 
Di P. Francesco D’Acquarica (del 19/05/2025 @ 08:35:57, in NohaBlog, linkato 318 volte)

Ore 18.08 dell’8 maggio quando dal comignolo della Cappella Sistina arriva la fumata bianca, anch’io sto guardando la TV.

Noto subito fibrillazione, urla di gioia, espressioni di  grande attesa. I giornalisti rimasti in Sala Stampa si precipitano fuori, verso la piazza. Via della Conciliazione è un fiume di gente che arriva trafelata, quasi di corsa. Giovanni, 34 anni, manager romano, dice che è “incredibile. Questo è un momento storico”. Quando la Chiesa sembra nascosta, soprattutto in Europa, è bello vedere tutta questa gente che arriva a Roma. Sì, è proprio così: il cristianesimo è stato dichiarato morto tante volte e invece è più vivo che mai, perché fondato sulla fede di un Dio che sa come uscire dal sepolcro.

Un gruppo di pellegrini spagnoli che stava per entrare in piazza per varcare la Porta Santa viene invitato a fermarsi. Alcuni bambini diretti a una festa in maschera arrivano con gli abiti d’occasione: festa annullata; c’è da attendere il nuovo Papa. In meno di un’ora in piazza San Pietro si trovano centocinquantamila persone. 

Quell’ “Habemus Papam” preannunciato dalla fumata bianca con il protagonismo della famigliola dei gabbiani della Cappella Sistina, ormai famosi in tutto il mondo,  mi incolla lì alla mia poltrona. Aspetto di sapere chi è il nuovo successore di Pietro e quale nome ha scelto. Seguo con attenzione ed emozione: “qui sibi nomen imposuit Leonem XIV...”  “ha scelto di chiamarsi Leone XIV”. Una sorpresa. Nome bellissimo.

A quel punto, come m’accade spesso, ho cominciato a pensare anche a Noha.

Sì, nel 1400 a Noha i nostri antenati hanno venerato e celebrato San Leone: il nome che ha scelto il nostro nuovo Papa.

Tutti ormai dovreste sapere che a Noha c’erano 13 chiese; alcune ci sono ancora, di tante s’è persa la memoria, ma di qualcuna esiste tuttora qualche indicazione: della chiesa di San Leone (o San Leo) è rimasto il nome. Ebbene sì, nella mappa a corredo di queste note, si osserva oltre all’espansione del territorio della nostra cittadina anche il toponimo di San Leo o San Leone.

Da documenti certi sappiamo che tutte quelle chiese erano affidate alla cura pastorale dell’arciprete di quel tempo che si chiamava don Giovanni, definito quale arciprete della Terra di Noha. Insieme all’arciprete ci sono altri sacerdoti, come per esempio don Francesco di Noha, don Nicola Canozuri, ma c’è anche don Leone, o meglio papa Leone secondo la nostra antica cultura greco-bizantina.

 

Perché  Galatina e Soleto da vent’anni a questa parte stanno  diventando un gigantesco Hub di rifiuti industriali, industrie inquinanti, snodo di elettrodotti nazionali ed internazionali, impianti energetici rinnovabili sovradimensionati e su terreni agricoli ed oggi si aggiungono i primi 25 ettari di Batterie di Accumulo Energetico industriale (BESS) zeppe di sostanze chimiche e a rischio rilevante di esplosione? Chiediamo un  incontro urgente con  i  Ministri  dell’Agricoltura, dell’Ambiente e dello Sviluppo Industriale, della Salute, delle Imprese, del made in Italy, della Protezione Civile e con la Regione Puglia e chiediamo che le amministrazioni comunali di Galatina e Soleto assieme alla Provincia di Lecce si uniscano a questo appello di salvezza del cuore del Salento e della salute dei cittadini perché così non si può più andare avanti.

ALLEGATO 1

Chissà cosa ormai si voglia intendere per “transizione ecologica”. A noi sorge  il dubbio  che dietro questo certo  lessico ripetuto  fino allo sfinimento si celi tanto  greenwashing, paravento di enormi speculazioni ai danni delle comunità locali, come se non bastasse il dato di fatto che a Galatina  e dintorni si muore di cancro e prematuramente più che in qualsiasi altro distretto d’Italia.

Ad aggravare il tutto l’inconsapevolezza del dramma che vive questa terra, ovvero (il che forse è ancora peggio), la consapevolezza da parte  dei pubblici rappresentanti locali. Peccato che l’unica politica di cui si riesca a blaterare qualcosa sia soltanto quella delle “compensazioni”. 

D’altronde i salmi responsoriali ripetuti a pappagallo non si contano più, tipo:

  • L’energia rinnovabile è il futuro;
  • Il cemento diventa green limitando al massimo gli impatti sull’ambiente;
  • I rifiuti  rientrano nell’economia circolare e creano lavoro;
  • Il campo volo militare arma la guerra per salvare la pace;
  • Il fotovoltaico nelle campagne non supera il 15% del territorio, e quindi si può dare di più;
  • La Xylella ha fatto il deserto [mica  la speculazione e gli altri crimini, sempre in nome  della Xylella], creando il vuoto nei nostri campi: una voragine di 112.km quadrati, e dunque, giacché “sfruttiamo” questa minaccia divenuta opportunità.
  • L’energia rinnovabile serve a Galatina.

ALLEGATO 2

 

Incontro pubblico sui Beni Cu...

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