ago012015
Quando nel nostro piccolo, da perfetti sconosciuti quali eravamo (e siamo), anche dalle pagine del fu “Osservatore Nohano”, scrivevamo gli stessi concetti affermati oggi con più determinazione (e magari efficacia) anche da papa Francesco venivamo additati da pulpiti più o meno autorevoli quali “profeti di sventura”, “disfattisti”, “eretici”, “radicali”, “fautori del no”, e, non ultimo, “comunisti” (scanza-e-libera-Signore).
Ebbene sì, l’enciclica “Laudato sì’” è una sorta di Manifesto contro il pensiero unico liberista [allora come oggi, purtroppo, al governo del nostro paese: la differenza sta soltanto nell’anagrafe: ma non si sa bene chi sia più rincitrullito, se il maestro pregiudicato o l’allievo-bullo da affidare – questi sì - ai servizi sociali, ove questi riuscissero a sopravvivere. Ma forse è molto più probabile che i rincitrulliti siano gl’italiani, sudditi per vocazione, ndr].
In questo scritto papale, di scorrevolissima lettura, dicevamo, si sottolinea la necessità non solo di correggere ma cambiare le abitudini e gli stili di vita, i valori di fondo della società consumistica. Il diritto alla proprietà privata, per il papa, non è né assoluto né intoccabile (ne conveniamo, eccome: cfr. anche il nostro editoriale “Proprietà privata”, su L’Osservatore Nohano, n. 8, anno II, del 9 novembre 2008), mentre la decrescita del mondo ricco a vantaggio di quello più povero è una necessità improrogabile ed urgente (cfr., tra gli altri, il nostro “Decrescita felice?”, il Titano, anno XLV, n. 12, giugno 2012).
lug282015
Ho voluto seguire il consiglio di una mia carissima amica nohana, una di quelle persone che amano la propria terra e si incazzano quando le cose precipitano, come sta accadendo in questi ultimi tempi anche a Noha. Di che si tratta? Per esempio di strani falò notturni, accesi con plastiche varie, per la maggior parte residui della pacciamatura, fumi che ammorbano l’aria di diossina che è altamente cancerogena, di sacchi di immondizia seminati un po’ ovunque, di pozzi artesiani con acqua non più potabile, di intolleranze agli alimenti e non solo, e dulcis in fundo di un crescente numero di persone (anche giovani) che si ammalano delle più svariate forme di cancro. E tutto ciò sempre e anche a Noha. O ci stiamo abituando pure a questo oppure siamo diventati tutti un popolo di incoscienti.
lug242015
Gentile assessore Coccioli,
ti scrivo con la consapevolezza che, come al tuo solito, farai finta di non aver letto questo pezzo (non è la prima, né sarà l’ultima volta).
Il problema, do you remember?, è sempre quello della vecchia scuola elementare di Noha, quasi del tutto ristrutturata ma, appunto, rimasta in mezzo al guado per via di una cabina elettrica dimenticata nella penna di chissà quale ingegnere progettista lautamente retribuito, onde, con il solo allaccio di cantiere (ma quanto durano ‘sti benedetti cantieri a Galatina e dintorni?), in quella scuola diventata nel frattempo Centro (quasi) Polivalente, non funzionano ancora - sebbene installati e nuovi di zecca - né l’ascensore, né l’impianto fotovoltaico, né l’impianto di condizionamento dell’aria.
Abbiamo già sperimentato quanto i nostri politici di Palazzo Orsini siano di fatto tutti chiacchiere e sedativo, ovvero portatori sani di sorrisi ma soprattutto di promesse per allocchi [l’ultima cocciolata, per dire, suonava più o meno così: “Si prevede l’esecuzione dell’intervento di realizzazione della cabina così come sopra detto necessaria ad Enel per fornire i 50 KW richiesti attivando i suddetti impianti tra giugno e settembre 2014”. - Chissà che, parlando di 2014, l’assessore più “promettente” della storia locale non ipotizzasse a suo tempo la reincarnazione, o la vita del mondo che verrà, amen, ndr]; così come non c’è da aspettarsi nulla da certi cittadini affetti da pragmatismo cronico che non considerano codesto scempio di pubblico denaro come un qualcosa di insopportabile, ma come una normale prassi su cui non vale la pena poi di soffermarsi più di tanto (e ripetono con salmodiante democristiano acume: “U fattu è fattu e l’arciprevate è mortu” – da qualche mese ormai in tutti i sensi).
lug242015
Proseguono gli appuntamenti di "Brividi d'estate", la rassegna di manifestazioni ed eventi che stanno animando l'estate nohana, organizzata e presentata dalla Parrocchia" San Michele Arcangelo" e dalla web radio Nohinondazioni.
Venerdì 24 è la volta della musica live con Notte di Note: le piazze di Noha in musica, a partire dalle 21 e con il seguente programma:
lug202015
Oggi, grazie a papa Francesco, la concezione stessa della chiesa da parte di tanti preti “scomodi” sta venendo a galla forse con più determinazione, per non dire veemenza (tanto che il numero degli articoli pubblicati nella rubrica “Un’altra chiesa” tenuta su Noha.it, si è vieppiù ridotto non presentandosene quasi più il bisogno: è lo stesso papa, infatti, che ne sembra essere ormai il portavoce).
Intendiamoci: qui non stiamo dicendo che Francesco sia un papa rivoluzionario, né si potrebbe pretenderlo (e forse nemmeno augurarlo): i due termini sono, infatti, un ossimoro storico e teologico.
Resta il fatto che papa Francesco sembra aver imboccato una strada “altra”, rispetto a quella dei suoi predecessori: quelli parlavano al mondo a condizione che il mondo riconoscesse la sua subalternità; Francesco, invece, sembra farlo con rispetto, se non da pari. Per dire delle cose mai viste prima, in una delle udienze ai giornalisti, Francesco evita di dare “l’apostolica benedizione” per riguardo verso i non cattolici e i non credenti, limitandosi ad un minuto di silenzio.
lug182015
Riportiamo di seguito - proprio nel giorno dell’anniversario della sua ordinazione sacerdotale, avvenuta il 18 luglio 1948 - il necrologio in memoria del compianto don Donato Mellone, apparso sull’ultimo numero de “L’Eco Idruntina”.
Ringraziamo, pertanto, l’autore, don Francesco Coluccia, parroco di Noha, e Mons. Quintino Gianfreda, vicario generale dell’arcidiocesi di Otranto, che ci ha gentilmente fatto pervenire il primo numero del 2015 dello storico “Bollettino diocesano ufficiale per gli atti dell’arcivescovo e della curia” con un biglietto vergato a mano: “Nel caro ricordo dell’amabile don Donato, porgo fraterni saluti – Sac. Quintino Gianfreda”.
* * *
“Tutti i nostri giorni svaniscono[…]. Finiamo i nostri anni come un soffio. Gli anni della nostra vita sono settanta, ottanta per i più robusti, ma quasi tutti sono fatica, dolore: passano presto e noi ci dileguiamo. […] Insegnaci a contare i nostri giorni e giungeremo alla sapienza del cuore”. (Salmo 89).
Quante volte don Donato ha ripetuto le parole di questo Salmo e come ne ha verificato la verità esistenziale soprattutto negli ultimi anni, nelle ultime settimane, nelle ultime ore!
lug132015
Il 29 giugno scorso, come qualcuno di voi saprà, l’Accademia dei Georgofili e addirittura il Comune di Galatina hanno organizzato a palazzo Orsini un convegno dal titolo: “Quale futuro per l’agricoltura salentina”.
Evitiamo le facili battute sul livello di competenza in materia da parte del sindaco ospite (che per fortuna si è limitato al classico sgangherato saluto istituzionale, per cadere, subito dopo, in catalessi) e di buona parte della sua curia, scomparsa dal Municipio (purtroppo momentaneamente) e ricomparsa come da mandato elettorale sotto i festoni delle luminarie sanpietrine; evitiamo altresì i commenti sull’organizzazione del convegno a senso unico (per rendervene conto e se avete fegato date un’occhiata al video, soprattutto alla prima parte) con chilometrici interventi da parte dei relatori, alcuni dei quali non pervenuti (uno su tutti il neo-governatore Emiliano) per via dei soliti “impegni istituzionali” [ma se avevi un precedente impegno, non ti facevi inserire in cartellone, no? ndr.], e spazio risicatissimo e fuori tempo massimo, invece, agli interventi o alle repliche da parte del fin troppo paziente pubblico. Insomma una tavola tutt’altro che rotonda.
Evitiamo queste ed altre considerazioni, dicevamo, per ritornare un attimo agli interventi istituzionali dei sedicenti esperti in materia.
lug132015
lug122015
Improvvisamente, all'età di 69 anni, ci ha lasciati Rosario Greco, un nohano doc emigrato in Germania diversi lustri fa, ma che non ha mai scordato la sua terra, tanto che non solo qui aveva la sua casa, in via Agrigento al numero 40, dove trascorreva le sue vacanze e dove aveva progettato di vivere la sua vecchiaia, ma ha fatto innamorare di Noha e del Salento anche la sua gentile consorte, Monika Pickelmann, di origini tedesche.
Rosario era così legato ai suoi fratelli nohani, e agli altri parenti, tanto da non far mancar loro la sua telefonata quotidiana per augurar loro il buongiorno.
Ora lo accoglierà tra le sue braccia materne, così come da sue volontà, l'antica bella terra di Noha.
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