nov292024
Venerdì 29 novembre alle ore 18:00, nella Sala francescana di cultura della Parrocchia di Santa Caterina, in Piazza Orsini, è previsto un primo appuntamento del Ciclo “Orizzonti: I media oggi” con un incontro dal titolo: “Il direttore della fotografia” con il nostro concittadino, Luigi Martinucci, un’eccellenza nel suo ambito professionale.
Quali i possibili argomenti che saranno trattati durante il dialogo tra l’ospite e il Presidente dell’associazione, Mario Graziuso?
Si potranno esaminare i diversi ruoli e le diverse competenze di coloro che agiscono all’interno di un set, ma in particolare un approfondimento sarà dedicato al ruolo del direttore della fotografia, di colui che si occupa della luce, o meglio degli effetti della luce, sul girato e sulla resa di un film. Egli, infatti, è colui che, assieme al regista, decide e determina il tipo di luce da usare in una scena e come illuminare quella data scena. Si tratta di una figura fondamentale all’interno di una troupe cinematografica.
Qualcuno ha definito il direttore della fotografia “un vero e proprio veggente”: sua è, infatti, la visione globale, sua la partitura visiva di un’opera cinematografica. Dalla lettura della sceneggiatura deve essere in grado immediatamente di immaginare la scena, ancora prima, forse, del regista e dell’attore. Egli è interprete del proprio regista, del suo pensiero e dell’immagine che il regista stesso ha in mente.
Luigi Martinucci nasce il 5 agosto 1968 a Galatina e nel 1987 si trasferisce a Bologna dove inizia ad interessarsi di fotografia. Dal 1992 si occupa, come direttore della fotografia, di cinema e documentari sia in pellicola sia in digitale, ma è nel video digitale che già dagli anni 90 approfondisce in modo particolare la sperimentazione, alla ricerca di nuove soluzioni tecniche. Si forma seguendo i corsi di direzione della fotografia della cineteca di Bologna con Robbie Muller, Peppino Rotunno, Vittorio Storaro, Marcello Gatti.
Le famiglie Campa e Cisotta, e con loro Noha tutta, piangono la prematura scomparsa di Luciana, lavoratrice buona e instancabile, moglie di Pippi e mamma di Pantaleo, Dino, Giovanna e Antonio.
A Pippi, ai figli e ai rispettivi consorti, ai nipoti, ai parenti tutti, e agli innumerevoli loro amici giunga il nostro affettuoso abbraccio.
Noha.it
nov272024
Come annunciato qualche giorno fa, dopo aver interessato gli uffici dei disagi riscontrati in merito al pagamento delle luci votive nella frazione di Noha, si è stabilito che dall’8 Gennaio al 28 Febbraio 2025 il lunedì ed il venerdì dalle ore 9:00 alle ore 12:00 i cittadini di Noha potranno effettuare il pagamento direttamente nella frazione presso l’ufficio comunale di via Calvario.
Resta invariata la possibilità di pagare la luce votiva recandosi agli uffici comunali di Galatina.
Pierluigi Mandorino
nov272024
Donne all’Opera è il titolo della manifestazione che l’Istituto Comprensivo Polo 1 di Galatina e Collemeto ha organizzato questa mattina nel teatro Cavallino Bianco per ricordare il significato del 25 novembre e far riflettere sull’importanza di contrastare ogni forma di violenza.
“La nostra scuola - ricorda Luisa Cascione, dirigente scolastica del Polo 1 - ha voluto fortemente rinnovare l’impegno per dire NO a ogni forma di violenza contro le donne, testimoniare in modo diverso il contrasto anche alla violenza di genere, perché parlare di queste tematiche non è mai abbastanza. Quest’anno ha deciso di farlo in modo diverso rispetto all’anno scorso, attraverso la bellezza di un linguaggio universale come quello della musica, mediante le donne opere che hanno raccontato, e continuano a raccontare, la forza di donne straordinarie, protagoniste di opere conosciute in tutto il mondo, donne che con la loro passione hanno ispirato quanti hanno avuto la possibilità di ascoltare e trarre ispirazione dalle opere stesse”.
Dopo i saluti istituzionali della dirigente Luisa Cascione, dell’assessora all’istruzione Camilla Palombini, dell’assessora alle Pari opportunità Annamaria Congedo e della presidente della Commissione Pari Opportunità Elvira Licchetta, con la cui collaborazione è stato realizzato l’evento, la musica è stata la protagonista assoluta.
Il racconto delle donne attraverso alcune delle più grandi opere conosciute in tutto il mondo e magistralmente eseguite da SalentOpera - Orchestra sinfonica giovanile diretta dal maestro Tommaso Reho, con le interpretazioni di Ludovica Casilli (soprano), Greta Carlino (mezzosoprano), e la voce narrante di Liliana Putino.
Successivamente tutti i ragazzi hanno potuto ascoltare le storie di donne forti, professioniste caparbie e tanaci, che sono riuscite con la loro preparazione a ritagliarsi un ruolo nella società.
Racconti intensi quelli di Cristina Mangia Fisica e Scienziata CNR, Maria Cristina Rizzo Sostituta Procuratrice Generale della Repubblica presso la Corte di Appello di Lecce, Alessia Mariano Calciatrice e Studentessa III^ liceo linguistico A. Vallone Galatina, Sara Zollino Paratleta, Roberta Carrozzo Imprenditrice e componente Cpo Galatina, Roberta Grassi Giornalista de Il Nuovo Quotidiano di Puglia, Erica Fiore Caporedattrice di Telerama, Biagina Carignani Psichiatra e Componente Cpo Galatina, Paola Gabrieli Coordinatrice Centro Antiviolenza "Malala” ATS Galatina che ha descritto l’attività del CAV e illustrato il progetto EpiWe ISS, mediante un’intervista da remoto alla sua responsabile scientifica Simona Gaudi.
Studentesse e studenti hanno avuto l’opportunità di riflettere con altre donne che sono riuscite a raggiungere traguardi importanti nella professione, nello sport e nella vita.
Bellezza, forza, determinazione e passione che quotidianamente caratterizzano la vita di persone comuni ma altrettanto straordinarie e che possono soltanto offrire un esempio a ogni forma di violenza perché la violenza di genere è una delle preoccupazioni della società contemporanea.
In questa battaglia, le donne dimostrano ogni giorno una forza straordinaria, una passione incrollabile per la propria libertà e una determinazione feroce nel rivendicare i propri diritti. È una lotta che non riguarda solo chi è vittima, ma l’intera umanità, poiché rappresenta un passo essenziale verso una società più giusta e paritaria.
Forza: il coraggio di reagire.
Le donne che subiscono violenza fisica, psicologica o verbale dimostrano una forza immensa nel trovare il coraggio di denunciare e cercare aiuto, spesso in contesti in cui prevalgono il silenzio e il giudizio. Questa forza diventa una scintilla di cambiamento, un esempio per altre donne, mostrando che è possibile rompere il ciclo della violenza e ricostruire la propria vita.
Passione: la spinta verso il cambiamento.
La passione è l’energia che anima le donne nella difesa della loro dignità e libertà.
Ogni manifestazione, ogni movimento, ogni parola pronunciata contro la violenza di genere nasce dal desiderio di un mondo migliore. La passione si esprime anche nel supporto reciproco fra donne, nell’impegno delle associazioni, del costruire reti e nelle iniziative che sensibilizzano le nuove generazioni sull’importanza del rispetto e della parità.
Determinazione: un cammino verso la parità.
La determinazione delle donne è ciò che permette di non arrendersi di fronte agli ostacoli. È evidente nei passi concreti compiuti per ottenere giustizia e prevenire la violenza, attraverso l’educazione, la sensibilizzazione e il cambiamento delle leggi.
La determinazione si manifesta anche nell’affrontare le barriere culturali che spesso alimentano la discriminazione e il patriarcato, portando avanti con tenacia la lotta per una società più inclusiva.
“Contrastare la violenza di genere - conclude Luisa Cascione - non è una sfida che le donne possono affrontare da sole. Richiede un impegno collettivo, che coinvolga uomini, istituzioni e l’intera società. È fondamentale educare al rispetto sin dall’infanzia, promuovere politiche che proteggano le vittime e puniscano i colpevoli, e combattere ogni forma di discriminazione che alimenta questa piaga. Le donne, con la loro forza, passione e determinazione, sono al centro della lotta contro la violenza di genere. Ogni passo avanti è un tributo al coraggio di chi non si arrende e un invito a tutti a partecipare a questa battaglia per la dignità e la libertà. Solo insieme possiamo costruire un futuro in cui ogni donna possa vivere libera dalla paura e pienamente rispettata nella sua essenza. Oggi, 25 novembre, l’istituto comprensivo Polo 1 di Galatina e Collemeto è ancora una volta comunità viva e impegnata nel contrasto alla violenza”.
Fiorella Mastria
nov262024
Troverete qui il link di accesso: fate girare!
nov262024
Ai sensi dell'art. 20 dello Statuto Comunale e dell'art. 29 del Regolamento del C.C., il Consiglio Comunale è convocato in seduta ordinaria di 1^ convocazione per il giorno 28 novembre 2024 alle ore
09:00 con continuazione e, occorrendo, in 2^ convocazione per il giorno 29 novembre 2024 alle ore 09:30 con continuazione, presso la Sala Conferenze dell’ex Convento Santa Chiara -piano primo- Piazzetta Galluccio, per trattare i seguenti argomenti:
nov262024
Natale è alle porte e, come ogni anno, sorge il pensiero verso chi, per varie ragioni, non può vivere la gioia e la spensieratezza che le festività natalizie dovrebbero portare.
Il Natale, in particolar modo, appartiene ai più piccoli, e ogni atto di generosità nei confronti dei bambini meno fortunati può aiutare ad alleviare le loro sofferenze.
Anche quest'anno vogliamo tenere fede ai nostri impegni morali; abbiamo deciso pertanto di dare vita ad una nuova edizione dell'iniziativa "Giocattolo Solidale" in occasione delle prossime festività.
Come funziona l'iniziativa "Giocattolo Solidale"?
Il meccanismo è semplice: ci si reca in una delle seguenti attività commerciali, si acquista un giocattolo e lo si lascia in deposito presso il commerciante stesso (sarà pertanto nostra premura ritirarlo appena riceveremo la vostra comunicazione):
• “Iperbimbo” in via Gallipoli ang. via Salacino a Galatina;
• “Il Cantastorie” in via Giovanni Pascoli, 18 a Galatina;
• “Print King” in via Gallipoli, 81 a Galatina.
In alternativa, una volta ritirato il giocattolo, ci contattate e si programma il ritiro a domicilio. Sarà inoltre possibile effettuare una donazione PayPal seguendo questo link:
nov242024
Quando si dice la combinazione. Proprio la mattina del 4 ottobre scorso, giorno del transito di san Francesco, e ugualmente di quel francescano scalzo che era mio papà Giovanni - il quale appunto mi aveva salutato giusto un anno prima - mi chiama Nico Mauro: “Ti devo dare una cosa. Quando ci vediamo?”. E io di rimando: “Sei con noi stasera a teatro, al concerto inaugurale di Levéra?”. E lui, concettoso e stringato come sa essere nei suoi versi: “Sì. Allora a dopo”. Avevo già fatto due più due, e dunque capito che l’oggetto del convegno tra me e il poeta compaesano era la sua ultima creatura, vale a dire la cantica fresca cioè ancora calda di rotativa tipografica dal titolo “Ti parlo con il pane”, volume di Les Flaneur Edizioni, Reggio Calabria, giugno 2024, 86 pagine, presentata qualche settimana prima a Galatina nell’antico chiostro della basilica di Santa Caterina.
E così fu. Dopo i saluti e due parole due sul concetto di Giustizia, che forse è un tantino meglio di quello direi decisamente abusato di Legalità (onde di fronte a leggi ingiuste – come convenuto in quel conciliabolo da foyer - la disobbedienza civile dovrebbe essere una missione), la gentile consorte di Nico, sempre troppo buona con me anche quando attacco i miei ormai proverbiali bottoni, tira fuori dalla sua borsa il suddetto volumetto, lo passa al marito che a sua volta me lo porge in dono con un lapidario: “Non chiedermi dediche eh, leggilo e basta”.
Dovete sapere che prima ancora di leggerli e sottolinearli, e poi far le orecchie alle pagine per segnacolo, i libri io li annuso ben bene. Mo’ non vorrei esagerare, ma questo n-esimo tomo nicomauriano profuma di pane. Dico: letteralmente, oltre che letterariamente. E non per la suggestione del titolo di copertina, ma per il fatto che Nico Mauro è da un bel pezzo un bravo fornaio di parole: le tempera come si dice da noi, le impasta, le schiana, ossia le stende sulla mattra-banca, a volte le prende pure a pugni, e prima di infornarle nella forma voluta le fa lievitare naturalmente, sicché appena sfornate te le mette sotto il naso e tu non puoi fare a meno di sentirne la fragranza, e quindi prenderle e addentarle apprezzandone crosta croccante e pasta morbida.
nov242024
In occasione della Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne il Liceo A. Vallone di Galatina sceglie di sensibilizzare i giovani, e la cittadinanza tutta, sul significato intrinseco di questa ricorrenza.
Previsto nella mattinata di lunedì 25 novembre, alle ore 11.30, un corteo che partirà dalla sede centrale del Liceo, in viale don Tonino Bello, e si muoverà verso Piazza San Pietro dove si terrà un flash mob di riflessione con la costruzione di un simbolico “Albero dei valori”. L'evento si concluderà con la proiezione di un video, che inviterà a un momento di introspezione collettiva sul tema della violenza di genere e sul ruolo che ciascuno di noi può svolgere nel costruire una società più giusta e rispettosa. Durante il tragitto, il corteo farà tappa presso alcuni esercizi commerciali dove verranno affisse storie, immagini e articoli di cronaca di femminicidi: una voce maschile racconterà quella stessa storia, dando simbolicamente voce a chi non l’ha più.
“Non vogliamo essere ab-usate” è il messaggio che gli studenti e le studentesse del Liceo porteranno in corteo, ribadendo che “La violenza sminuisce, deturpa e annulla”!
Tutti gli studenti e le studentesse del Liceo, accompagnati dal personale scolastico, attraverseranno le strade principali della città (viale don Tonino Bello – via Ugo Lisi – C.so porta Luce – Piazza San Pietro) con l’obiettivo non solo di denunciare la violenza, ma soprattutto di porre l'accento sull'emergenza educativa del nostro tempo.
“Non si può rimanere inerti e indifferenti alla scia di sangue e prevaricazioni psicologiche sulle donne. Il numero dei femminicidi non si arresta, i casi di violenza psicologica e di umiliazione fisica e morale non si contano. C’è bisogno di un rinnovamento culturale che tarda ad affermarsi. La comunità scolastica del Vallone, nell’intento di contribuire al risveglio delle coscienze, richiama l’attenzione sulla necessità del rispetto della persona umana. Si deve portare al centro il valore della persona umana, al di à delle differenze di genere. In una società pervasa da valori effimeri e dall’apparenza, si sente il bisogno di educare ai valori e in primis al valore della dignità umana. Gli studenti e le studentesse, supportati dai docenti, hanno voluto con questo secondo flash mob - in continuità con quello dello scorso anno - richiamare l’attenzione sul concetto di violenza che nasce dalla mancanza di valori e di rispetto della dignità umana su cui basare un corretto rapporto tra i sessi.“ Queste le parole della Dirigente Scolastica, prof.ssa Angela Venneri, che ha fortemente promosso e sostenuto l’iniziativa, in un’ottica di sensibilizzazione e condivisione d’intenti.
L'iniziativa si propone di trasmettere un forte messaggio di cambiamento, per sensibilizzare l'intera comunità sul tema della violenza contro le donne e sull'importanza dell'educazione come strumento di trasformazione sociale fin dai banchi di scuola.