L’inquinamento atmosferico danneggia la salute: è indispensabile agire per migliorare la qualità dell’aria. Come arginare l’impatto dell’inquinamento sulla salute secondo “ISDE”. Ecco un esempio:
“L’incremento degli spazi verdi nelle zone di residenza aiuta a favorire il miglioramento. Può essere di aiuto rispettare la regola del 3-30-300: ogni abitante di una città dovrebbe poter vedere tre alberi dalla sua finestra, vivere in un quartiere di cui il 30% è alberato e avere accesso a un parco o una foresta a meno di 300 metri da casa o dal luogo di lavoro”.
Chissà se i nostri sindaci e i loro assessori all’urbanistica, dico anche di Galatina e frazioni, ovviamente inclusi i precedenti, comprendono quali conseguenze socio-economiche comporta lo stato in cui si trova la nostra bellissima città, gloriosa per gli antichi fasti culturali e artistici. Contando le villette, o gli pseudo-parchi pubblici (pseudo è prefisso obbligatorio), presenti in città, e cioè: Falcone e Borsellino, Bersaglieri, San Francesco, piazza Alighieri, Parco di via Calatafimi, Stazione e Giovanni Fedele, secondo un calcolo approssimativo risultano esserci meno di 2 mq di verde pubblico pro capite (*), mentre il Decreto ministeriale 2 aprile 1968 n. 1444 imporrebbe ai comuni un minimo di 9 mq pro-capite. Tenendo conto che villette o pseudo-parchi in buona parte sono ricoperti da estese superfici di mattoni e cemento, si abbatte notevolmente la quantità di verde a testa, condizione necessaria (ma non sufficiente) per la famosa salute dei cittadini. La stessa cosa varrebbe per le frazioni di Noha, Collemeto e Santa Barbara. Di fatto il PUG galatinese vigente sembra dire qualcosa d’altro(**). Per cui dopo aver ascoltato insistenti dichiarazioni pubbliche di alcuni amministratori in carica, i tanto decantati "parchi" converrebbe definirli sin da subito con il giusto nome, vale a dire “comparti edilizi".
Note
(*) Decreto ministeriale 2 aprile 1968, n. 1444. La soglia di 9 m2 di “verde regolato”, descritto come “aree per spazi pubblici attrezzati a parco e per il gioco e lo sport, effettivamente utilizzabili …. con esclusione di fasce verdi lungo le strade” si applica, tra le altre alle Zone territoriali omogenee a quelle di tipo “A - Porzioni di agglomerati urbani che rivestono carattere storico, artistico o di particolare pregio ambientale…”, “B - Parti di territorio totalmente o parzialmente edificate…” e “C - parti del territorio destinate a nuovi complessi insediativi…” così come individuate negli Strumenti urbanistici generali approvati dalle Amministrazioni. ( Bosetti & Gatti - d.m. n. 1444 del 1968)
(**) A partire dagli anni 1967/68 con il tentativo dell’ing. Saverio Congedo, attraversato negli anni 1971.’73 con l’affidamento del PRG all’Arch. Raffaele Panella, sospeso ancora per il Programma di Fabbricazione con relativo Regolamento dell’arch. Carlo Martines, arriviamo fino agli anni ’90 con l’ing. Luigi Cervellati, integrato e modificato sempre a favore di maggiori cubature a gran richiesta dei soliti noti dal progetto dell’ing. Claudio Conversano con cui Galatina vede finalmente l’approvazione del Piano Urbanistico Generale con delibera n.62 del 6 12 2005.
Notizie da: “Breve storia urbanistica di Galatina” Memorie, cronache e tracce dal secondo dopoguerra ad oggi tra legislazione, pianificazione e “abusivismo”, pubblicata sui numeri di 06; 07; 08; 09 -2023; di Arch. Rosario Scrimieri.
Marcello D'Acquarica
Prima donazione (di tante) del 2025.
Questa mattina, gli alunni delle classi terze dell’Istituto Comprensivo Polo 1 di Galatina hanno vissuto un’esperienza magica e indimenticabile al Teatro Don Bosco di Lecce, dove hanno assistito allo spettacolo teatrale "A Christmas Carol" in lingua inglese, messo in scena dalla compagnia Erasmus Theatre.
L’adattamento del celebre racconto di Charles Dickens ha saputo incantare gli studenti, trasportandoli in un viaggio emozionante attraverso le trasformazioni di Ebenezer Scrooge. Il pubblico ha seguito con il fiato sospeso le visite degli Spiriti del Natale – Passato, Presente e Futuro – che, con i loro racconti, hanno mostrato a Scrooge il riflesso del suo egoismo, della sua solitudine e delle conseguenze delle sue azioni. Momenti di tensione e commozione si sono alternati a scene di gioia e speranza, culminando nella straordinaria redenzione del protagonista.
La magia del Natale si respirava in ogni dettaglio dello spettacolo: le musiche dal vivo, i giochi di luci e le scenografie evocative hanno avvolto gli spettatori in un’atmosfera unica, capace di toccare corde profonde e regalare brividi di emozione. I giovani spettatori, catturati dalla bravura degli attori madrelingua, hanno partecipato attivamente, cantando insieme a loro le canzoni "Jingle Bells Rock" e "We wish you a marry Christmas", un momento di unione che ha fatto vibrare il teatro di energia e allegria.
Lo spettacolo non è stato solo un’opportunità per praticare la lingua inglese, ma anche un’occasione per riflettere sui valori universali di generosità e solidarietà, che risuonano con particolare forza nel periodo natalizio. Il messaggio di speranza e cambiamento, racchiuso nelle parole di Dickens, ha lasciato il suo segno, commuovendo e ispirando gli alunni.
Gli studenti sono usciti dal teatro con gli occhi pieni di luce, portando con sé non solo una nuova consapevolezza, ma anche il ricordo di una giornata speciale che, ne siamo certi, rimarrà nei loro cuori a lungo.
Fiorella Mastria
Lunedì 13 gennaio alle ore 18:00, nella Sala conferenze dell’ex Palazzo De Maria, in Corte Taddeo, è previsto il primo appuntamento del Ciclo “Orizzonti:Sud/Nord – Le migrazioni possibili” con un incontro, dal titolo “Profili giuridici della tutela dei migranti”, con la prof.ssa Maurizia Pierri, docente di "Diritto Costituzionale Comparato Italiano ed Europeo" nel Dipartimento di Scienze Giuridiche del Corso di Laurea in Scienze Politiche e delle Relazioni Internazionali dell’Università del Salento,.
L’evento sarà introdotto da Alessandra Falangone, responsabile Comunicazione & Relazioni pubbliche di "Humanfirst Italia", un’associazione nata con lo scopo di promuovere la cultura dell’accoglienza e dell’inclusione per favorire i processi di interazione sociale e culturale tra le diverse etnie e le popolazioni locali e incentivare le relazioni e la comunicazione tra tutte le associazioni che lavorano per i migranti.
Nell’incontro sarà affrontato il fenomeno migratorio, con la sua caratteristica multidimensionale poiché coinvolge i profili umanitario, etico, religioso, sociale ed anche economico. La lente del diritto consente di filtrarne la dimensione giuridica, che è forse la più complessa, sia per ragioni interpretative, sia per la presenza di norme prodotte a più livelli, da quello internazionale a quello regionale, tutte incidenti sulle medesime situazioni. La condizione dei migranti, la loro tutela, le prospettive future legate anche al tema dei cambiamenti climatici, pongono interrogativi spinosi sulla “tenuta” delle democrazie occidentali e sul valore della “cittadinanza”. La Costituzione italiana, con il suo fondamento personalistico, deve rappresentare un faro ineludibile sia per i privati che per le istituzioni.
Mario Graziuso