L’Università Popolare “Aldo Vallone”, nell’ambito del Ciclo Incontro con l’autore, presenta venerdì 31 gennaio 2025 alle ore 18:00 nella Sala Conferenze “De Maria”, in Corte Taddeo, l’ultima prova narrativa dell’architetto Giuseppe Resta dal titolo "L’idoletto”, edito nel luglio 2024 per i tipi “I libri di Icaro”. Dialogano con l’autore Mario Graziuso e Daniela Vantaggiato.
“Al confine tra romanzo di formazione, d’amore e thriller il romanzo trasporta il lettore attraverso il tempo tra Occidente e paesi esotici”, leggiamo nella seconda di copertina: inoltrandoci nella lettura, seguiremo le vicende dei tre protagonisti, l’amore tra Leo ed Isa e l’amicizia tra lo stesso Leo ed Antonio, un commerciante di diamanti italo panamense, nata ad un tavolo di Finca del Mar, un ristorante situato nel quartiere vecchio della città di Panama.
Tema centrale della narrazione, appassionante per le precise scelte formali dell’autore, può essere rintracciato, attraverso l’evolversi dell’amicizia tra i protagonisti e gli eventi narrati, nella lotta millenaria tra bene e male.
Non intendiamo svelare alcun ulteriore elemento dell’intreccio, ma il dialogo con l’autore ci consentirà di approfondire aspetti contenutistici e formali dell’opera che ha anche il merito dal punto di vista storico-sociale, di aprirci a “riflettere sullo sfruttamento, i traffici e gli scontri sanguinari che stanno affliggendo il Congo per la conquista dei giacimenti di coltan, un minerale indispensabile per i dispositivi digitali.”
Giuseppe Resta è nato e vive a Galatone, architetto di formazione con esperienza nel restauro, è scrittore, operatore culturale, divulgatore (architettura, storia e arte) sempre attento alla valorizzazione del territorio. Ha fondato e collabora alla rivista culturale “A Levante” e a varie altre testate. Suoi testi compaiono in pubblicazioni e guide. Ha scritto anche per il teatro con brevi incursioni in film e TV. Ha pubblicato la raccolta di racconti Scirocchi barocchi. Racconti meridiani di amore e rancore (Kurumuni) e, sempre con I Libri di Icaro, i due fortunati romanzi Quel millenovecento69 e I Re dell’Africa.
Mario Graziuso
Dal 31 gennaio al 3 febbraio 2025, Milano si prepara ad accogliere il Next Gen AI Summit, il primo grande evento nazionale dedicato all’integrazione dell’Intelligenza Artificiale (AI) nel mondo della scuola. Il MiCo – Centro Congressi di Milano sarà il cuore pulsante di questa straordinaria iniziativa promossa dal Ministero dell’Istruzione e del Merito nell’ambito del progetto Scuola Futura, parte del PNRR Istruzione - Next Generation EU.
Il Next Gen AI Summit si propone come un laboratorio di innovazione aperto a studenti, docenti e dirigenti scolastici provenienti da tutta Italia, offrendo un palcoscenico unico per il confronto con aziende ed esperti nazionali e internazionali del settore.
Tra gli istituti partecipanti il Liceo Vallone di Galatina, che prenderà parte attivamente alle numerose sessioni formative, workshop interattivi e laboratori immersivi progettati per esplorare il potenziale dell’AI nel sistema educativo.
Quattro gli studenti valloniani selezionati in rappresentanza dei diversi indirizzi liceali: Veronica Congedo (5BS Liceo Scientifico), Marta De Riccardis (5AL Liceo Linguistico), Daniele Mauro (5ASA Liceo Scienze Applicate), Jacopo Mengoli (4AQ Liceo Scientifico Quadriennale). Gli studenti, accompagnati dalla prof.ssa Stefania Tundo, avranno la possibilità di partecipare a esperienze immersive come le AI Stations, postazioni interattive per sperimentare l’AI in vari contesti, e contribuire attivamente ai working group, dove potranno confrontarsi con coetanei di tutta Italia per sviluppare idee innovative sull’uso dell’AI nella scuola del futuro.
Quattro i temi fondamentali su cui si concentrerà il Summit:
- garantire che l’AI resti al servizio dell’autonomia umana e dell’apprendimento personalizzato;
- trasformare gli ambienti scolastici in spazi dinamici e sostenibili grazie alla tecnologia;
- quali strumenti digitali possono affiancare docenti e studenti per migliorare la didattica;
- progettare nuovi modelli formativi per sviluppare competenze trasversali e creative.
La partecipazione all’evento è stata fortemente voluta dalla Dirigente Scolastica del Liceo Vallone, prof.ssa Angela Venneri, che ha lavorato con impegno per offrire agli studenti un’esperienza stimolante e certamente formativa per il loro percorso professionale e di studi. Questo il commento della Dirigente Scolastica sull’iniziativa:
«In continuità con la mission del liceo che mira a formare persone in grado di governare il futuro, si è voluto far vivere agli studenti e studentesse individuate l’opportunità di comprendere le potenzialità dell’IA come strumento che possa supportare la didattica, senza annullare il pensiero critico e la dimensione umana di ogni individuo. La partecipazione al primo summit della scuola italiana sull’IA sarà per i nostri studenti un importante percorso orientativo e formativo ma sarà anche per la docente occasione di aggiornamento con percorsi dedicati, masterclass e sessioni formative personalizzate che restituirà nella comunità di pratiche del liceo. Auguro loro di vivere con grande entusiasmo e partecipazione questa esperienza. Sono certa che daranno il loro contributo!».
Il summit rappresenta un'opportunità di orientamento formativo e professionale, con il rilascio di un attestato digitale personalizzato per gli studenti partecipanti, utile per valorizzare le competenze acquisite. Nell'ultima giornata è previsto l'intervento del Ministro Valditara nella sessione plenaria alle ore 15:00.
Maria Rosaria Campa
Si è tenuta il 28 gennaio 2025, nella sede della Regione Puglia, una riunione della task force sulla questione Minermix. Presenti i componenti del Comitato Sepac, l’azienda, Confindustria di Brindisi e Lecce, i sindacati e la parte politica, con l’assessorato allo sviluppo economico che sta seguendo direttamente il tavolo di lavoro. Ho preso parte alla riunione come consigliera comunale e provinciale, avendo seguito da subito la situazione per via delle tante sollecitazioni ricevute dai lavoratori, alcuni monoreddito, preoccupati dal fatto che finita la Naspi non avrebbero potuto rientrare nel mondo del lavoro, e al contempo lontani dalla pensione. Una importante notizia da sottolineare è quella relativa al fatto che vi è stata assicurazione sul fatto che verrà data precedenza, nelle assunzioni, alla platea storica dei dipendenti tanto che 26 su 32 sono già stati sottoposti a colloquio. Non si conoscono i tempi sulle procedure, dal momento che si procederà alla manutenzione resa necessaria dal fatto che l’azienda è ferma da due anni. Sono già programmate delle successive riunioni per monitorare la prosecuzione dei lavori. Intendo, in ogni caso, continuare a seguire la vicenda da vicino, per fare ciò che posso per aiutare i cittadini coinvolti. Al tempo stesso provvederò ad aggiornamenti sulla vicenda.
Dott.ssa Loredana Tundo
Lo spettacolo "La Belle et la Bête", prodotto dall'Erasmus Theatre e messo in scena presso il Teatro Don Bosco di Lecce, ha offerto agli studenti delle classi seconde di Galatina e Collemeto un'esperienza unica di riflessione e crescita personale. Questa versione moderna e coinvolgente della celebre fiaba ha saputo andare oltre il semplice racconto, diventando un potente strumento educativo e formativo.
Lo spettacolo si è perfettamente inserito nel contesto scolastico, offrendo ai giovani spettatori un'occasione per esplorare temi fondamentali per la loro evoluzione mentale e sociale. In un'epoca in cui le nuove generazioni sono chiamate a confrontarsi con concetti di rispetto, inclusività e diversità, la rappresentazione ha trattato con sensibilità e lucidità argomenti cruciali come il rispetto per l'essere umano in tutte le sue forme, al di là di genere o identità.
"La Belle et la Bête" ha preso una posizione forte contro le discriminazioni, invitando i giovani a riflettere sul valore dell'altro e sulla necessità di superare pregiudizi e stereotipi. È stata una vera e propria denuncia contro l'ignoranza e le paure che spesso creano divisioni tra le persone. La storia ha offerto un messaggio potente di speranza e di fiducia in sé stessi, sollecitando gli studenti a credere nel potere della propria unicità e della propria capacità di accogliere la diversità.
Un altro elemento che ha arricchito profondamente l'esperienza è stato l'uso sapiente della musica, della danza e del canto, che hanno dato vita ai personaggi e permesso loro di esprimere le proprie emozioni in modo autentico. La combinazione di queste forme artistiche ha amplificato il messaggio di integrazione, crescita e riflessione, rendendo lo spettacolo ancora più coinvolgente.
I temi contemporanei come il bullismo, il cyber-bullismo e il body-shaming sono stati trattati con grande delicatezza, invitando gli studenti a riflettere su comportamenti spesso dannosi ma purtroppo ancora presenti nelle dinamiche sociali. Al termine dello spettacolo, è stato possibile avviare un confronto profondo tra gli studenti, stimolato dalle problematiche emerse, che hanno avuto l'opportunità di esprimere le proprie opinioni e domande.
"La Belle et la Bête" non è solo una fiaba romantica, ma un racconto universale che ci insegna a guardare oltre le apparenze. La bellezza esteriore, tanto celebrata e invidiata, è effimera; ciò che davvero conta è la bellezza interiore, che resiste al tempo e alle avversità. La storia ci ricorda che solo attraverso la conoscenza autentica dell'altro possiamo scoprire la vera essenza delle persone.
La resilienza di Belle è un esempio di forza d’animo: affronta con coraggio le sue paure e le sue sfide, dimostrando che ciò che non ci uccide ci rende più forti. E poi c’è l’amore, protagonista assoluto della narrazione, che trionfa sull’odio, sul pregiudizio e sulla solitudine.
Quest'opera immortale è un invito a credere nella potenza del cambiamento, nel valore della comprensione reciproca e nella capacità di trasformare ciò che sembra una maledizione in una benedizione.
In sintesi, "La Belle et la Bête" non è stata solo un'opera teatrale, ma un'occasione per sensibilizzare ed educare i giovani spettatori, coinvolgendoli in una riflessione critica sui temi più rilevanti della nostra società. L'Erasmus Theatre ha saputo creare un'esperienza formativa e significativa che, senza dubbio, rimarrà nella memoria di tutti coloro che hanno partecipato.
Polo 1 Galatina