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Di Redazione (del 27/02/2025 @ 08:01:37, in Comunicato Stampa, linkato 194 volte)

La due giorni dedicata alla memoria di Luigi Baldari, pur annotando negli annali la vittoria della Pag Volley Taviano a spese della Green Volley Galatone, ha travalicato il risultato sportivo offrendo uno spaccato di umanità e di emozioni che solo un profondo legame interpersonale di Luigi con buona parte del pubblico poteva suscitare.

La tribuna folta e partecipativa, con indosso una maglietta commemorativa di cuori stilizzati pulsanti, ha visto coinvolto un periodo temporale di quarant’anni di volley, rappresentato da allenatori, atleti, dirigenti e semplici tifosi, giunti da ogni provincia (Narracci per Taranto), (Maiullari per Bari) fino al consenso plebiscitario da parte del mondo pallavolistico salentino.

Non è facile stimolare emozioni nel pubblico. Bisogna essere bravi attori nell’induzione, saper proporre tematiche intriganti e coinvolgenti. Eppure sul palcoscenico del palazzetto nulla era preconfezionato; l’esplosione di questo sentimento, misto di amarcord e di amarezza, è stato tangibile e spontaneo, acuendo nei familiari di Luigi dolore ed emozione che Lory e Simone hanno portato con fierezza per tutta la manifestazione.

Il gran lavoro del comitato organizzatore “Gli amici di Luigi”, articolato sui molteplici aspetti che una manifestazione di questo livello richiede, ha pagato in termini di presenze(tantissime) di ex giocatori, allenatori e di una partecipazione solidale delle società. Spicca tra le presenze istituzionali quella dell’AIL, l’Associazione Italiana contro le Leucemie-linfomi e mielomi che ha concesso il suo patrocinio attivando una raccolta fondi da devolvere ai reparti di ematologia del Vito Fazzi di Lecce o in alternativa del card. Panico di Tricase.

 

Il 25 febbraio, le classi terze dell’Istituto hanno vissuto un’esperienza intensa e toccante, un incontro che ha lasciato nei cuori e nelle menti dei ragazzi un segno profondo.

L’evento, inserito nel percorso di Educazione Civica e LIBERA, ha offerto agli studenti l’opportunità di confrontarsi con la Giudice Maria Francesca Mariano, una donna che ha fatto della giustizia la sua missione, affrontando in prima linea la mafia con determinazione e coraggio.

Il titolo dell’evento, "Donne e mafia", ha aperto le porte a una riflessione potente e necessaria sulla legalità, sul ruolo (fondamentale) delle donne (contro) nel mondo della criminalità organizzata e sulla forza di chi sceglie di non abbassare lo sguardo di fronte all’ingiustizia.

La Giudice Mariano ha condiviso con i ragazzi il suo vissuto, raccontando il suo impegno. Ha dato voce a quelle donne che, spesso nel silenzio, hanno combattuto e continuano a combattere, pagando un prezzo altissimo per la loro scelta di stare dalla parte della giustizia.

La Giudice Mariano ha portato i ragazzi a una riflessione molto profonda e significativa, spiegando come il sistema mafioso, in particolare quello salentino della Sacra Corona Unita, non sia un fenomeno isolato o lontano, ma qualcosa che affonda le radici nella società e nelle dinamiche quotidiane. Ha fatto capire come certe dinamiche di potere e di controllo, che magari inizialmente si manifestano come comportamenti di prepotenza tra ragazzi, possano evolversi e radicarsi in forme più complesse e pericolose, come la mafia. Omertà e silenzio sono le due parole d’ordine. Atteggiamenti che preparano a vivere in un contesto mafioso, dove il rispetto per la legge e per l'individuo è annullato dal potere, dalla paura e dal dominio del più forte.

Questa riflessione è un richiamo molto importante per sensibilizzare i giovani su come piccoli gesti di violenza, ingiustizia o prevaricazione possano evolversi in comportamenti che minano la legalità e la giustizia, portando le persone a entrare in contesti criminali pericolosi.

L'invito della Giudice è di stare attenti a queste dinamiche fin da giovani e di cercare sempre di scegliere il rispetto, la solidarietà e la giustizia, che sono le vere chiavi per vivere in un mondo migliore e lontano dalla criminalità.

Ha invitato i giovani a esercitare il pensiero critico e a fare sempre riferimento in particolari momenti della propria vita alla figura di un adulto, familiare, insegnante e parente.

Ha fatto riferimento all’importantissimo ruolo della scuola nella formazione delle giovani generazioni. E’ la scuola che deve gettare il seme della consapevolezza del valore di sé, della propria unicità della bellezza del vivere in una società giusta, fondata su valori condivisi. E’ la scuola che deve insegnare a discernere il vero dal falso, che deve insegnare il rispetto, di sé e degli altri, i valori di dignità e libertà, sui quali si fonda ogni società giusta.
 

Sette milioni e mezzo di euro a Galatina provenienti dall’accordo tra il Governo e la Regione Puglia, relativo al Fondo di sviluppo e coesione 2021-2027, per la soppressione di due passaggi a livello con conseguente realizzazione di viabilità alternativa.

La notizia è stata data dal Sindaco di Galatina, Fabio Vergine, e dall’Assessore ai Lavori Pubblici, Giuseppe Spoti, nel corso del Consiglio Comunale di martedì 25 febbraio 2025.

Il progetto, che sarà seguito e realizzato da Ferrovie Sud-Est, rappresenta un’occasione unica per promuovere lo sviluppo della viabilità nel territorio galatinese. Stop quindi ai tanti disagi causati dalle soste interminabili e dai blocchi del traffico, ed in particolare delle ambulanze, in corrispondenza dei passaggi a livello.

Il cospicuo finanziamento ricevuto  è destinato a coprire i costi di soppressione del passaggio a livello che si trova alle spalle di Via San Lazzaro e del passaggio a livello in località Due Trappeti con conseguente realizzazione di un sottopasso. Inoltre, è previsto anche l’abbassamento e l'allargamento a doppia corsia del cosiddetto “Ponte Picaleo”, sbocco naturale del traffico, in entrata e in uscita, in direzione Lecce.

 
Di Raimondo Rodia (del 27/02/2025 @ 08:35:45, in Storie dal Salento, linkato 212 volte)

Durante il periodo di Carnevale è tradizione a Francavilla Fontana la popolosa cittadina del brindisino " Lu Sciutia ti li femmini " cioè il giovedi delle femmine, ma in cosa consiste? I confetti ricci, prodotto tipico locale vengono posti in vendita da bancarelle poste nel centro storico della città degli Imperiali e sono oggetto di una simpatica tradizione che li vede protagonisti di affettuosi scambi, nei due giovedì che precedono il Martedì Grasso. Il primo giovedì, ( lu sciuitìa ti li femmini ), il giovedì delle donne, nelle varie funzioni di mogli, fidanzate o amanti, donano i confetti ricci ai rispettivi partner, come pure le sorelle ai fratelli, le madri ai figli e le amiche agli amici. Il secondo giovedì, (“lu sciuitìa ti li masculi”), quest'anno isarà giovedì prossimo 27 febbraio 2025 quel giorno sono gli uomini a ricambiare quello che è stato un segno d’amore, d’affetto o di simpatia fatto dalle donne. Le mandorle ricce di Francavilla fontana sono un confetto dolce e tenero all’esterno e con una mandorla tostata come piace a me nel mezzo, indescrivibile il sapore. Si tratta di un dolce di mandorle dalla forma ovoidale riccia, della grandezza di circa 2 cm, di colore bianco. La preparazione me la racconta con enfasi ed orgoglio Gianni Tardio, che dal 1924 con la sua famiglia producono questa squisitezza. Si inizia facendo dorare le mandorle in una teglia, nel forno a legna, ancora calde si incamiciano di zucchero oscillandole per circa 1 ora. La ricciatura tipica, si ottiene oscillandole ancora per altre 2 ore, infine si versa la glassa con aggiunta di limone e vaniglia. È preferibile conservare le mandorle ricce in vasetti di vetro o di ceramica a chiusura ermetica, per mantenere a lungo l’ineguagliabile dolcezza. La Mandorla riccia è un dolce prodotto esclusivamente nel territorio del comune di Francavilla Fontana. Tradizionalmente questi dolcetti accompagnavano tutte le ricorrenze festive rituali in particolare durante il carnevale vi è una simpatica usanza di scambio tra uomini e donne durante gli ultimi due giovedi, inoltre si usa per le occasioni festive familiari, come possono essere un matrimonio, una cresima oppure una prima comunione. Per chi non può fisicamente andare ad acquistare a Francavilla fontana le mandorle ricce può comunque acquistare il prodotto che può trovare in negozi specializzati oppure ambulanti di dolciumi che non si fanno mancare questa leccornia.

 
Di Redazione (del 27/02/2025 @ 08:53:38, in Comunicato Stampa, linkato 283 volte)

Dopo circa 20 anni dalla sua approvazione, è stato dato formalmente l'avvio al percorso di formazione di una variante generale dello strumento urbanistico, di un nuovo PUG, che apre nuovi orizzonti di sviluppo e di crescita della città, e interpreta le rinnovate istanze del nostro tempo. Certamente un atto di elevata qualificazione amministrativa.

E lo si è fatto precostituendo i fattori presupposti per un'azione di urbanistica avanzata, attraverso indirizzi di politiche territoriali in linea con le nuove realtà socio-economiche in essere e preordinando una moderna struttura di Ufficio di Piano, che assicuri la totale multidisciplinarietà nella valutazione delle scelte da fare.

Contiamo, con questo, di portare a termine nel corso del mandato il processo di sviluppo sicuramente più significativo ed importante per la città, sottraendola definitivamente dallo stato di marginalizzazione e di stallo in cui si è trovata nel recente passato, ricollocandola nel giusto contesto di centralità che ha avuto nel suo hinterland anche dal punto di vista culturale.

Un’azione amministrativa , - quella dell’avvio della variante generale- maturata dopo due anni di “lavoro di preparazione”, durante i quali sono stati sviluppati tutti i progetti urbanistici potenzialmente ancora validi del PUG in vigore e coerenti con la nuova visione di questa città, come già profilata nelle linee di mandato di governo.

 

Venerdì 28 febbraio alle ore 18:00, nella Sala conferenze “De Maria” in corte Taddeo, è in programma una conferenza dell’architetto Mario Cazzato su “Giacomo Bellanti”, un miniaturista galatinese del ‘400”: l’evento odierno sarà introdotto dalla Consigliera Rosa Anna Valletta.

Nel testo “Galatinesi illustri” (a cura di M.F. Natolo, A. Romano e M.R. Stomeo) così ci viene presentato l’artista di cui ci occuperemo nell’incontro di oggi: “Quasi certamente sconosciuto a Galatina, Giacomo Bellanti fu invece molto attivo e conosciuto alla corte di Ludovico Gonzaga, a Mantova, importante centro di cultura umanista. A Mantova, prima di passare a Napoli, lavorò per due lunghi periodi a diretto contatto con personalità che rivoluzioneranno la radice stessa delle manifestazioni culturali, recidendo ogni legame con la tradizione medievale, come scrive M. Cazzato che colloca questo artista nel processo di rinnovamento che contraddistinse il periodo dell’Umanesimo, definendolo artista lontano e depurato dagli accenti arcaici della tradizione bizantina.

Questa ventata di aria nuova il Bellanti la portò anche a Galatina nei suoi brevi periodi di permanenza. Testimonianza della sua presenza a Galatina, centro abbastanza “recettivo e dinamico”, già “particolarmente vivace” con Maria D’Enghien, si trova nella Basilica di Santa Caterina d’Alessandria in un affresco rappresentante un santo vescovo tra due cavalieri con armatura e stendardo.”

 

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