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Di seguito gli articoli e le fotografie pubblicati nella giornata richiesta.
 
 
Articoli del 13/09/2020

Di Fabrizio Vincenti (pubblicato @ 15:47:45 in NohaBlog, linkato 1819 volte)

A chi ha avuto modo di leggere comunicazione di S.E.R. Mons. Donato Negro, Arcivescovo di Otranto, con la quale rende pubbliche le nuove nomine riguardanti il Clero, non sarà sfuggito che lì, in fondo alla lista, compare un altro nome a noi noto, oltre a quello di don Emanuele Vincenti: don Luigi D’Amato. Anche lui non solo un nome, ma anzitutto un volto.

È lì in fondo non per ordine di importanza ma per età anagrafica. Don Luigi, infatti, è giovanissimo: è nato il 09 gennaio 1992 ed è stato ordinato sacerdote lo scorso anno, il 28 giugno 2019. Chi lo conosce però sa che, nonostante il fisico esile e la sua invidiabile capacità di mantenere un basso profilo, don Luigi D’Amato è un vero e proprio gigante.

Dopo aver passato il tempo successivo alla sua ordinazione presbiterale in Seminario, l’Arcivescovo lo ha voluto ancora lì, per ricoprire l’incarico di vice-rettore. Non solo: accanto a quella comunità che, seppur piccolissima, è di vitale importanza per la nostra chiesa locale, se n’è aggiunta un'altra. Mons. Donato Negro, infatti, il 12 settembre 2020 lo ha nominato anche vicario parrocchiale della Parrocchia “Santa Maria Maddalena” di Uggiano la Chiesa.

Don Luigi è un gigante perché ha camminato tanto e con molti zaini sulle spalle. Ha studiato e ci ha creduto fino alla fine, fidandosi totalmente del Maestro che lo ha chiamato per seguirlo. Ci ha emozionato vederlo accanto a Papa Francesco, e con lui, in quel momento, ci siamo sentiti proprio lì, a un passo dal successore di Pietro per condividere la stessa barca, come se Noha si fosse per un attimo sradicata e trapiantata in Piazza San Pietro.

Don Luigi è un gigante perché è arrivato al centro dalla periferia. In questa nostra società, infatti, dove siamo capaci anche in un paesino come Noha di creare periferie come la “zona 167”, capita spesso che proprio dalle periferie arrivino i grandi uomini. Come Gesù che da Nazaret di Galilea, anch’essa considerata un sobborgo, giunge a Gerusalemme per cambiarne le sorti.

Don Luigi lo abbiamo visto crescere dietro l’altare, dove ci è saputo rimanere con un senso di umiltà e trascendenza che tutt’oggi ci dovrebbe far riflettere.

Essere il vice-rettore di un Seminario è un compito così rilevante che pochi riescono a capire: si tratta di Dio che affida la cura dei semi appena gettati nel terreno del mondo a qualcuno di cui si fida. Lì infatti germogliano e crescono le vocazioni al sacerdozio, seppur in forma embrionale. Anche l’incarico di vicario parrocchiale non è una passeggiata, ma siamo certi che don Luigi sarà un gigante anche in quella circostanza.

Tutta Noha deve essere orgogliosa e grata a Dio per questi uomini che, in un’epoca intrisa di narcisismo, difendono il senso del dono totale di sé, sull’esempio di Cristo.

Don Emanuele, don Giuseppe, don Luigi: insomma, sembra che a Noha gli alberi portino frutti tutto l’anno.

Ti auguriamo di scoprire ogni giorno il significato della tua vocazione, caro don Luigi, e stai pur certo che non c’è burrasca di cui aver paura poiché le tue radici sono nel terreno di Noha che da secoli ha visto la presenza di giganti, e tu sei uno di quelli.

Congratulazioni e che Dio benedica anche te.

 

Fabrizio Vincenti

 
Di Marcello D'Acquarica (pubblicato @ 15:32:24 in NohaBlog, linkato 924 volte)

In questi ultimi mesi di "vita permanente a Noha" ho compreso meglio un paio di cose che ritengo importanti. Parliamo di cultura, di educazione civica, ma soprattutto di beni culturali e, ahimè, di sporcizia. In una parola sola: degrado.

Credo che se Galatina non avesse la basilica di Santa Caterina, forse non sarebbe un Comune fuori dal comune, sarebbe come tanti altri, tipo: Seclì, Collepasso, Andrano, ecc. Tutti bellissimi centri del Salento, senza nulla togliere, ma vogliamo mettere la  cultura e la storia grandiosa che riguarda Galatina? Si preferisce invece tenere viva l'attenzione sulla mondanità giornaliera, quella ardente della passione consumistica, frivola e qualunquista. Per cui tolta la Basilica (che sta rischiando, anch’essa, di diventare merce di scambio), conviene chiudere gli occhi già solo entrando in città provenendo da Lecce: il passaggio a livello è sempre lo stesso da almeno settant'anni. Evito volutamente di entrare nel merito di un’eventuale ulteriore devastazione cui si è pure fatto cenno di recente, a proposito di improbabili sottopassaggi. Per non parlare, poi, di quell'altro fantasioso progetto (speriamo abortito) di un mega parcheggio sotterraneo nelle adiacenze di corso porta Luce. Cose dell'altro mondo, si direbbe, se non che l’altro mondo sembra essere proprio questo.

Anche entrando da sud, e cioè dalla via di Noha, c'è da mettersi le mani nei residui capelli. Eppure sbattiamo il naso davanti ad un complesso scolastico che dovrebbe educare migliaia di ragazzi. Invece cosa vedono i nostri figli? Nuovi comparti edilizi e spazzatura (posto che esista una differenza tra i due concetti). L'estate scorsa, ottemperando al loro impegno, i ragazzi del progetto Monitor 7018 del servizio civile, hanno rimosso, sparsa nell'erba un bel po’ di monnezza del tipo casalingo, dall’area adibita a parcheggio per l’intero complesso scolastico. D'altronde l’area non è mica una zona PIP.

Quando piove un po’, e questo accade ormai da decenni, la via di Noha, a ridosso del complesso scolastico, diventa un mare, e a questo mare, con un sostrato di asfalto e cemento, noi altri non facciamo altro che aggiungere copiose lacrime di coccodrillo.

E vogliamo parlare dell’area Nachi? Incendio propedeutico al cantiere: fra i soliti rifiuti bruciati ci stava anche un palo di cemento e amianto che con l'incendio si è sfarinato e ha brillato le sue ceneri al vento per almeno due settimane. Naturalmente certe polveri sottili non devono chiedere il permesso per finire dritte dritte nei polmoni degli esseri viventi. Alla faccia delle famose normative che costringono alla messa in sicurezza dei cantieri.

A voi pare che s’indigni qualcuno (salvo le solite eccezioni)? A me sembra che tutto taccia. Oggi pare che non ci faccia più caso nessuno. Sta diventando normalità la bruttezza. L’eccezione è diventata la regola.

Dei beni culturali, manco a parlarne. Men che meno dei beni culturali di Noha.  D'altronde se la magnificenza di Galatina con i monumenti e i suoi illustri personaggi, al di là di qualche cittadino (che ancora esercita il ben dell’intelletto), dorme di fatto il sonno della ragione, come possiamo sperare che venga ricordata e custodita la storia millenaria di una piccola frazione con le sue (modeste per carità) testimonianze?  E non mi riferisco alle famose (spero non tristemente) Casiceddhre che si stanno viepiù riducendo in farina di pietra leccese, visto la sostanziale continuità di “attenzione” tra la vecchia e la nuova proprietà, ma anche per esempio ai ritrovamenti delle tombe messapiche che sembrano spariti perfino dal museo civico di Galatina, dov’erano posti, diciamo così, al sicuro.

E di fra' Matteo da Noha che dipinse gli schienali del chiostro di Santa Caterina si parla mai?  E di Giovanni Ciranoia, un possidente di “Noia” che donò i suoi terreni per costruirci sopra la basilica orsiniana, qualcuno fa mai menzione nei suoi tour? Pure l'idea di dire che “Noha non esiste” (dichiarazione pubblica di un assessore delle ultime amministrazioni), che è dunque una periferia di Galatina, è diseducativo, nonché poco rispettoso della nostra identità storica. Se non si conosce non si ama. E  difatti i risultati si vedono.

Insomma, il degrado prima ancora che materiale è soprattutto mentale.

Marcello D’Acquarica

 
Di Fabrizio Vincenti (pubblicato @ 15:30:01 in NohaBlog, linkato 4009 volte)

Don Emanuele Vincenti è il nuovo Parroco della chiesa matrice di Cutrofiano.

Il nostro don Emanuele, nato il 19 aprile 1975, è stato ordinato presbitero il 6 ottobre 2007.

Ci permettiamo l’aggettivo possessivo nostro perché lo sentiamo come parte viva della nostra storia, e riteniamo che sia un vanto essere da lui “rappresentati” in giro per la diocesi poiché ognuno, inevitabilmente, trasmette sempre l’identità della sua gente. Insomma, dove c’è don Emanuele c’è sempre anche tutta Noha insieme con lui.

Dopo un periodo da vice-parroco nella Parrocchia “Maria Ss. Immacolata” di Otranto e dopo nove anni dalla nomina a parroco della Parrocchia “Maria Ss.ma Assunta” di Sanarica, un paese di circa 1.400 abitanti, l’Arcivescovo di Otranto, S.E.R. Mons. Donato Negro, il 12 settembre 2020 lo ha nominato Parroco della Parrocchia “S. Maria della Neve” di Cutrofiano che, da sola, conta circa 5.600 anime in un paese di più di novemila abitanti. Insomma, da una parrocchia dedicata a Maria, ad un’altra sempre dedicata alla Madre di Dio. Don Emanuele è stato sempre devoto della Vergine Madre di Dio e, a quanto pare, sembra che Lei si sia affezionata a lui tanto da volerlo ancora in una chiesa a Lei intitolata.

Il Signore disse ad Abram: ‘Vattene dalla tua terra, dalla tua parentela e dalla casa di tuo padre verso la terra che io ti indicherò”. Inizia così la chiamata di Abramo da parte di Dio. E dopo un bel po’ di anni dalla sua partenza, quando ormai suo figlio Isacco era già ragazzo e Abramo pensava di essere ormai troppo adulto per l’ennesimo viaggio, ancora per una volta e ancora per una prova, Dio lo chiama per qualcosa di più arduo: “Abramo, vai verso il monte che io ti indicherò”, e dopo aver camminato molto “il terzo giorno Abramo alzò gli occhi e vide da lontano il luogo” che Dio gli aveva indicato.

Noi possiamo anche ritenere che il “vattene” di Dio sia una cacciata e invece è sempre l’ennesima possibilità concessa all’uomo. Don Emanuele lo sa, come lo sapeva Abramo, che le sue non sono mai “destinazione” ma solo “tappa”, poiché la vera destinazione è sempre e solo Lui, l’Eterno. Insomma, lasciare per partire, viaggiare per perdersi, arrivare per ritrovarsi. Ogni tappa è un ritrovare se stessi mentre si è costantemente cercati da Dio.

Per voler essere profani si può anche pensare che trasferire un prete da una parrocchia all’altra sia mera necessità funzionale. Ma sbagliamo ogni volta, poiché non consideriamo lo Spirito Santo, che sempre soffia dove vuole. E questa volta quel soffio di Dio ha portato il nostro don Emanuele più vicino a noi fisicamente, poiché spiritualmente vicino ci è sempre stato.

Se dovessi fare una domanda, chiederei cosa lascia a Sanarica, ma fortunatamente questo già lo so poiché l’ho visto con i miei occhi: una comunità, che per un parroco di oggi non è un risultato garantito. Lascia un popolo in cammino, una chiesa più bella, un paese più sano. Cosa invece si porta lo saprà solo lui. E cosa troverà a Cutrofiano? Certamente Dio e la Vergine Maria che lo accolgono consegnandogli, ancora una volta, un bastone da pastore poiché possa condurre il gregge su per le ripide valli. Non offendiamoci se per la Chiesa siamo sinonimo di gregge poiché il gregge è sempre la cosa più importante per un pastore.

Don Emanuele, fin qui ho parlato di te in terza persona come se ti conoscessi per sentito dire, ma io e te siamo cresciuti, o meglio, stiamo crescendo insieme. So come pensi, so cosa speri, so cosa ti spaventa e ti preoccupa, so cosa desideri, so chi sei per come ti sei donato agli altri e a Dio. So chi è tuo papà Pantaleo e tua mamma Maria, so chi è Barbara tua sorella, Giuseppe tuo cognato e chi sono i tuoi due adorabili nipotini. E non è sconveniente citarli in questo contesto perché dobbiamo ringraziare anche loro se per noi sei ancora un segno di speranza, come sei stato un dono per Sanarica e come lo sarai per Cutrofiano.

Cutrofiano è un grande paese e grandi saranno le sfide che ti aspettano. Poiché però ti sei avvicinato a Noha in linea d’aria, fai un fischio se dovessi sentirti qualche volta solo, o stanco, o deluso, e le preghiere di Noha ti alleggeriranno lo spirito in men che non si dica. Noi, gente di Noha, alziamo sempre lo sguardo quando sentiamo parlare di te perché nella tua storia c’è la nostra breve storia incastonata tra questi due millenni. Quando alzerai la tua mano per benedire il popolo che ti è stato affidato, ricordati di sollevarla sempre un centimetro più in alto, affinché la tua benedizione sconfini da Cutrofiano e invada anche Noha.

Non è prassi dire cose del genere in quello che doveva essere semplicemente un “comunicato stampa”, ma per noi don Emanuele non è solo un nome, ma è anzitutto un volto, ed è per questo che accanto a tutti i convenevoli pennellati di auguri e congratulazioni, un “ti vogliamo bene” non potevamo non dirtelo.

Dio ti benedica!

Fabrizio Vincenti

 

Siamo giunti ormai agli ultimi minuti di una “partita” tutt’altro che amichevole che si è giocata in un clima surreale e che ha visto contrapposti da un lato un maledetto virus che aveva deciso di cancellare le nostre strette di mano, i nostri abbracci, le nostre passeggiate, le nostre feste di compleanno, i nostri anniversari, gli ultimi saluti ai nostri cari defunti e dall’altro un gruppo di uomini e di donne che ha letteralmente lanciato il cuore oltre l’ostacolo, oltre le difficoltà, e si è messo in moto e in men ce non si dica ha raggiunto livelli incredibili di solidarietà mettendo in campo le più volenterose Associazioni del territorio.

La rete di solidarietà messa in piedi in pochissimi giorni si è mossa praticamente alla stessa velocità dell’emergenza. Si è diffusa a macchia d’olio, come il rosso di cui, nei decreti del governo e nostro malgrado, sì è rapidamente tinta la nostra amata Italia. Ha inseguito ogni richiesta degli Operatori Sanitari del Santa Caterina Novella di Galatina.

Alla fine il risultato è stato di 26.178,83 a zero.

Ad oltre 26.000,00euro ammontano infatti le donazioni raccolte grazie alla campagna di solidarietà #doniamoaiutiamovinciamo.

Abbiamo acquistato:

  • n.15 semimaschere GVS ELIPSE INTEGRA P3 e n. 20 semimaschere GVS ELIPSE P3 con occhiale per un totale di 1.721,20euro;
  • n. 80 maschere doppio strato tipo KN95 per un totale di 537,80euro;
  • n. 35 tute Tyvek rispondenti alla normativa EN 14126 e EN 1073-2 per un totale di 316,00euro;
  • n. 30 maschere tipo FFP2 per un totale di 226,00euro;
  • n. 100 maschere tipo FFP2 per un totale di 351,01euro;
  • un ecografo portatile, Samsung HM70 With Plus con sonda CA1-7AD, il cui costo è stato di 17.080,00euro (costo coperto pariteticamente dal Club per l’Unesco di Galatina e dall’Associazione #doniamoaiutiamovinciamo) per un totale di 8.543,00euro;
  • n. 9 Tablet Noris 8 tablet RUGGED di tipo medicale con “Barcode scanner”, che garantiranno l’introduzione della cartella clinica elettronica per un totale di 13.848,32euro (1.433,20euro + 6.207,56euro + 6.207,56euro);
  • n. 1 culletta pediatrica per un totale di 445,50euro.

 

Totale spese per oneri e commissioni, imposte di bollo 190,00euro.

Numerose sono state le dimostrazioni di affetto e tantissime sono state le donazioni che ci hanno consentito di raggiungere traguardi insperati solo un paio di mesi fa, ma una cosa in modo particolare ci ha colpito: il rispetto e la sensibilità, sicuramente instillata dai genitori e dagli educatori, di un gruppo di “Bambini” (V sez. A - Scuola Primaria – 1° Polo Galatina) che ha voluto partecipare a questa maratona benefica, tramite la nostra raccolta fondi.

Doveroso a questo punto ringraziare tutti privati e tutte le Associazioni che hanno contribuito a questa maratona di solidarietà di seguito elencate. In particolare ringraziamo di cuore tutti i dipendenti interni e le maestranze delle ditte esterne dello stabilimento di Galatina della Colacem che, grazie a Massimo Panico, Enzo Del Coco, al Direttore ed alla RSU di stabilimento, hanno effettuato una donazione consistente.

Amici della Madonnina – Galatina;

Ass. Volontari Ospedalieri Onlus Galatina;

Ass. Arma Aeronautica "F. Cesari" Galatina;

Ass. Arma Aeronautica "R. Russo" – Cutrofiano;

Ass. Culturale Espressioni;

Ass. Francesco Marco Attanasi onlus;

Ass. Turistica Pro Loco Galatina;

Cinquanta anni dal diploma terza C;

Città Nostra;

Commercianti Corso Porta Luce – Galatina;

Demos Palestra Soleto;

Ditutto.it;

Dipendenti interni e maestranze ditte esterne stabilimento di Galatina della Colacem;

Efficienza Energia Gas & Power;

Fantacalcio: Mariano Alessandro, Tempesta Simone, Stifani Gianmarco, Resta Alberto, Balena Simone, Marchese Roberto, Pellegrino Nicolas, Cardinale Giorgio, Zavatti Andrea, Apollonio Luca che hanno devoluto l’importo del montepremi del fantacalcio per la nostra raccolta fondi;

Farmacia Bucci;

Farmacia Licignano;

Inondazioni APS;

Legambiente Galatina;

Marco Fulgido Macelleria;

Miriàm: donne per il sociale odv;

Mood;

Noha.it;

Nuova Colì;

Olimpia SBV Efficienza Energia;

Quelli di piazza San Pietro 2.0;

R.G. service;

Showy Boys ASD Galatina;

SOS Galatina;

Università Popolare "Aldo Vallone" - Galatina;

Virtus Basket Galatina - TappiAmo Galatina - raccolta eco-solidale tappi di plastica.

 

Attraverso questo link potrete visionare la lista movimenti in uscita:

https://bit.ly/3iopGTQ

 

Attraverso questo link potrete visionare la lista movimenti in entrata:

https://bit.ly/32mlM8H

 

I responsabili della campagna di solidarietà confidano, oggi più che mai, che a questo generoso slancio della cittadinanza segua un doveroso rilancio del Santa Caterina Novella.

 

12 Settembre 2020                                                                                     

#doniamoaiutiamovinciamo

 

130 mila euro stanziati per il rifacimento e la messa in sicurezza di Viale Don Bosco. La Giunta Comunale ha destinato i fondi provenienti dal Ministero dell’Interno per la sistemazione del manto stradale, la messa in sicurezza della via e l’eradicazione degli alberi presenti che, di fatto, hanno reso nel corso degli anni, inutili gli interventi di manutenzione a causa delle loro radici. Il polmone verde verrà, in ogni caso, dopo l’intervento, ripristinato, con la piantumazione di alberi le cui radici non causeranno problemi all’asfalto.

“Una zona importante di Galatina, come Viale Don Bosco, avrà vita nuova, l’intervento è strutturato e studiato per mettere fine a un problema che riguarda molti automobilisti, pedoni e residenti”, hanno dichiarato il sindaco Marcello Amante e l’assessore ai Lavori Pubblici Loredana Tundo.

Ufficio stampa Marcello Amante

 

 

Servizio Segreteria Generale e Affari Istituzionali

 

 

Domenica 13 settembre, alle ore 18,30 il Comitato provinciale per il No al referendum costituzionale sul taglio del parlamentari farà tappa a Galatina, in piazza Dante Alighieri (angolo via Cafaro) e terrà un incontro-dibattito sulle “Ragioni del No”.
All’incontro parteciperanno il professor Fabio De Nardis docente dell’università di Foggia e la presidentessa di Arci Lecce Anna Caputo. L’obiettivo è quello di spiegare, superando slogan e tifoserie, le ragioni della contrarietà a questa pseudo-riforma dai risvolti antidemocratici e populisti che, utilizzando il falso paravento di una riduzione dei costi del funzionamento delle istituzioni democratiche (come se ciò fosse un bene di per sé), avrà l’effetto di tagliare la rappresentanza politica, annientando le posizioni divergenti da quelle maggioritarie, riducendo se non eliminando la pluralità di opinioni che il Parlamento dovrebbe al contrario garantire, togliendo voce a territori che già oggi soffrono un deficit di rappresentanza.
L’effetto della riduzione del numero di parlamentari, unito all’inevitabile aumento della popolazione di ogni singolo collegio elettorale, renderà ancora più elitaria e costosa l’attività politica.
L’incontro sarà l’occasione per spronare tutte le personalità politiche del territorio salentino, sinora troppo compiacevolmente silenti, a prendere finalmente una posizione chiara e ufficiale in merito al referendum. Pertanto invitiamo tutti i candidati al consiglio regionale, tutti gli amministratori locali salentini, tutti i segretari di partito o dei movimenti civici a schierarsi pubblicamente con la sottoscrizione di un appello per il NO, li invitiamo a chiarire pubblicamente ai cittadini da che parte stanno.
All’incontro seguirà un dibattito aperto a tutti coloro che vorranno dare un contributo a titolo personale o delle istituzioni o dei movimenti che rappresentano.

Il comitato provinciale per il No

 

Fotografie del 13/09/2020

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Di Marcello D'Acquarica (pubblicato @ 15:57:52, vista 886 volte)
Nella piazza affari di Noha, non ci sarà mai un lunedì nero ...
 

Canto notturno di un pastore ...

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