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Di seguito gli articoli e le fotografie pubblicati nella giornata richiesta.
 
 
Articoli del 21/10/2025

Fino a qualche anno fa a Galatina e a Noha crescevano i comparti come funghi, e mattone su mattone il destino pareva segnato per sempre: un tutt’uno di case e asfalto attraversati da un unico viale alberato, tuttora vivo e vegeto, sopravvissuto alla fobia che degli alberi sembrano provare certi agronomi del “quando occorre”, del “quando diventano troppo alti”, o “del fuori baricentro”, corroborati dai politici del “ce lo chiede la provincia” (o il “sovranazionale”, lo scaricabarile del momento, il primo e ultimo ostacolo invalicabile  per procedere senza indugio alla mattanza in corso di tutto il territorio).

Ma ora, quanto meno per la zona cosiddetto “Spagheto”, (Tav. 2 del PUG) che si trova fra lo “Scorpo” e la masseria Colbaldi,  il giochetto è finito, e per il prossimo comparto si dovrà attendere il riempimento fino all’orlo della cava (attività che sembra stia procedendo di buona lena con i famosi inerti, ma certo qualche mistura chimica non mancherà alla bisogna, di inerte oramai c’è ben poco, se no che gusto c’è), oppure bisognerebbe spostarsi un po’ più in là, dov’è previsto il grande Parco Periurbano, vale a dire il polmone dipinto di verde, verso il tramonto (cioè a ovest) di Galatina. Da quest’altra parte invece una morsa di pannelli agro-fotovoltaici per un totale di 178.524 m2, (17,8 ettari) costituiranno il patto d’acciaio (e ferro e silicio e fili e gomme) tra Noha e Galatina. Un progetto che venne presentato nel lontano 20/12/2019, come da visura di esproprio, e che fu “congelato” da un ricorso al Tar da parte della precedente amministrazione.

Ecco l’ospite inatteso che sugellerà l’unione:

Dal verbale del consiglio comunale: In Consiglio Comunale il Regolamento per la tutela del benessere degli animali

12. Approvazione schema di convenzione regolante i rapporti tra il Comune di Galatina e la Società HEPV 03 s.r.l., per la compensazione e il riequilibrio ambientale a fronte della realizzazione di un impianto agri-fotovoltaico [notare il prefisso Agri che fa più green, ndr.] per la produzione di energia da fonti rinnovabili nel territorio del Comune di Galatina per una superficie pari a quasi 18 ha.

Il ricorso al Tar effettuato dalla precedente amministrazione, da quanto è emerso dall’ultimo consiglio comunale, pare sia stato così liquidato: “L’impianto s’ha da fare”.

Nulla si può quando la decisione è, appunto, sovranazionale. Così è deciso, l’udienza è tolta.

L’ultimo straccio di biodiversità, seppur flagellato dai rifiuti della cava, pur essendo un ultimo attimo di respiro senza cemento e catrame per i cittadini che risiedono fra Noha e Galatina, deve essere annientato.

Un’ultima cosa a proposito degli usi civici. Si tratta del diritto che è passato dal semplice godimento “delle utilitates offerte dai boschi, terre ed acque ed erbatico in genere - Art. 142 del Codice dei beni culturali e del paesaggio del 2004 - c.d. Legge Galasso-, a garantire invece oggi “[…] una funzione di conservazione, in termini di compatibilità ambientale, secondo il criterio dello sviluppo sostenibile, e cioè in vista di una qualità della vita idonea alla sopravvivenza delle generazioni future” (M.A. Lorizio, Demani civici e tutela dell’ambiente, in Dir. E Giur. Agr. IX, 1993,453 s.)

Il giudice amministrativo purtroppo non entra nel merito delle operazioni in corso: si limita a verificare la mera legittimità degli atti, e hai voglia a parlare dei secolari usi civici, della presa in giro da parte dei neo-colonizzatori, del greenwashing così tanto di moda a proposito della transizione energetica, oltre ovviamente dell’inutilità di una classe politica che (da qualche decennio) s’adegua a tutto, meno che alla tutela della salute della gente. Anche perché gli effetti cadono con l’inerzia di un volano inarrestabile.

Un eventuale ricorso al Consiglio di Stato fatto senza convinzione non servirebbe nulla, men che meno a bloccare quest’ennesimo sfregio alle terre di Noha e di Galatina. Non può esserci salvezza (nemmeno di quel poco che resta del nostro ambiente svenduto) senza una presa di coscienza da parte dei cittadini e dei loro diciamo rappresentanti.

Marcello D’Acquarica
NoiAmbiente e Beni Culturali Noha e Galatina

 

Proprio per questo motivo è stato organizzato a Galatina da parte dell'Associazione Salentina Angela Serra per la costituzione di una rete in Salento di una rete di servizi per la lotta oncologica contro tumori, leucemie e mielomi. La città di Galatina che ha dato i natali ad Angela Serra per la prima volta ospiterà mercoledì 22 ottobre 2025 presso il palazzo della Cultura nella sala Celestino Contaldo alle ore 17.30 il seminario gratuito.

ATTUALITA' IN SENOLOGIA. L'IMPORTANZA DELLA DIAGNOSI PRECOCE E DELLE TERAPIE PRECAUZIONALI.

Il Prof. Massimo Federico, il Prof. Ugo De Giorgi, la Dott.ssa Elisabetta De Matteis e il Dott. Giuseppe Cairo tra i massimi esperti di questo tipo di tumore parleranno dell'importanza della prevenzione, della diagnosi precoce, delle malattie ereditarie familiari, delle Breast Unit e faranno il punto sulle attuali cure del carcinoma mammario.

L'evento è in collaborazione con il Comune di Galatina. Nonostante i suoi 38 anni l'Associazione Angela Serra mantiene il ricordo vivo e palpitante di questa ragazza di Galatina che nel 1977 iniziava la sua avventura universitaria a Modena nella facoltà di medicina. Mentre qui come altrove la pantera universitaria ruggiva contro il potere, erano gli anni di piombo quelli e la nostra Angela sapeva schierarsi e combattere per i diritti delle donne e delle classi più deboli, come ci ricorda la sua compagna di studi Manuela Simoni, in un toccante ricordo di Angela " Angela era aperta ed inclusiva, in poco tempo conobbe tutti i ragazzi e le ragazze del campus, aveva fretta di conoscere, forse un presentimento che la vita presto si sarebbe allontanata da lei ", si laureò velocemente un anno prima di Manuela Simoni, voleva specializzarsi in ginecologia per aiutare le altre donne. Ma la vita come sempre porta gioie e tristezze.

A Modena conobbe il ragazzo che divenne suo marito ed a Modena scopri il terribile male che l’aveva colpita, all’inizio scambiato come un ulcera gastro-intestinale da stress, ma purtroppo era ben altro. Legatissima alla sua famiglia che viveva a Galatina, una famiglia numerosa ed unita, forte della presenza di mamma Lucetta, la matriarca. Negli ultimi tempi della sua vita terrena nonostante i terribili dolori della malattia, una cosa la faceva sorridere, l’arrivo in famiglia della nipotina Elisabetta che gli aveva dato una grande gioia ed un particolare orgoglio alla giovane zia. Uno dei sogni di Angela era stato la maternità, un sogno mai raggiunto a causa della malattia.

Oggi rimane il suo ricordo in tutti quelli che l’hanno conosciuta di persona e continua a vivere nell’associazione, nata proprio 38 anni fa a Modena per volere dei familiari e degli amici. L’ Associazione Angela Serra per la ricerca sul cancro, si è costituita a Modena il 19 febbraio 1987 per onorare la memoria di Angela, giovane medico di Galatina, deceduta a soli 29 anni per un tumore.

L’Associazione Salentina Angela Serra intende impegnarsi al fianco delle istituzioni pubbliche affinché nell’area Jonico-Salentina si sviluppi una moderna rete di servizi oncologici capace di essere avvertita come punto di riferimento esemplare dalla popolazione così da estinguere in poco tempo la piaga della migrazione di migliaia di pazienti all’anno verso altre regioni.

 

Raimondo Rodia

 

Fotografie del 21/10/2025

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