Esiste un pozzo magico a Noha con un nome strano, La Trozza, un pozzo inesauribile come scolpito sul lato in latino "Disseto e non mi Esaurisco 1878 ", mentre dal lato opposto lo stemma della famiglia Congedo, le iniziali H e C stanno per Horatio ( Orazio ) Congedo, costruttore e proprietario del pozzo che dava l'acqua a Noha ed ai suoi abitanti in cambio di un piccolo contributo.
Al pozzo lavoravono almeno due operai che versavano l'acqua che veniva tirata su dalle profondità della terra a forza di braccia ed argano tiravano fuori dalle profondità della terra fino ai 92 metri il prezioso liquido.
L'acqua arrivata poi in superficie veniva versata nei due contenitori posti ai due lati, uno o due altri operai incassavano il contributo e facevano riempire le " menze ", recipienti di rame zincata ai clienti.
Questo commercio dell'acqua avvenne fino all'arrivo dell'Acquedotto Pugliese che qui arrivo intorno al 1930.
Infine il nome Trozza con cui viene battezzato il pozzo deriva dalla forma dialettale con cui si indica la carrucola usata per tirare su l'acqua e portarla in superficie.
Raimondo Rodia