Il docente madrelingua entra nelle sezioni delle scuole dell’infanzia di via Spoleto e via San Lazzaro, nelle classi della scuola primaria di via Spoleto e nelle classi della scuola secondaria di via Corigliano a Galatina e Noha a partire dai primi giorni di febbraio integrando il curricolo scolastico e rafforzando le competenze dei bambini e dei ragazzi, come previsto nel Piano dell’Offerta Formativa e in collaborazione con la Morgan School.
Nel panorama educativo odierno, l’insegnamento della lingua inglese rappresenta una delle competenze più importanti per il futuro dei nostri giovani. La globalizzazione, la crescente interconnessione tra culture e la continua evoluzione del mondo digitale richiedono che le nuove generazioni possiedano una solida preparazione linguistica, in particolare nell’inglese, lingua franca internazionale.
L’integrazione della lingua inglese con madrelingua nei curricoli scolastici della scuola dell’infanzia, delle classi quarte della scuola primaria e delle classi seconde della scuola secondaria di I grado costituisce un elemento fondamentale per garantire una formazione completa e di alta qualità. In questo contesto, la collaborazione con la Morgan School gioca un ruolo cruciale nell'offrire ai nostri allievi un modello linguistico adeguato ai tempi e alle sfide del futuro.
Scuola dell’Infanzia: un approccio ludico e immersivo
Nel contesto della scuola dell’infanzia, l’introduzione dell’inglese attraverso insegnanti madrelingua permette ai bambini di entrare in contatto con la lingua in modo naturale e coinvolgente. A questa età, l’apprendimento linguistico deve essere favorito da attività ludiche, canzoni, giochi e storie raccontate in inglese, creando un ambiente immersivo che stimola l’ascolto e la comprensione. La collaborazione con la Morgan School e con i madrelingua consente di far vivere ai nostri bambini esperienze linguistiche autentiche, rendendo l’apprendimento divertente e naturale, senza la pressione di un metodo formale. L’approccio con madrelingua offre ai piccoli studenti un modello linguistico corretto e una pronuncia autentica, aspetti cruciali per costruire una base solida. Le abilità linguistiche acquisite in questa fase, come la comprensione orale e la capacità di imitazione dei suoni, saranno determinanti per la loro crescita linguistica nelle fasi successive.
Scuola Primaria: un’evoluzione naturale
Passando alle classi quarte della scuola primaria, l'insegnamento della lingua inglese diventa un momento di consolidamento e ampliamento delle competenze linguistiche acquisite in precedenza nel curricolo scolastico. Gli insegnanti madrelingua sono in grado di offrire un’ulteriore opportunità di pratica linguistica, integrando il curriculum con lezioni interattive e dinamiche che stimolano l’uso attivo della lingua. Gli studenti delle classi quarte, infatti, non solo imparano nuove parole e strutture grammaticali, ma vengono anche esposti a situazioni comunicative reali che favoriscono l’acquisizione di un inglese sempre più fluente e funzionale. L'interazione con un insegnante madrelingua permette di sviluppare una maggiore confidenza nella lingua, migliorando la pronuncia, l’ascolto e la capacità di esprimersi in modo chiaro e preciso, e allo stesso tempo li prepara alla certificazione internazionale Cambridge di livello Starters/Movers che li attende il prossimo anno.
Scuola Secondaria di I grado: prepararsi al futuro
Nelle classi seconde della Scuola Secondaria di I grado, l’insegnamento della lingua inglese raggiunge un livello più avanzato. Gli studenti sono pronti a fare il salto verso una comprensione più approfondita delle strutture linguistiche e a comunicare in modo più articolato e complesso. In questa fase, la presenza di insegnanti madrelingua offre un valore aggiunto, consentendo agli studenti di perfezionare la loro lingua in un ambiente stimolante e ricco di sfide. Le lezioni con madrelingua permettono agli studenti di apprendere non solo la grammatica e il vocabolario, ma anche a comprendere le sfumature culturali e sociali che rendono l’inglese una lingua viva e in continua evoluzione. Le conversazioni autentiche, l’ascolto di accenti diversi e la discussione di temi contemporanei contribuiscono a preparare i ragazzi ad affrontare il mondo globale con una preparazione linguistica di alto livello e li attrezzano linguisticamente per la certificazione internazionale Cambridge di livello KET.
In un mondo sempre più interconnesso, l’apprendimento della lingua inglese con madrelingua non è solo un’opportunità, ma una vera e propria necessità: i nostri allievi avranno la possibilità di sviluppare competenze linguistiche avanzate sin dalle prime fasi della loro carriera scolastica, preparandoli ad affrontare con successo le sfide del futuro.
Rosanna Lagna
Mi sono sempre chiesto perchè a Tuglie non ci fosse una chiesa dedicata a Sant’antonio di Padova co-patrono insieme a San Giuseppe e la Madonna dell’Annunziata del paese. La risposta l’avevo proprio in casa legata alla mia famiglia. Sapevo che la famiglia Cuppone, in particolare Michele Cuppone, nonno di mia madre Graziella e quindi mio bisnonno aveva legato ad un ex voto una statua in cartapesta del santo lusitano. La statua in cartapesta quando ero piccolo si trovava nella parrocchia di Santa Maria Goretti nel mio quartiere Aragona ( Raona in dialetto ). Ricordo un episodio, Don Dante Garzia, parroco della chiesa del quartiere che com'era consuetudine benedice la casa dove abitavo con i miei genitori in via Vittorio Veneto ed ecco che arriva una supplica di mia madre al parroco per poter leggere un passo dei Vangeli durante la messa domenicale, lodando le mie doti. Avvenne così che arrivò la prima domenica in cui dovevo leggere in chiesa, mia madre era più ansiosa di me e mi vestì di tutto punto ed anche se avevo massimo 10 anni, ricordo perfettamente che mi fece indossare per la prima volta una cravatta a cui un minuto prima aveva fatto il nodo. Mi accompagnò in chiesa ed io mi sedetti in prima fila con altri ragazzi del catechismo, pronto a scattare all’invito del prete a leggere un passo delle scritture, intanto mia madre si defilò qualche panca più indietro e sedette anche lei in attesa della mia esibizione. Presto arrivò il momento di essere chiamato all’ambone per leggere e non ricordo come andò, ma sicuramente bene, orgogliosamente mia madre mi raggiunse sorridente alla fine della messa ed andammo insieme a salutare il parroco Don Dante.
Mentre uscivamo dalla chiesa mano nella mano, mia madre si fermò davanti alla statua di Sant’Antonio, fece sottovoce una preghiera e mi fece notare indicandola prima di andare via una targhetta posta alla base in legno della statua del santo dei miracoli, il taumaturgo per eccellenza, in quella piccola targhetta vi era scritto ” MICHELE CUPPONE IN RINGRAZIAMENTO FECE 1918 “, non aggiunse altro ma gli brillavano gli occhi. Così anni dopo ho scoperto il voto del mio bisnonno, la statua venne fatta fare da Michele Cuppone dopo la prima guerra mondiale 1915-18 in ringraziamento per il voto fatto alla partenza per la guerra del figlio Antimo ( mio nonno Gaetano era piccolo per fare la grande guerra ) e dei due generi Saulle Montefusco e Quintino Gnoni. Alla fine della guerra ritornati i tre sani e salvi adempie al voto fatto con la statua del santo scegliendo la premiata ditta Cesare Gallucci di Lecce artigiano della cartapesta che confezionò l'opera. Nei primi anni 30′ del XX secolo il nostro santo, non solo è venerato pubblicamente a Tuglie dai fedeli è anche festeggiato con la villa ( luminarie ) e lo sparo di batterie e fuochi a colori. In quel tempo fu anche deciso di costruire la chiesa per il quartiere che a quel tempo ne era sprovvista, ma la Provvidenza Divina aveva deciso diversamente, perchè non sarà quello il luogo preciso, nè il tempo, nè il Santo titolare della chiesa. Sarà in un altro tempo, in altro luogo e dedicata ad un altra santa Maria Goretti. Per chiudere in bellezza, ricordo che il mio bisnonno Michele Cuppone fu il fautore principale dell’arrivo dell’elettrificazione pubblica aprendo una centrale di distribuzione proprio vicino alla casa dei miei nonni dove sono nato, fu anche il fondatore del primo cinema muto a Tuglie. Ma tutto questo merita un’altra storia da raccontare.
Raimondo Rodia